Cookie Consent by Free Privacy Policy website Fine del mercato Franck Scurti alla maab gallery di Milano
aprile 27, 2021 - Exibart

Fine del mercato Franck Scurti alla maab gallery di Milano

La #mostra di #franckscurti (Lione, 1965), a cura di Massimiliano Scuderi, porta un titolo emblematico che esprime l'ambiguità del momento storico che viviamo ma anche il modus operandi dell'autore, in bilico tra creazione artigianale e produzione industriale. L'esibizione ha come idea centrale la dialettica tra economia quotidiana, mercato dell'arte e qualcosa di più sacro. In #mostra sono presenti due nuclei di opere ed un'installazione appositamente concepite per lo spazio milanese.

Paesaggi dipinti da anonimi, tele talvolta lacere acquistate su eBay, vengono restituite dall'artista sotto forma di nature morte, chiuse nella parte bassa da un materiale alveolato in uso all'edilizia, chiaro riferimento all'architettura che chiude l'opera come una didascalia della visione. New chance, questo il titolo della serie di opere, sono ognuna racchiusa all'interno di scatole di plexiglass colorato le quali, riconfigurando l'immagine, innescano un meccanismo di differente percezione dell'opera che acquista così nuovo afflato valoriale.
L'altra serie di opere presenti in #mostra è intitolata Lux Vision, costituita da superfici di vetro poste a parete, come vetrate di cattedrali gotiche di colore giallo, manufatti realizzati a Murano.

Le opere rappresentano il disegno, fin troppo familiare, dei microchip delle carte di credito che, come luminose finestre, permettono la visione del muro retrostante, ovvero della realtà del mercato rappresentata ontologicamente dall'architettura della galleria in quanto spazio commerciale. La vivacità della luce, che compenetra gli oggetti, sembra irradiarsi dalle vetrate stesse, sottolineando ancor più l'ambiguità dell'opera.