Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il Vigneto Pusterla accoglie l’estate con l’opera di landart La Plage di Pascale Marthine Tayou
giugno 03, 2021 - Bellearti

Il Vigneto Pusterla accoglie l’estate con l’opera di landart La Plage di Pascale Marthine Tayou

Bornato di Cazzago S. Martino (BS) – 31 maggio 2021 – L’estate di #Brescia inizierà all’insegna dello stupore: nel Vigneto Pusterla il 21 giugno 2021 verrà inaugurata l’opera di landart La Plage di Pascale Marthine Tayou, artista camerunense di fama internazionale.

I quattro ettari vitati alle pendici del Castello di Brescia oggi di proprietà di Monte Rossa – cantina storica della Franciacorta guidata da Emanuele Rabotti – si preparano ad accogliere la creatività di Tayou grazie alla collaborazione con l’associazione BELLEARTI.

La vigna di Invernenga, uva a bacca bianca coltivata a pergola, grazie all’installazione inedita verrà trasformata in una coloratissima spiaggia da ammirare da Via Pusterla e dalla cima del Cidneo; un punto di vista alternativo che impreziosirà la visita al Castello di #Brescia, recentemente salito sul podio della classifica Luoghi del Cuore FAI. 

La valorizzazione del Vigneto Pusterla – la più grande area urbana vitata d’Europa - è fermamente uno degli intenti di Emanuele Rabotti, non nuovo a iniziative che vedono la creatività associata all’arte di fare il #vino. In Monte Rossa sono state ospitate numerose mostre, nella vigna che circonda la villa storica domina la statua di Armando Riva che rappresenta una bottiglia cavalcata da un coraggioso cavaliere e non ultimo Emanuele è stato il produttore del cortometraggio intitolato Cabochon premiato a Cannes. 

“L’arte, come il #vino, è per me sinonimo di gioia e condivisione. Occasioni per emozionarsi che amo creare, sia con i miei vini sia accogliendo progetti originali come questo. Grande la soddisfazione di collaborare con #pascalemarthinetayou, uno degli artisti africani più noti al mondo con numerose esposizioni internazionali e biennali d'arte all’attivo. Con la preziosa collaborazione di #BELLEARTI che mi ha fatto conoscere l’estro di Tayou ho realizzato il desiderio di portare l’arte nel cuore della nostra città” - dichiara Emanuele Rabotti - “Mi piace pensare a La Plage come l’apripista della nostra missione 2023, quando #Brescia insieme a Bergamo saranno capitali italiane della cultura”. 

La Plage si potrà ammirare fino al 21 ottobre 2021.

IL VIGNETO PUSTERLA

Il Vigneto Pusterla ha origini antiche, era il 1037 e il monastero regio di Santa Giulia coltivava uva sulle pendici del Cidneo. Una posizione geografica unica che garantisce un’esposizione al sole per tutto l’arco della giornata e condizioni particolarmente favorevoli per la coltivazione della vite, piante che oggi vantano un ceppo originale di quasi un secolo.

Un vero e proprio vanto per #Brescia e i Bresciani che, oltre ad essere l’area urbana vitata più ampia d’Europa, nel 2007 ha conquistato il titolo di “Patrimonio Storico della Cultura Agroalimentare Ambientale” conferitogli dall’associazione Slow Food.

IL TERROIR E LA VITE

Il Vigneto Pusterla è un raro esempio di agricoltura produttiva urbana con una coltivazione estesa di sola uva Invernenga e un terroir inimitabile. Il medolo, dove dimora il vigneto, è caratterizzato da una stratificazione calcarea, con marne e noduli di selce. La composizione e la pendenza del suolo assicurano il drenaggio, mentre le correnti pomeridiane purificano l’aria e l’esposizione permette all’uva di essere baciata dal sole perfettamente.

L’Invernenga, uva a bacca bianca viene coltivata “a pergola” ed è nota anche con i nomi di Ua ‘mbrunesca, Invernesca, Brunesta e Bernestia; un vitigno autoctono coltivato solo in altri pochi filari nelle zone limitrofe della città. L’acino succoso è caratterizzato da un colore giallo-verde e presenta una buccia molto spessa ricca di polifenoli. La maturazione avviene tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. 

MONTE ROSSA 

Una Cantina storica della Franciacorta dove la tradizione contadina si è fusa armonicamente con la tecnologia e dove la cura artigianale e la ricerca appassionata dell’eccellenza sono gestite con impegno e mentalità imprenditoriale, senza compromessi.

Era il 1972 quando l’imprenditore Paolo Rabotti con il prezioso supporto della moglie Paola intraprese la strada della viticoltura. Una scelta ispirata e lungimirante che oggi viene portata avanti con entusiasmo e spirito innovativo dal figlio Emanuele.

Monte Rossa è un luogo carico di cultura e fascino nel cuore della Franciacorta: si possono ammirare la torre del 1200, la villa padronale d’origine quattrocentesca, la scenografica scalinata in marmo bianco del 1700 e splendidi giardini con uliveti secolari, roseti e piante aromatiche.

La storia di Monte Rossa è costellata di decisioni strategicamente vincenti: come quella di abbandonare per primi la strada dei vini fermi alla ricerca dell’eccellenza nel Franciacorta, o quella di investire con determinazione nella tecnologia, o ancora, la continua ricerca e le sperimentazioni che contraddistinguono la cantina.

Oggi Monte Rossa governa 70 ettari di vigneti. Le varie posizioni dei cru su terreni e le loro diverse esposizioni contribuiscono ad ampliare il patrimonio aromatico delle uve, così da comporre cuvée ricche di struttura e complessità. La produzione della cantina si attesta intorno alle 500.000 bottiglie all’anno. 

Nell’estate del 2020 il Vigneto Pusterla entra a far parte della famiglia Monte Rossa. Ai Franciacorta della Cantina, premiati e apprezzati in Italia e nel mondo, e alla famiglia dei Cabochon, vini dal prestigio unico, si aggiunge così l’etichetta del vigneto Pusterla - il Bastione.

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