Cookie Consent by Free Privacy Policy website Senigallia Città della Fotografia presenta l’esposizione permanente Il realismo magico di Mario Giacomelli. Fotografie dalla Civica Raccolta Palazzo del Duca. A cura di Katiuscia Biondi
giugno 17, 2021 - Maxxi

Senigallia Città della Fotografia presenta l’esposizione permanente Il realismo magico di Mario Giacomelli. Fotografie dalla Civica Raccolta Palazzo del Duca. A cura di Katiuscia Biondi

Il 2020 ha segnato il ventennale della scomparsa di #mariogiacomelli e il Comune di #Senigallia, Città della #fotografia, continua a rendere omaggio anche nel 2021 a uno dei maestri internazionali della #fotografia del Novecento, dedicando un’ala del Palazzo del Duca ad un’esposizione permanente delle sue opere donate negli anni ‘90 dall’artista stesso al Comune.

In una porzione riqualificata di Palazzo del Duca, che ospita da anni la programmazione espositiva della città di #Senigallia, saranno fruibili circa 80 fotografie selezionate e allestite in collaborazione con gli Archivi #mariogiacomelli e con la curatela di #katiusciabiondi, direttrice dell’Archivio #mariogiacomelli - #ritagiacomelli.

Non una mostra temporanea quindi, ma un riallestimento della collezione permanente che vuole raccontare l’universo poetico ed artistico del grande fotografo senigalliese e renderlo fruibile in maniera permanente a cittadinanza e visitatori. Inoltre si vuole fornire una lettura innovativa dell’opera del maestro che viene proposta non in modo antologico, per anni e per serie, ma ne ripercorre la poetica mettendone in luce temi e suggestioni.

Il tratto saliente della personalità - privata e fotografica - di #mariogiacomelli è il forte radicamento alla sua terra, malvolentieri si spostava da essa, ma nonostante ciò riuscì sin da subito attraverso la sua #arte a superare i confini geografici essendo il suo lavoro caratterizzato da un forte spirito di sperimentazione e da una vorace volontà di ricerca

Giacomelli parte dalla realtà non per documentarla con pretesa oggettività, ma per innalzare il particolare all’universale, per dirigere il tempo verso l’infinito circolare dell’eterno ritorno.” - scrive #katiusciabiondi - “Usa la #fotografia per immergersi nel mondo, e nelle proprie viscere, riconoscendo egli stesso trattarsi di una sorta di rito purificatorio. I singoli scatti sono fotogrammi insolubili di un unico racconto, quello della sua vita e del suo rapporto con il mondo, e ogni foto rimanda alle altre in un’unità stilistica simbolica e segnica che solo un maestro sa perseguire con tanta coerenza e potenza evocativa”. 

Si mosse poco da #Senigallia, visitò Scanno, Lourdes, Loreto, la Puglia e la Calabria, ma fu dal paesaggio e dai personaggi della sua terra che attinse a piene mani: i seminaristi di “Io non ho mani che mi accarezzino il volto”, gli anziani dell’ospizio di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, la campagna con le persone che la abitano, gli amanti ispirati dall’antologia di Spoon River, i ritratti, tutto racconta di #Senigallia e del suo territorio, dal mare all’entroterra.

Giacomelli parte dalla realtà non per documentarla con pretesa oggettività, ma per innalzare il particolare all’universale, per dirigere il tempo verso l’infinito circolare dell’eterno ritorno.” - continua Biondi - “Facendo suo l’insegnamento del maestro Cavalli, per una #fotografia liberata dal puro documento ché non esiste un mondo al di là del nostro sguardo, Giacomelli porta questa visione all’eccesso, nel suo modo drammatico di far risuonare il reale”.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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