Cookie Consent by Free Privacy Policy website opening LNDSCP / New means for landscape - mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio 2021
giugno 28, 2021 - Fondazione Torino Musei

opening LNDSCP / New means for landscape - mercoledì 30 giugno e giovedì 1 luglio 2021

LNDSCP / New means for Landscape

Oscar Isaias Contreras Rojas

Pietro Geranzani

Christian Macketanz

Andrea Mangione

Giacomo Modolo

Giovanni Pasini

a cura di Gabriele Salvaterra


Trento, Paolo Maria Deanesi Gallery

6 febbraio – 28 marzo 2021

Milano, Area35 Art Gallery

20 aprile – 23 maggio 2021

Torino, CRAG Home Gallery

30 giugno – 24 luglio 2021

La #mostra collettiva LNDSCP / New means for landscape, a cura di #gabrielesalvaterra, è frutto di una collaborazione tra Paolo Maria Deanesi Gallery di #trento, Area35 Art Gallery di #milano e CRAG Gallery di #torino. Il progetto espositivo viaggerà in itineranza partendo da #trento, per poi spostarsi a #milano e chiudersi infine a #torino, adattandosi e mutando nei diversi contesti espositivi a partire dallo stesso impianto concettuale. Per questo la #mostra, che vede confrontarsi gli artisti Oscar I. Contreras Rojas, Pietro Geranzani, Christian Macketanz, Andrea Mangione, Giacomo Modolo e Giovanni Pasini, avrà un lungo corso durante tutta la prima metà del 2021, documentato da un unico catalogo.

Messe da parte le proprie funzionalità descrittive, di documentazione e conoscitive, il paesaggio è diventato da più di un secolo un genere che, paradossalmente, non racconta più una realtà esterna, oggettivamente restituita, ma dinamiche interiori, soggettive, poetiche o concettuali.

Partendo dall’assioma per cui ogni creazione è in primo luogo autoritratto, rappresentazione del sé, il genere paesaggistico vive una particolare contraddizione nascendo, invece, dall’opposto per poi essere riconvertito a finalità completamente nuove.

Attraverso il lavoro di sei artisti contemporanei la #mostra presenta diverse attitudini con cui oggi è possibile lavorare sul paesaggio snaturandone i presupposti di partenza. Oscar Isaias Contreras Rojas prende avvio dagli stimoli storico-artistici del passato per esploderli in composizione dal sapore espressionista-astratto in cui permane una memoria atmosferica, Pietro Geranzani, come un archivista che appunti elementi pregnanti sul proprio diario, si serve dell’elemento paesaggistico per destreggiarsi in un denso universo storico e referenziale. Christian Macketanz, con i suoi ambienti suggestivi popolati da personaggi misteriosi, allestisce atmosfere soffuse e sospese di una metafisica pittorica neo-settecentesca, mentre per Andrea Mangione il paesaggio è qualcosa che ci raggiunge tramite il filtro di youtube, google maps e dei motori di ricerca online, per poi essere “riscaldato” da tecnica manuale poetica e ai limiti dell’iperrealismo. Giacomo Modolo scompone le cellule figurative iniziali facendo del paesaggio uno strumento per sviluppare una pratica informale espressiva densa di memorie personali; infine, per Giovanni Pasini, il dato naturale diventa pretesto per investigazioni di #natura filosofica sul superamento dell’estrema antropizzazione odierna che invita ad avvicinarsi all’equilibrio del pensiero orientale.

In maniera nuova ognuno degli artisti coinvolti #mostra un percorso per cui il paesaggio – vecchio genere avente a che fare con l’aria e gli agenti esterni – è sottoposto a un processo di interiorizzazione, diventando (ma in fondo è sempre stato così) fatto linguistico.