Cookie Consent by Free Privacy Policy website ARTISSIMA 2021 | Seconda edizione del Torino Social Impact Art Award: annunciati i vincitori del bando ZOOM IN/ZOOM OUT
luglio 09, 2021 - Artissima

ARTISSIMA 2021 | Seconda edizione del Torino Social Impact Art Award: annunciati i vincitori del bando ZOOM IN/ZOOM OUT

Il progetto Torino #social Impact Art Award – ideato da #Artissima e #Torino #social Impact e rivolto a talenti con una formazione nel mondo dell'arte contemporanea e background multiculturale e migratorio – annuncia i vincitori della seconda edizione del bando di residenza: Monia Ben Hamouda (Milano, 1991) e il collettivo MRZB.
 
Selezionati attraverso una call alle principali Accademie di Belle Arti pubbliche e private e Università italiane, i vincitori avranno l'opportunità di vivere in residenza a #Torino per 20 giorni nel mese di luglio per lavorare alla creazione di una nuova opera video o fotografica, offrendo attraverso l'arte un contributo alla trasformazione della percezione sociale di temi particolarmente urgenti o di storie di vita considerate "lontane".
Base della residenza sarà Combopartner hospitality del progetto e format innovativo che unisce all'idea di accoglienza una programmazione artistica e culturale aperta alla sperimentazione.
I video o le fotografie prodotte nel periodo di residenza verranno presentati ad #Artissima 2021 (5-7 novembre).
 
Gli artisti potranno avvalersi di un servizio di tutoring a cura di Matteo Mottin e Ramona Ponzini, fondatori dell'art project Treti Galaxie che, insieme ad #Artissima e #Torino #social Impact, accompagneranno i vincitori alla scoperta della città e delle sue espressioni culturali e sociali più significative. I talenti selezionati saranno guidati nel percorso di produzione dell'opera e potranno confrontarsi con i curatori del progetto e con la rete di #Torino #social Impact attiva sul territorio, scoprendo il mondo dell'imprenditorialità e dell'innovazione sociale.
 
I due vincitori sono stati selezionati dal Comitato del "Torino #social Impact Art Award" composto da Ilaria Bonacossa, Direttrice di #Artissima, Giovanna Melandri, Presidente del MAXXI e Presidente di #social Impact Agenda per l'Italia, Mario Calderini, docente al Politecnico di Milano e Portavoce di #Torino #social Impact, Antonio Damasco, Direttore Rete Italiana di Cultura Popolare, Matteo Bergamini, direttore editoriale di Exibart, Matteo Mottin e Ramona Ponzini, fondatori dell'art project Treti Galaxie e tutor della seconda edizione del #premio.
 
Il bando 2021, dal titolo ZOOM IN/ZOOM OUT evoca, da un lato il nostro vivere virtuale contemporaneo che ha costretto l'arte a essere fruita quasi esclusivamente da remoto, e dall'altro conduce a una riflessione sulla capacità di acquisire una visione nuova e inaspettata della società se la si osserva da molto vicino o da molto lontano. La specifica storia e formazione dei vincitori offrirà accesso a queste prospettive tanto diverse quanto preziose permettendo loro di raccontare in modo trasversale la società contemporanea di #Torino in quanto emblematica di un Paese che si sta trasformando.
 
Il Torino #social Impact Art Award nasce dal desiderio di mettere in dialogo l'arte e l'innovazione sociale con l'obiettivo di attivare azioni tese a incidere sul presente e sulla società contemporanea. Partendo dalla convinzione che l'arte sia in grado di fornire strumenti e spazi fisici per interrogarsi sulle urgenze sociali della contemporaneità, il progetto mira a sperimentare il campo delle arti come catalizzatore dell'elaborazione di nuove risposte e di soluzioni strutturate. L'obiettivo è offrire la possibilità di accedere alla carriera artistica a giovani che provengono da contesti "altri" per ipotizzare forme di inserimento sociale nel mondo della cultura italiana e la diffusione di messaggi capaci di trasformare positivamente la percezione di ciò che può comunemente apparire come lontano, estraneo o diverso.
 
La prima edizione del progetto, caratterizzata dal lancio nel 2020 del bando "Quante Italie?", è stata vinta da Caterina Erica Shanta (Germania, 1986) e Liryc Dela Cruz (Filippine, 1992), che hanno prodotto rispettivamente, nel corso della residenza a #Torino, le opere Talking about visibility e Il Mio Filippino: Invisible Bodies, Neglected Movements.
 
La comune vocazione alla sperimentazione ha portato #Artissima e #Torino #social Impact a concepire il progetto con l'obiettivo di allargare il perimetro d'azione dell'innovazione sociale all'arte contemporanea. Focalizzandosi sullo spazio che il multiculturalismo ha nella società odierna, il #premio vuole proporre nuove relazioni e aprire scenari inaspettati attraverso i linguaggi e lo sguardo degli artisti vincitori.

GLI ARTISTI VINCITORI
 
Monia Ben Hamouda vince il #premio #Torino #social Impact Art Award 2021 con Adhan to Dora, un progetto cinematografico che si snoda intorno a una narrazione performativa che ha come obiettivo quello di ritrarre le complessità e le contraddizioni del fenomeno dell'assimilazione culturale. Un film che contamina il presente attraverso le sue stesse origini, per evolversi e autodeterminarsi formulando una contro-narrazione che non nega ma esalta.
Sullo sfondo dei cantieri dei lavori di rinaturalizzazione del fiume Dora Riparia, un performer, cantante professionista, re-interpreterà, attraverso l'utilizzo della musicalità del canto devozionale Islamico con il suo inconfondibile stile canoro (enfatizzato da vocoder ed effetti sonori digitali ad hoc), il testo di Witch Witch dei Florence + the Machine: il performer cercherà di mantenere un equilibrio tra padronanza tecnica e lirismo sensibile, occidente e oriente, paganesimo e religione, sacro e profano. Il brano normalmente ha una durata di 4 minuti, ma così eseguito rallenterà e si allungherà fino a raggiungere 15 minuti, creando un effetto particolarmente suggestivo e straniante. Adhan to Dora vuole stimolare il confronto tra religione ed estetica pagana, comunicare, fondere i linguaggi e portare alla luce le contraddizioni che le "prime generazioni" devono affrontare per comprendersi e autodeterminarsi in una nuova identità.

Il collettivo MRZB (Andrea Parenti, Désirée Nakouzi De Monte, Filippo Tocchi, Pietro Cortona) vince il #premio #Torino #social Impact Art Award 2021 con il progetto STILI DRAMA XVIII-XXI. Del collettivo, parteciperà alla residenza Désirée Nakouzi De Monte (1994, IT-LB).
Il lavoro STILI DRAMA XVIII-XXI fa parte di un progetto in fieri caratterizzato da una produzione frammentaria ed episodica, orientato alla decostruzione di un'opera filmica e intorno alla compressione dell'idea di città contemporanea.
Il lavoro nasce dall'intento di approcciare il processo della produzione filmica e del linguaggio cinematografico in modo laterale, concentrandosi su aspetti ed elementi secondari per orientarne lo sviluppo in modo orizzontale, senza gerarchie interne.
Mentre il primo episodio STILI DRAMA XVIII-XXI ha visto lo sviluppo di uno studio fotografico e della sceneggiatura di quattro scene in interno centrali al corpo del progetto, ambientate in una realtà domestica caleidoscopica e allucinatoria, nel secondo episodio lavoreranno sui controcampi, ovvero sullo spazio esterno (fisicamente saranno i paesaggi del Lungo Stura), accumulo della marginalità e dello scarto e spazio di proliferazione del fantastico, del mostruoso, del deviante, dell'ibrido e del soprannaturale.

BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
Monia Ben Hamouda (Milano, 1991, vive e lavora tra al-Qayrawan e Milano) ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, è stata Visiting professor alla Hochschule für Bildende Künste di Dresda e parte della giuria al Film Maker Festival di Milano. Ha vinto l'Art Business Accelerator Grant del Redline Contemporary Art Center (USA, 2021) e la Menzione Speciale - Sezione #arte Contemporanea - del #premio Ducato (Italia, 2020). Tra le mostre recenti: ChertLüdde - Bungalow, Berlino (2021 - upcoming); Spazio Pols, Valencia (2021- upcoming); Museo Pecci Prato e 101 Numeri Pari, Roma (2020), ADA, Roma (2020); Galerie Valeria Cetraro, Parigi (2019); Alios 16ème Biennale d'Art Contemporain, La Teste-de Bûch (2019); Galleria CC, Malmö (2019); Galleria Et.al, San Francisco (2018); Universitätssammlungen Kunst, Dresda (2017); Milano Film Festival, Milano IT (2016); Viafarini DOCVA, Milano IT (2014).
La sua pratica si basa principalmente sull'esplorazione della condizione umana, in particolare dei suoi aspetti opprimenti e traumatici. Le sue opere esplorano temi come l'identità socioculturale, la fatica, la rabbia e la politica. Le opere di Ben Hamouda traggono ispirazione dalla calligrafia, parte fondamentale della cultura araba e della storia personale dell'artista, interessata al potere delle immagini, o meglio alle immagini che rappresentano una perdita di potere. Ben Hamouda definisce il suo lavoro "ambiguo, arrabbiato, a tratti passivo-aggressivo, arrendevole ma pronto ad attaccarti". Nella collisione di elementi contrastanti, espone la persistente stranezza e il complesso simbolismo dei sentimenti umani. Traducendo la sua esperienza personale di trauma in una vasta gamma di approcci formali, legati alla simbologia culturale e religiosa della sua famiglia musulmana, l'artista penetra all'interno dei rituali dei suoi antenati, consentendo l'accesso a un'atmosfera psicologica privata e mostrando quanto profondamente siamo tutti segnati e contaminati dall'universo psico-mentale dei nostri antenati.
 
MRZB è un collettivo artistico che opera tra #Torino e Amsterdam e che si interroga sulla processualità della creazione come agglomerato di tensioni e forze plurali.
Recenti mostre personali includono STILI DRAMA XVIII-XXI, Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna, 2021; Le Stanze di Mauve in ciò che è conosciuto come il Reame dell'Irreale, Associazione Barriera, #Torino, 2020; Pot of Mormorii, Bologna.cc, Amsterdam, 2019; K_Night, Bastione San Maurizio, #Torino, 2019; Am I weeping? (DIP dripping floors), TRIPLA, Bologna, 2018.
La pratica collaborativa e nomade di MRZB si fonda su una ricerca estetica e affettiva del periferico e del marginale ed esplora varie tipologie di approcci espressivi, come interventi scultorei e installativi, operazioni architettonico-urbanistiche, progetti curatoriali, assemblaggi sartoriali, opere oggettuali, testuali, sonore e performative. Sviluppando la propria ricerca a partire da un interesse per l'abnorme, MRZB si rapporta al marginale, al domestico, alla decadenza, al grottesco, all'immaginario popolare, all'affettività adolescenziale, ai sobborghi come universi rimossi, psichedelici e allucinatori, per traversare gli spettri e i residui di una società massificata e centripeta.
MRZB è Andrea Parenti, Désirée Nakouzi De Monte, Filippo Tocchi, Pietro Cortona.
 
I TUTOR
Treti Galaxie è un art project fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini. Il suo obiettivo è lavorare con gli artisti in maniera espansa, rispettandone i progetti e le idee e aiutandoli a produrre e sviluppare mostre nella maniera più completa.
Per questa ragione sceglie di non avere una sede fissa ma di cercare ogni volta lo spazio che meglio si adatta al progetto a cui sta lavorando.
Da marzo 2016 sviluppa una serie di mostre personali in cui gli artisti dialogano con il tessuto urbano nascosto di #Torino, riconfigurando l'uso di siti storici della città come la Mole Antonelliana, la Sala Reale della Stazione di #Torino Porta Nuova, la Fortezza Sotterranea del Pastiss e le Arcate dell'Ex-MOI, siglando collaborazioni con il Museo Nazionale del Cinema di #Torino, Grandi Stazioni Rail, il Museo Civico Pietro Micca, Parcolimpico e Acer.