a cura di Geraldine Blais
La #mostra inaugura sabato 23 ottobre 2021 a partire dalle ore 17.00 presso lo spazio espositivo Circolo, in via Alessandro Manzoni 50, Bellano (LC).
Prendono parte al progetto espositivo gli artisti: Chiara Camoni, #francescocarone, #gianlucaconcialdi, #diegoperrone, #albertoscodro, #sofiasilva, #silviastefani, Danilo Vitali.
In esposizione opere documentative degli ArchiViVitali, Bellano (LC); e dell’opera di Joseph Beuys, gentilmente concessa dalla Collezione Luigi Bonotto, Fondazione Bonotto, Colceresa (VI).
Nel tentativo di intraprendere una riflessione estetica intorno a quelle fenomenologie artistiche contemporanee che indirizzano la dimensione creativa verso l’ambiente naturale, inteso come quell’universo di risorse fisiche, vegetali e animali che caratterizzano l’ecosistema di un territorio in cui l'essere umano vive e lavora, l'itinerario espositivo identifica sensibilità e pratiche che interpretano l’habitat come il risultato di un sintonico esperire e armonico equilibrio fra uomo e natura, allestendo un repertorio espressivo che restituisce al significato di locus, immagini e figurazioni del paesaggio e della vita agreste, rurale oltreché esplicitare per somme rappresentazioni, attitudini e gesti di contadini, agricoltori e pastori. Non lontano dalle liriche poetiche dei lungo metraggi di Giuseppe Taffarel e Ermanno Olmi, in cui la vita rurale e contadina dettava l’estetica visiva di un’epoca, il progetto L’ITALIA È UN GIARDINO. Di ricerche estetiche agresti, riunisce alcune delle presenze più significative del panorama italiano, che pongono al centro della propria indagine l’esperienza con la natura, ora osservata, contemplata, condivisa, inclusa e adoperata, come soluzione interpretativa al linguaggio culturale dei nostri tempi.
Dall’origine dell’etimo «cultura», da cui trae spunto l’intento espositivo, derivato latino di colĕre ovvero «coltivare», si apprende che la genesi dell’insieme delle conoscenze relative a una particolare disciplina o di quel complesso di cognizioni intellettuali e pratiche che un individuo acquisisce attraverso lo studio e l’esperienza, fa riferimento a quella serie di attività che l'uomo esercita nel curare la terra e nel prendersene cura; risultando che il binomio uomo natura cosicché #arte e qualsivoglia agricoltura, siano forme direttamente e inequivocabilmente congiunte. Un accordo che rammenta quel lontano conversare sulle bellezze naturali, la geologia e la geografia fisica d’Italia, del più noto abate lecchese Antonio Stoppani, in cui si presupponeva la cognizione del Bel Paese (1876), attraverso la conoscenza della sede e degli ambienti italiani, ove innegabile fu il complesso legame fra rapporto topografico e campo sociale.
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