Cookie Consent by Free Privacy Policy website Rosanna Bianchi Piccoli. Ricerca etno-socio-antropologica 1957–1963, a cura di Anty Pansera | ISIA Faenza, 3 settembre – 8 ottobre 2021
agosto 09, 2021 - isia.faenza

Rosanna Bianchi Piccoli. Ricerca etno-socio-antropologica 1957–1963, a cura di Anty Pansera | ISIA Faenza, 3 settembre – 8 ottobre 2021

Venerdì 3 settembre alle 17.30 nei rinnovati antichi spazi dell’ISIA di #faenza sarà inaugurata la #mostra Rosanna Bianchi Piccoli. Ricerca etno-socio-antropologica 1957–1963, curata da #antypansera, promossa dall’Associazione DcomeDesign e organizzata con #isiafaenza e con il patrocinio di Comune di #faenza e Amici della #ceramica e del MIC di #faenza, in concomitanza con la seconda edizione della manifestazione Made in Italy dell'Ente #ceramica #faenza.

L’evento espositivo è un omaggio alla ceramista #rosannabianchipiccoli, che, dalla fine degli anni Cinquanta, si è dedicata al #design ceramico con passione e spirito innovativo, sempre in contatto con gli artisti del suo tempo – da #luciofontana a Giò e #arnaldopomodoro – e capace di imporsi grazie a uno stile personale, caratterizzato dalla profonda conoscenza del materiale ma allo stesso tempo costantemente aperto alle ricerche contemporanee.

Rosanna Bianchi Piccoli (Milano, 1929) apre il suo primo studio a Milano dopo il Liceo Artistico e parallelamente frequenta la Scuola di Pittura di Carlo Carrà e di Mauro Reggiani all’Accademia di Belle Arti di Brera. Fin da giovanissima viaggia in tutta Europa: nei paesi d’Oltralpe, dove l’unità delle arti – pura, applicata, decorativa e #design – è una realtà assodata; in Danimarca, Svezia e Finlandia, dove si interessa alla produzione industriale. Alla fine degli anni Cinquanta, tra il 1957 e il 1963, inizia per l’E.N.A.P.I (l’Ente Nazionale #artigianato e Piccole Industrie) un progetto pilota dal taglio etno/socio/antropologico sulla grammatica #ceramica del passato allo scopo di individuare una sintassi contemporanea. Un lavoro di ampio respiro che la porta da Milano alle Marche, dall’Abbruzzo alla Sicilia, e le permette di incontrare i “mastri artigiani”, come il milanese Romeo Daccò, Zizi Tritapepe di Lanciano, Litterio Iachetta di Collesano nelle Madonie, i Fabiani di Fratte Rosa, cocciai dal 1730. Come scrive la curatrice Anty Pansera, past president dell’istituto faentino, nel catalogo della #mostra:Rosanna ha studiato a fondo i tratti, le caratteristiche, le specificità essenziali della tradizionale #ceramica italiana, e così ha saputo rivisitarle/reinventarle dando loro nuove funzioni anche del decoro: progettando/mettendo in forma pezzi vitali, ever green, che continuano a saper suscitare suggestioni ed emozioni, rigenerando anche antichi colori. La sua padronanza della materia una valenza indiscutibile e indiscussa, ben visibile”.

L’esposizione all’ISIA di #faenza è composta da 33 pezzi provenienti dalla collezione di Rosanna Bianchi Piccoli, realizzati in Abruzzo, Marche e Sicilia tra il 1958 e il 1963, alcuni dei quali prodotti appositamente in occasione della #mostra a partire dal progetto originale: oggetti d’uso comune senza tempo, insieme antichi e moderni, contraddistinti da un’intensa ricchezza formale, che la ceramista aveva appreso nelle antiche botteghe dei maestri e che aveva imparato felicemente a reinterpretare, con il suo approccio intellettuale di donna colta e raffinata.

Maria Concetta Cossa, Direttore di #isiafaenza, scrive nel suo testo in catalogo: Rosanna si era fatta valere – cosa non facile per una donna che nell'immediato dopoguerra aveva scelto un mestiere storicamente maschile e addirittura confrontandosi con le botteghe più artigianali e inevitabilmente più arcaiche – lavorando come e meglio di un uomo, non temendo di “sporcarsi le mani”, di dormire nei retrobottega e di perseguire quel sogno utopistico di recuperare gli antichi saperi, le antiche manualità ormai spazzate via dall'avvento della civiltà industriale e del consumismo”.

Giovanna Cassese, Presidente di #isiafaenza, aggiunge: “Questa #mostra si inscrive perfettamente nella politica culturale dell’istituzione faentina degli ultimi cinque anni. La volontà di recupero del genius loci della #ceramica, da cui è nato lo stesso ISIA più di quarant’anni fa, ci ha portato recentemente anche a riformulare in tal senso l’offerta formativa e a orientare le scelte di ricerca e produzione valorizzando il filone di ricerca del #design ceramico, poiché crediamo fermamente nella formazione artistica come patrimonio dei luoghi e nel suo ineludibile ruolo nel sistema del contemporaneo e per il destino del Made in Italy. Dopo ‘Dona un tuo libro all’ISIA’
è iniziata anche la campagna ‘Dona una tua #ceramica al’ISIA’, e proprio grazie alla donazione di Rosanna nascerà una piccola ma importante collezione di straordinari pezzi di #design ceramico, un patrimonio essenziale per la didattica e la ricerca
”.

Rosanna Bianchi Piccoli nasce nel 1929 a Milano dove vive e lavora. Frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Brera e in seguito il Laboratorio Tecnico Sperimentale all’Istituto d’Arte G. Ballardini di #faenza. Vince numerosi premi e partecipa a decine di esposizioni, tra cui le Triennali di Milano del 1960 e del 1964 e la Biennale di Venezia del 1972. Suoi pezzi sono stati esposti in importanti musei internazionali quali Palais de Beaulieu - Museo Arti Decorative di Losanna, Louisiana Museum di Humlebek in Danimarca, Vitra #design Museum di Weil am Rhein in Germania, Norway #design Galleryn di Oslo, PAC, Padiglione dell'Arte Contemporanea – Milano, MIC Museo Internazionale della #ceramica in #faenza, Museu de #arte Brasilera di San Paolo e #design Museum della Triennale di Milano.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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