Cookie Consent by Free Privacy Policy website Galleria Paola Colombari @ Salone del Mobile 2021
agosto 18, 2021 - Galleria Paola Colombari

Galleria Paola Colombari @ Salone del Mobile 2021

La Galleria Paola Colombari inaugura in occasione della Milano #design Week durante il #salonedelmobile2021 la #mostra collettiva dal titolo “2021 Art #design & Contemporary Art” curata da Paola Colombari in collaborazione con Neia Paz. Gallerista trend-setter nelle tendenze d’avanguardia dell’Art #design espone in #mostra le opere della nuova tendenza contemporanea dei designer brasiliani Ronald Sasson, Leo Capote, Alê Jordão, Adriana Fortunato e Caterina Fumagalli con il brand Fibra Research e gli italiani Antonio Cagianelli e Alessandra Roveda. In #mostra anche le opere di alcune artiste brasiliane come Andrea de Carvalho e Monica Silva, il fotografo tedesco Uli Weber, il fotografo americano Tom Vack e l’artista, scrittrice e regista Marilù S.Manzini. Paola Colombari ha fatto parte fin dagli anni ’90 della nascita del collezionismo del #design partecipando dalla prima edizione della #design Week fondata da Interni e da allora ogni anno puntualmente organizza una #mostra di ricerca dedicata alle avanguardie dell’Art #design, la nuova frontiera della sperimentazione dei designer negli ultimi dieci anni. L’Art #design nato agli inizi del nostro nuovo secolo, come evoluzio- ne naturale del collezionismo del #design postmoderno, ha segnato un sottile confine nell’evoluzione della forma del #design verso un rapporto più stretto con l’arte. La #mostra presenta quindi l’intreccio sottile dei due linguaggi delle nuove tendenze contemporanee borderline tra #design e #arte.

Il designer brasiliano Ronald Sasson presenta in #mostra la nuova seduta scultura “Chair Fluid Wood 1” in legno compensato laminato (tecnica degli anni ‘50 / ‘60). Il Laminato di legno di Guajuvira è originario del Rio Grande do Sul in Brasile mentre la base è un un blocco di calcestruzzo alveolare. Il suo #design cerca una confluenza del tratto in modo organico o cartesiano con le infinite possibilità legate a qualsiasi materiale, creando il lusso con opere che non hanno nessuna pretesa di esaltare l’uso dei materiali ma relazioni legate al suo Paese.

Lo scultore e designer brasiliano Leo Capote presenta la seduta- sgabello “Machado AuAu” un’opera di Art #design intagliata nel tronco di un albero e la base con la finitura in rame axesin. Leo Capote inizia la sua esperienza di Art #design e riciclo nella bottega del nonno e dopo anni di lavoro dai fratelli Campana, Leo Capote ritorna a fare mobili ricavati da attrezzi nella vecchia ferramenta, uno per uno, come se fossero opere d’arte.

Le opere del designer brasiliano Alê Jordão è il risultato della sua esplorazione nel campo tra #arte e #design e presenta le lampade “Neon Balls + t” realizzate in bolle di vetro, neon con una base tripode in acciaio inossidabile. Idealizzatore anche di progetti culturali ed artistici urbani e trasformazioni del tessuto urbano.

Il duo creativo Adriana Fortunato e Caterina Fumagalli, che hanno fatto dell’upcycling un campo di sperimentazione per l’arte tessile con la Collezione Noloom firmata FIBRA research, presentano la poltrona “6.3 ARMCHAIR” un progetto di Fiber Art #design realizzato a 6 mani che unisce 3 culture e luoghi differenti del mondo. E’ il frutto della fusione di due affascinanti progetti: il #design dell’iconica Poltrona Orixa, ispirata all’immaginario delle divinità africane nella cultura afrobrasiliana del noto designer Ronald Sasson e l’upcycling di Art #design tessile di Fibra Research. L’opera 6.3 ARMCHAIR sarà anche il primo appuntamento di “Fiber Art #design Exhibition” una #mostra che propone una riflessione sulle sperimentazioni della fibra e della materia tessile nel settore dell’art #design. All’interno di “Fiber Art #design Exhibition” alla #galleriapaolacolombari verranno esposti anche due arazzi della collezione NOLOOM che rappresentano il risultato di una interpretazione innovativa del manufatto. Questi arazzi sono infatti il frutto della “libera gestualità artistica” nel tessile sostenibile, che tra nodi, intrecci, strappi, contraddistingue il lavoro emozionale e la ricerca delle due art designer.

Antonio Cagianelli noto designer ed anticipatore delle tendenze avanguardistiche new dada e pop presenta il tavolino “Piramide” in legno con applicazioni in ceramica realizzato con il contributo di Cristiani Pavimenti D’Autore. Dedicati all’Egitto anche lo specchio “Sfinge” e le nuove sedute in ceramica “Sfinge” che si collocano in una logica continuità con le precedenti sedute “Transvital”. L’iconografia misterica della sfinge irrompe nel paesaggio creativo di Cagianelli con tutta la sua forza medianica e surreale con l’arduo compito di rispondere agli interrogativi senza risposta del nostro mondo contemporaneo. In #mostra anche il nuovo vaso “Sfingi” realizzato da Ceramiche Gialletti di Deruta.

L’Art Designer e artista italiana Alessandra Roveda reduce dal grande successo di Home Sweet Home allo Spazio Missoni al Salone del Mobile del 2019, quest’anno presenta le opere all’uncinetto di alcuni antichi Sovrani e Regine tra cui la bellissima scultura della Regina egizia “Nefertiti Miope”. Artista che ricopre il mondo all’uncinetto congelando il sentimento degli oggetti vintage o creando delle installazione che come una colata lavica sensuale assegna alla maglia il ruolo di assoluta protagonista della sua #arte surrealista.

L’artista brasiliana Andrea de Carvalho presenta il grande Arazzo “Nulla è come sembra” un’opera unica in ceramica terzo fuoco, stoffe, acciaio specchiato, specchio, fotografie, cristallo. L’idea di metamorfosi appartiene a tutta l’attività dell’artista scultrice e fotografa che con i sui arazzi e installazioni esprime con il colore la forza di un nuovo linguaggio surreale. In #mostra anche le nuove sculture dedicate a Scilla e Cariddi in ceramica cotta al terzo fuoco “Senza Titolo 1” e con la terra nera “Senza Titolo 2”.

La fotografa brasiliana Monica Silva presenta in #mostra la foto “Lullaby” un ritratto ispirato all’opera di Caravaggio “Riposo durante la fuga in Egitto” di cui l’opera originale è alla Galleria Doria Pamphilj di Roma. Monica Silva nasce a San Paolo in Brasile, nel 1986 si è trasferisce a Londra e poi in Italia dove vive da oltre 30 anni. Per molti anni ha lavorato a progetti creativi, creando copertine di album per etichette musicali internazionali e una serie di ritratti di star del cinema, musicisti, manager aziendali e politica pubblicati su riviste e giornali internazionali.

Il noto fotografo tedesco Uli Weber presenta il trittico “Stasi-Zentrale in Berlin-Lichtenberg 1,2,3” da un inedito lavoro fotografico realizzato a Berlino nel 2014 fotografando gli arredi della Stasi (Ministero della Sicurezza di Stato, la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della ex-DDR) che fu creata nel febbraio del 1950 come una sorta di enorme tentacolo del già tristemente noto KGB, il servizio segreto dell’Unione Sovietica. Le foto che Uli Weber ha scattato ad alcuni arredi della Stasi diventano nella loro semplicita’ come delle icone del dolore, la testimonianza di come normali sedie, scrivanie in un luogo apparentemente normale abbiano generato le atroci sopraffazioni e abusi umani. Il trittico ha partecipato alla #mostra BLOCKS al Museo Riso di Palermo curata da Daniela Brignone (Storica dell’Arte) e Daniela Brignone (Storica).

Tom Vack, noto fotografo americano di #design e Fine Art, presenta le opere fotografiche “Double Visions | CHICAGO DV.100” e “Double Visions DV.60 MILAN” del 2018. Tom Vack è un fotografo autodidatta nato a Chicago dove ha frequentato la Facoltà di Architettura e #design alla University of Illinois Chicago Circle. Ha lavorato negli USA fino al 1987, prevalentemente collaborando con noti graphic designers, successivamente si è trasferito in Europa, vivendo tra l’Italia e la Germania. Ha lavorando con rinomati designers e architet- ti quali Michele De Lucchi, Ingo Maurer, Philippe Starck, Ron Arad, Marc Newson, Luigi Colani, Alessandro Mendini, Andrea Branzi e Toshi Kita. Nel giugno 2018, in occasione di Milano Photo Festival, ha avuto luogo la sua prima #mostra personale chiamata “OPenEYe | double visions”.

Marilù S. Manzini artista, scrittrice e regista presenta l’opera “Marilyn Monroe” realizzata con una con tecnica di lana su tela. I suoi più recenti lavori riprendono da una parte la consueta analisi delle icone pop, già presenti in gran parte della sua produzione e ispirate a Wahrol, pur in assenza della riproduzione in serie dell’artista americano, dall’altra si rinnovano nella sempre costante ricerca di nuove tecniche e nuovi strumenti da disegno. Compaiono spugne e spille da balia, vestitini della barbie e delle bambole scelti per il loro colore e impatto visivo, cuciti o incollati sulla tela, e da ultimo gomitoli di lana e pelo. Le opere di Marilù Manzini prendono spesso spunto da un vissuto personale, suggestioni dalla propria vita e frammenti dei propri pensieri.