Cookie Consent by Free Privacy Policy website Secondo appuntamento al Vittoriale degli Italiani per laVerdi: Liszt, Wagner e Beethoven con Andrey Boreyko e Alessandro Marangoni
agosto 22, 2021 - laVerdi

Secondo appuntamento al Vittoriale degli Italiani per laVerdi: Liszt, Wagner e Beethoven con Andrey Boreyko e Alessandro Marangoni

Mercoledì 25 agosto 2021, ore 21.00

Vittoriale degli Italiani, Anfiteatro - Via del Vittoriale 12, Gardone Riviera (BS)

Franz Liszt Les Preludes

Ludwig van Beethoven Concerto per pianoforte e orchestra in Re op.61a

Richard Wagner Ouverture dal Tannhäuser

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Pianoforte Alessandro Marangoni

Direttore Andrey Boreyko

Dopo il #concerto di venerdì 20 agosto, che ha visto l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi protagonista presso il suggestivo Vittoriale degli Italiani con l’Omaggio a Ennio Morricone, il secondo appuntamento dell’Orchestra di Largo Mahler in questo luogo suggestivo si terrà mercoledì 25 agosto alle ore 21, e avrà come protagonisti Andrey Boreyko (Direttore) e Alessandro Marangoni (Pianoforte).

Un programma tripartito costituisce l’appuntamento intitolato emblematicamente Vittoriale Sinfonico, affidato alla bacchetta del russo Andrey Boreyko, protagonista, nel gennaio del 2020, del #concerto che ha inaugurato il portale streaming dell’Orchestra Verdi.

L’Ouverture dal Tannhäuser di Richard Wagner è una pagina di rara bellezza datata 1845, uno dei più ampi affreschi sinfonici wagneriani, in cui il compositore ben dipinge il conflitto interno dell’eroe. Un’Ouverture che contiene in sé tutti i temi principali dell’opera stessa, e che comincia e finisce col tema del Coro dei Pellegrini, simbolo della vittoria della purezza sui peccati della carne.

Di soli tre anni più tardi è il poema sinfonico Les Preludes di Franz Liszt, datato 1848. In un Europa attraversata dai moti rivoluzionari, in cui il fermento intellettuale intorno agli ideali romantici è al suo culmine, Liszt compone una delle sue più compiute pagine sinfoniche, inizialmente nata come preludio a vari pezzi corali, successivamente associata a un “programma” suggerito da un’istanza letteraria di Alphonse de Lamartine: questo poema sinfonico si ispira alla vita dell’uomo, che nient’altro è se non una sequenza di “preludi” ai fatti della vita. Ne consegue una composizione enormemente ricca di temi ed episodi, distribuiti nel corso delle pagine della partitura con un equilibrio mirabile.

Fa da intermezzo a questi due capolavori sinfonici il #concerto per pianoforte e orchestra in Re op.61a di Ludwig van Beethoven, composto nel 1807 e pensato inizialmente per violino e orchestra, poi trascritto per pianoforte. La parte solistica è affidata al pianismo di #alessandromarangoni, altro graditissimo ritorno insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.