Cookie Consent by Free Privacy Policy website Mare Magnum Nostrum
agosto 24, 2021 - Mare Magnum Nostrum

Mare Magnum Nostrum

L'opera entra nelle collezioni del Museo Nazionale di #ravenna.
Fino al 31 dicembre 2021 sarà possibile visitare la #mostra che presenta il display di immagini fotografiche scelto dall'artista.

comunicato stampa

Il progetto Mare Magnum Nostrum di Gea Casolaro è giunto alla sua fase finale: l'installazione ambientale che riproduce l'immagine del #mare Mediterraneo e delle sue coste, ovvero un ambiente immersivo, di colore blu, dove il pubblico, trovandosi idealmente al "centro del mare", potrà osservare il mosaico di fotografie che lo compongono, sarà presentata in un evento aperto al pubblico giovedì 23 settembre alle ore 18.00, entrando ufficialmente a far parte delle Collezioni del Museo Nazionale di #ravenna.

Il progetto, a cura di #leonardoregano e promosso dalla Direzione Regionale Musei dell'Emilia-Romagna – Museo Nazionale di #ravenna in collaborazione con Hulu – Split e qwatz, contemporary art platform, è realizzato grazie al sostegno dell'Italian Council (VIII edizione, 2020), programma di promozione dell'arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC – Ministero della #cultura.

L'opera Mare Magnum Nostrum, realizzata in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di #ravenna, grazie all'apporto delle studentesse #manuelaflamigni, #rebeccafusconi, #loisgalera e #yuyuzaho, autrici del wall drawing che rappresenta il Mediterraneo, presenterà una selezione di fotografie, tra le molte pervenute mediante il sito www.maremagnumnostrum.art, scelte dall'artista e allestite in un display che si potrà vedere al Museo fino al 31 dicembre 2021. L'opera compone un mosaico di storie e di punti di vista collettivi differenti per leggere la storia del Mediterraneo dal Novecento fino ad oggi. Il lavoro è nato per stimolare la riflessione su alcune questioni centrali del nostro tempo, come l'ecologia, il tema dell'immigrazione e dell'incontro tra i popoli, ma anche, in maniera più lieve e ludica, per indagare, in senso quasi antropologico, cosa significa la parola "Mediterraneo" nel nostro immaginario.

Importante, in questo progetto, è la connessione con il luogo, #ravenna. Città da sempre simbolo dell'incontro tra genti e culture, tra Oriente e Occidente: una scelta che, in tal senso, giustifica ancor più la presenza dell'opera nel Museo Nazionale della città. Il #mare Mediterraneo è infatti un elemento costante, fondamentale della storia di #ravenna. La città bizantina convive da sempre con l'acqua, e tutta la sua storia, dall'antichità fino ad oggi, è intensamente permeata del rapporto con questo elemento.

Il #mare, fin dai tempi antichi, è stato per questa area geografica portatore di vita, della prosperità scaturita dai commerci, della multietnicità – afferma Emanuela Fiori, Direttrice del Museo Nazionale di #ravennaNon a caso il porto di #ravenna, Classis, era il secondo porto dell'importante flotta di Augusto, quello destinato a coprire il Mediterraneo orientale. #ravenna era la vera Porta d'Oriente per il nostro Paese proprio grazie al suo #mare. Per questa città, l'acqua ha da sempre rivestito un particolare ruolo: ha voluto dire la vita, ma anche la morte; ha significato industrializzazione e violenza sul paesaggio, ma anche la grande fatica di domare una natura infelice. E quindi trarre da questo atto nuove e ulteriori possibilità di vita.

Gea Casolaro ha sviluppato il progetto #maremagnumnostrum proprio a partire da queste premesse. Il #mare Mediterraneo è oggi più che mai simbolo di contatto e di prossimità fra le culture. Da qui nasce l'opportunità di ripensare al concetto di identità, e da qui si può partire per immaginare un futuro diverso e migliore, anche e soprattutto per il nostro Paese.

Il mio progetto, con l'idea dell'archivio collettivo, vuole parlare di quanto siamo parte di un grande #mare magnum esistenziale, la cui varietà ci arricchisce e ci plasma – afferma l'artista. Il #mare è l'elemento di fluidità per eccellenza, da cui tutte le specie sono nate, e il suo costante andirivieni di onde rende vive le acque, evitando che diventino stagnanti. Ecco, secondo me i flussi delle persone che si spostano sono come le onde che impediscono all'acqua, ovvero alle società, di ristagnare.

Nel corso di un anno di lavoro il progetto ha visto la costruzione di un grande archivio digitale di immagini del #mare. Grazie una "call to action" lanciata lo scorso novembre, a cui hanno risposto persone da ogni parte d'Europa e del Nord Africa, sono state raccolte più di 1500 fotografie capaci di raccontare il #mare in tutte le sue tematiche, declinazioni e suggestioni.