Cookie Consent by Free Privacy Policy website Cao Fei. Supernova
agosto 24, 2021 - Centro Pecci

Cao Fei. Supernova

Due musei insieme per la prima personale italiana di un'artista di rilievo internazionale.

Una #mostra che racconta la corsa folle del mondo verso un futuro dai confini incerti.

Una riflessione sulla contemporaneità tra tradizione e innovazione, reale e virtuale

MAXXI #museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma

16 dicembre 2021– maggio 2022, a cura di Hou Hanru e Monia Trombetta

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato

18 dicembre 2021 – maggio 2022, a cura di Cristiana Perrella

www.maxxi .art | www.centropecci.it

Roma e Prato, agosto 2021. Due musei insieme per la prima personale in Italia di un'artista tra le più innovative e visionarie della scena artistica internazionale. A dicembre 2021 in contemporanea al MAXXI #museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma e al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci a Prato apre Supernova, mostra dedicata a Cao Fei (1978, Guangzhou, vive a Pechino), il cui lavoro si muove tra reale e virtuale, documentazione e fiction, memoria e tempo che verrà, segnando il passaggio accelerato da tradizioni millenarie a un futuro ipertecnologizzato che ha caratterizzato la Cina, ma che riguarda, in varie misure, l'intero nostro pianeta.

Attraverso le sue due sedi, la #mostra presenta una ricognizione molto vasta del lavoro dell’artista, a partire da opere realizzate all’inizio della sua carriera fino all’ultima produzione, approfondendone i temi principali quali l’impatto della rivoluzione tecnologica sulle nostre vite, il rapporto uomo-macchina, la costruzione del sé nell’epoca della virtualità.

Cao Fei. Supernova al MAXXI, a cura di Hou Hanru e Monia Trombetta, presenta le opere all’interno di un percorso installativo che parte da luoghi reali e a volte privati della vita dell’artista – la Cina contemporanea, il suo quartiere, il suo studio, la sua casa – presentandoci la visione di un futuro virtuale minaccioso e surreale.

Insieme a RMB City: Planning A Second Life (2007), Haze and Fog (2013) e La Town (2014), sue opere di successo internazionale, in #mostra vengono esposti i lavori realizzati da Cao Fei negli ultimi anni Hongxia e Nova (2019), opere che raccontano la storia senza tempo di Hongxia, il quartiere in cui vive l’artista reinventato e ambientato nel futuro; l'opera di realtà virtuale, prodotta da Acute Art, The Eternal Wave (2020), che prosegue il percorso di esplorazione del virtuale, della realtà e della percezione di sé in relazione alla tecnologia; Isle of Instability (2020), opera commissionata da Audemars Piguet e ambientata nella casa di Singapore dell’artista, in cui Cao Fei approfondisce le ripercussioni psicologiche della pandemia e dell’isolamento, un lavoro che esplora le realtà sociali della vita quotidiana in questo periodo.

A cura di Cristiana Perrella, Cao Fei. Supernova al Centro Pecci si concentrerà in particolare sulla visione del prossimo futuro letta attraverso le trasformazioni che riguardano il mondo del lavoro. Partendo dalla modernizzazione accelerata vissuta dalla Cina, la "fabbrica del mondo" avviata a diventare la più grande potenza tecnologica del pianeta, l'opera di Cao Fei porta una testimonianza e una visione sull'impatto dei processi di trasformazione che riconfigurano tanto la produzione che la vita dei lavoratori. La #mostra si articola a partire dall'installazione multimediale Asia One (2018), basata su un film ambientato nel primo centro di smistamento completamente automatizzato al mondo a Kunshan, nella provincia di Jiangsu in Cina. In #mostra al #centropecci anche  Whose Utopia (2006), un video e una serie fotografica sulla vita dei lavoratori della fabbrica di prodotti per l'illuminazione Osram, in un'area fuori Hong Kong, luogo di migrazione nazionale da parte di persone che cercano maggiori opportunità di lavoro nell'economia fiorente del paese;  Milkman (2005), uno pseudo-documentario che esplora la dura realtà quotidiana e le fantasie di fuga attraverso i mondi virtuali della classe operaia in Cina, e l'installazione Rumba  01 and 02 (2016), dove due robot aspirapolvere con i loro movimenti spasmodici e senza scopo, riflettono le condizioni di molte persone oggi: sentirsi alla deriva, faticare all'interno di una gamma di attività rigorosamente delineata, lottare per trovare una via di fuga.

La #mostra sarà accompagnata da una pubblicazione con testi dei curatori e di Wang Hongzhe, Olivia Koo, Simone Pieranni, Patrick Rhine edita da Nero Editions.

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