Cookie Consent by Free Privacy Policy website OGR Torino | Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto | PREVIEW STAMPA: 22.09.2021, 9.30 - 14.30
settembre 15, 2021 - OGR Torino

OGR Torino | Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto | PREVIEW STAMPA: 22.09.2021, 9.30 - 14.30

Dal 25 settembre 2021 al 16 gennaio 2022 #ogrtorino presenta Vogliamo tutto. Una #mostra sul #lavoro, tra disillusione e riscatto, a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi: una collettiva per riflettere sulla trasformazione del #lavoro nel contesto post-industriale e digitale, tra coscienza e disillusione, precarietà e riscatto.

In #ogrtorino, luogo simbolo della transizione verso nuovi modelli di produttività, le installazioni, le sculture, i video e le #performance di tredici artisti – Andrea Bowers, Pablo Bronstein, Claire Fontaine, Tyler Coburn, Jeremy Deller, Kevin Jerome Everson, LaToya Ruby Frazier, Elisa Giardina Papa, Liz Magic Laser, Adam Linder, Sidsel Meineche Hansen, Mike Nelson, Charlotte Posenenske – invitano a osservare i resti di un recente passato industriale e le ambivalenze di nuove condizioni lavorative.

Vogliamo tutto prende il titolo da un romanzo dell'artista e scrittore Nanni Balestrini pubblicato nel 1971. Il libro racconta l’autunno caldo della #torino del 1969, in una lettura animata e partecipe dei cambiamenti della società italiana di quegli anni. La #mostra indaga la condizione contemporanea, senza proporre soluzioni definitive ma invitando i visitatori a un ripensamento
della propria posizione nello scenario lavorativo contemporaneo.

Vogliamo tutto era una dichiarazione massimalista e concisa, che rifletteva le aspirazioni di una classe operaia in sciopero contro lo sfruttamento e implicava migliori condizioni di #lavoro, salari commisurati allo sforzo, tempo libero e il diritto a un reddito estraneo al #lavoro salariato. A cinquant’anni dalla pubblicazione, si può dire che molte delle questioni sollevate nel libro siano
cambiate senza una vera soluzione, rendendo solo più complesso identificare cause e modi di affrontare una nuova precarietà in un contesto globale.

Nel mondo occidentale di oggi – che si sta allontanando dalla produzione industriale e dall’idea del posto di #lavoro tradizionale – come sono state riformate le lotte e le richieste degli anni Settanta? In che modo il #lavoro e la sua deregolamentazione all’interno delle dinamiche neoliberiste hanno influenzato la capacità di lottare per i diritti? In una società in cui il #lavoro e il tempo libero spesso non hanno più distinzioni, e dove la pandemia di Covid-19 aggiunge ulteriori sfide ogni giorno, ha ancora senso volere tutto?

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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