Cookie Consent by Free Privacy Policy website Ad Asti a palazzo Mazzetti: una mostra sui 170 anni della ferrovia Torino‐Genova (1853‐2023)
settembre 20, 2021 - fondazione slala

Ad Asti a palazzo Mazzetti: una mostra sui 170 anni della ferrovia Torino‐Genova (1853‐2023)

Promossa dalla #fondazioneslala, Sistema Logistico del Nord‐Ovest, in collaborazione con la Fondazione #asti Musei, la Fondazione Cassa di Risparmio di #asti e il Comune di #asti, è inserita nel programma della “Douja d’Or”.  
Sarà inaugurata il prossimo 18 settembre alle ore 11, e resterà aperta al pubblico fino al 24 ottobre.

Una #mostra per ricordare i 170 anni dall’inaugurazione della linea ferroviaria su cui si è fatta l’Italia: la Torino‐Genova, nata per collegare la capitale del regno di Sardegna al suo porto sul mar Ligure, è divenuta nell’arco di pochi decenni la spina dorsale dello sviluppo economico dell’Italia unita, costituendo poi uno degli assi di crescita e uno straordinario strumento per collegare il territorio del Nord‐Ovest al resto del Paese, ma soprattutto alle ricche nazioni dell’Europa continentale.
Il racconto di questa ferrovia non è soltanto un capitolo fondamentale e affascinante della nostra storia: è anche un’occasione per riflettere sull’importanza delle infrastrutture di collegamento nell’Europa all’inizio del terzo millennio. Perché veramente lungo questi binari passato e presente si toccano per disegnare il nostro futuro.

La #mostra presenta in forma sintetica l’ingente sforzo di natura infrastrutturale, ma anche economica, politica e amministrativa, che si rivelò fondamentale per la costruzione e il consolidamento della linea su cui veramente “si è fatta l’Italia”. Il progetto espositivo è stato promosso dal Comitato sorto per celebrare il 170esimo anniversario della linea ferroviaria, costruita nel tempo record di soli sei anni tra il 1848 e il 1853: tale organismo è stato costituito dalla #fondazioneslala (Sistema Logistico del Nord‐Ovest) per sostenere e dare spessore anche culturale ai progetti di irrobustimento della rete infrastrutturale delle regioni italiane nord‐occidentali. “L’idea espositiva – sottolinea
il presidente di SLALA, l’avv. Cesare Rossini  ‐ nasce con una duplice valenza: è pensata, infatti, sia come la celebrazione di uno strumento fondamentale per lo sviluppo del paese lungo l’arco di oltre un secolo e mezzo, sia come un viaggio di riscoperta vissuto nella realtà dell’area vasta che comprende i sistemi infrastrutturali di Piemonte e Liguria”.

Attraverso alcuni appuntamenti espositivi che nel corso del triennio 2021‐2023 si articoleranno in alcuni siti dislocati lungo il percorso, si entrerà in contatto con la storia della prima infrastruttura su rotaia della storia italiana (se si esclude la precedente esperienza della Napoli‐Portici) e si proporranno al pubblico alcuni elementi di riflessione e di confronto tra le problematiche del periodo immediatamente precedente l’Unità nazionale e le scelte attuali che impattano sulla dotazione logistica dell’Italia di Nord‐Ovest, in coerenza con gli obiettivi della #fondazioneslala.
L’obiettivo è quello di proporre l’ospitalità della #mostra – per brevi periodi di due‐tre mesi ‐ alle principali città collocate lungo i 165 chilometri della tratta ferroviaria: in particolare, #torino, #asti, #alessandria, Novi Ligure e #genova.

L’esordio sarà significativamente ad #asti, città nella quale il primo treno fa il proprio ingresso il 5 novembre 1849. La #mostra articola il proprio racconto lungo alcune principali sezioni tematiche: Introduzione; L’attività preparatoria (1825‐1845); I promotori del progetto: Camillo Cavour e Carlo Alberto; Il cantiere (1848‐1853), luogo di sperimentazioni tecniche e tecnologiche; L’immagine della ferrovia attraverso la lente degli artisti; Evoluzione delle stazioni e del materiale viaggiante; La Torino‐Genova e lo sviluppo del Nord‐Ovest; Gli sviluppi attuali e futuri della linea.

Oltre ai pannelli che sviluppano le singole sezioni, la #mostra dispone di un tavolo con tecnologia touch screen, sul quale sarà possibile selezionare e ingrandire le 15 incisioni che il pittore svizzero Carlo Bossoli ha realizzato nel 1853 per un volume pubblicato a Londra (The Railway between Turin and Genoa), e inoltre consultare fin nei più minuti dettagli una planimetria di fine Ottocento che descrive le dotazioni tecnologiche della linea.
Tra gli strumenti multimediali che possono dare una dimensione ludica per facilitare il dialogo con fasce giovanili o non convenzionali di pubblico è prevista la realizzazione di un’app a soggetto ferroviario, fruibile tramite smartphone o tablet.
È anche prevista, e già in avanzata fase di esecuzione, la realizzazione di un sito web dedicato, su cui far confluire per la durata dell’intero triennio tutti i contenuti che si andranno a raccogliere evento dopo evento. Il sito prevede sezioni dedicate tra l’altro alla storia della linea, ai contenuti delle singole mostre, ai materiali prodotti nei vari eventi, alla rassegna stampa dell’attività svolta.

È prevista inoltre la realizzazione di appuntamenti di studio e di approfondimento per richiamare l’attenzione delle istituzioni, ma anche di un pubblico più vasto e diversificato, sulla centralità che la linea riveste ancora nel disegno infrastrutturale nazionale e sulle potenzialità che potrebbe avere in futuro.
Si prevede infine che le singole fasi della #mostra itinerante possano essere accompagnate da eventi più specifici, dedicati a singole categorie di utenti (ad esempio il mondo della scuola, oppure le associazioni di appassionati del mondo della rotaia, o ancora organizzazioni che uniscono l’utilizzo del tempo libero alla valorizzazione dei beni culturali), e ricorrendo a linguaggi diversificati.

La #fondazioneslala (e il Comitato 170 che in essa opera) nasce per contribuire alla coesione territoriale per il raggiungimento di traguardi comuni: fin dai suoi esordi ha manifestato quindi una particolare sensibilità per la creazione di un tessuto di alleanze che deve costituire il proprium di una fondazione di partecipazione. La #mostra itinerante è perciò l’occasione per consolidare una rete di rapporti già in essere che possono trovare in questi appuntamenti un’occasione di ulteriore sviluppo. Si elencano qui di seguito le realtà che hanno già assicurato il proprio patrocinio o collaborazione al programma delle celebrazioni. In primo luogo gli enti astigiani che per primi e con entusiasmo hanno accolto la proposta di ospitare la #mostra: Fondazione #asti Musei, Fondazione Cassa di Risparmio di #asti, Comune di #asti; a loro si aggiungono Provincia di #asti e Camera di Commercio di Alessandria‐Asti. Poi, vari partner di livello nazionale e locale: RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la Fondazione FS Italiane, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di #torino, le due Regioni Liguria e Piemonte, l’Agenzia della Mobilità Piemontese, il mondo delle Camere di Commercio rappresentato dalla Camera di Commercio di #genova, dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria, da tutte le Camere di Commercio del Piemonte attraverso Unioncamere Piemonte, e da Uniontrasporti, il CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) sezione di #genova, i Comuni di #alessandria, #asti, Arquata Scrivia, Novi Ligure, Ronco Scrivia, oltre ai Comuni e Città Metropolitane di #torino e di #genova, le Province di #alessandria, di #asti e di Savona.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare