Cookie Consent by Free Privacy Policy website “topylabrys fra Arte e Moda plastica” Studio Museo Francesco Messina dal 21 al 28 settembre 2021 a MilanoIn occasione della Milano Fashion Week
settembre 20, 2021 - Studio Museo Francesco Messina

“topylabrys fra Arte e Moda plastica” Studio Museo Francesco Messina dal 21 al 28 settembre 2021 a MilanoIn occasione della Milano Fashion Week

Lo #studiomuseofrancescomessina presenta "topylabrys fra #arte e #moda plastica", la nuova mostra personale della scultrice topylabrys, al secolo #ornellapiluso. La mostra, a cura di Monica Scardecchia con il coordinamento di Chiara Battezzati, ha il patrocinio della Regione Lombardia – Assessorato alla Cultura – COREPLA (consorzio nazionale per la raccolta il #riciclo e il recupero degli imballaggi di plastica) e dell'associazione DcomeDesign.

Il percorso espositivo è caratterizzato da tre sezioni; la prima darà il benvenuto al pubblico della #milano #fashion Week attraverso l'installazione inedita La Collana del Drago per proseguire poi con la parte più importante dell'allestimento: un percorso storico e didattico che topylabrys ha condotto sui Polimeri Plastici nella creazione di oggetti #moda e sculture da indossare. Infine, l'ultima sezione è costituita da un gruppo di sculture inedite raffiguranti Personaggi danzanti creati dall'artista per omaggiare il maestro Francesco Messina: danzatrici e danzatori segnati dalla propria materia e dal tempo, un'interpretazione personale di topylabrys delle celebri e raffinate ballerine dello scultore.

Il percorso didattico sui polimeri permetterà di scoprire le caratteristiche e potenzialità dei seguenti materiali: Pol naturale, Fox naturale, Fox stampato, Fox colorato, Rhodoid, Sicoblok, Polietilene trattato UV, Metacrilato colato. Inoltre, all'interno di questa sezione saranno presenti gli oggetti #moda denominati "Ero un'altra cosa" che rappresentano tutta la creatività e capacità di re-invenzione di topylabrys.

Inoltre, fra le sculture da indossare, sarà presentato l'inedito monile "Profumo di merda d'artista", opera d'arte olfattiva con cui l'artista omaggia il 60° anniversario della "Merda d'artista" di Piero Manzoni.
La realizzazione è stata possibile grazie all'azienda Visioni Olfattive con la quale l'artista collabora da tempo sperimentando il mondo dell'olfatto.

Per questa nuova personale topylabrys sceglie di lasciarsi alle spalle le installazioni in luoghi specifici, le opere sul mondo dell'alimentazione e del design per prediligere i suoi celebri oggetti #moda, meglio noti come sculture da indossare.

È l'artista stessa che definisce le proprie sculture da indossare dei classici, testimoni della sua esperienza condotta sui polimeri plastici lavorati con le proprie mani e al più con qualche strumento artigianale creato da topylabrys stessa, un fare semplice e antico applicato a un materiale che ha ancora tanto da insegnarci: "È il materiale plastico ad essere responsabile dell'impatto ambientale o il comportamento miserabile di noi umani?".

Nel percorso espositivo fra i polimeri plastici saranno presenti borse, collane, bracciali, anelli, cappelli, abiti, sciarpe, corpetti, scudi e molto altro, dalla forma un po' improbabile secondo i canoni convenzionali, ma il risultato finale non è tanto da ricercare nella forma stravagante dell'oggetto-scultura quanto nel pensiero che ha guidato l'artista nella realizzazione: andare oltre il pensiero negativo che abbiamo della plastica.

Come sottolinea Maria Fratelli: "Bruciature, colature, tensioni, deformazioni, stirature, pieghe, accartocciamenti, tagli al vivo, sono solo alcune delle infinite modalità operative che si devono usare per illustrare, a parole, la nuova forma assegnata alla materia più informe e ripudiata dal nostro tempo. Usare la plastica potrebbe infatti sembrare deplorevole e di certo in contraddizione con i valori proposti e con i messaggi ecologisti e di sostenibilità professati dall'artista, ma è proprio da questo contrasto che si genera il corto circuito, intrigante e provocatorio, che affronta il tema della modernità che abbiamo eletto come progresso".

La mostra di topylabrys allo #studiomuseofrancescomessina sarà un'occasione unica per il pubblico cittadino e internazionale che vivrà la prossima #milano #fashion Week per scoprire un nuovo connubio possibile fra #arte e #moda, fra la presenza tangibile della #scultura e della materia e l'immagine effimera della #moda stessa, un connubio che sfida la tradizione del prezioso pretendendo di utilizzare materiali "poveri", come lo è la plastica, per imporre come vero lavoro prezioso: la creatività umana.

La mostra "topylabrys fra #arte e #moda plastica" è un racconto che svela le sperimentazioni artistiche che l'artista da 50 anni conduce su un materiale altamente tecnologico, allo stesso tempo popolare e a noi tutti familiare, ma contemporaneamente temuto: LA PLASTICA. Un percorso che riscatta il materiale plastico dall'assoggettamento della produzione in serie con stampi pensata per i grandi numeri. Una "liberazione" del materiale attraverso le mani sovrane dell'artista.
La plastica è un mondo infinito di combinazioni, fra queste topylabrys ha scelto di lavorare sui polimeri con caratteristiche diverse, recuperandoli dalle aziende dove ha avuto modo di scoprire e rispettare il materiale.

L'allestimento presenta le tappe professionali che topylabrys ha conseguito negli anni. Ogni opera esposta è un sunto di tecnica e di sperimentazione, delle caratteristiche e delle fasi dei materiali, nonché della voglia di imparare direttamente dalla materia e da dove questa viene creata: L'AZIENDA. In mostra difatti sarà possibile apprezzare le ricerche che topylabrys ha condotto presso i laboratori della Mazzucchelli 1849, della Montedison e della Slide così come di tante altre eccellenze industriali.

L'artista ancora oggi continua a svolgere la propria ricerca all'interno di aziende di settore, riportando a nuova vita i materiali di seconda scelta destinati al macero, comunicando, così facendo, il valore della bellezza del materiale plastico in contrapposizione all'aspetto mortificante del suo impatto ambientale di cui l'uomo è causa.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare