Cookie Consent by Free Privacy Policy website Giulio Locatelli “TECLA”
settembre 27, 2021 - Palazzo Galeano

Giulio Locatelli “TECLA”

Platea | Palazzo Galeano, nuova associazione sorta nel cuore di #Lodi dall’iniziativa di un gruppo di appassionati di #arte e #architettura, presenta da mercoledì 29 settembre a domenica 31 ottobre 2021 “TECLA”, #mostra personale dell’artista Giulio Locatelli (Bergamo, 1993) e secondo episodio del palinsesto espositivo dedicato ai giovani emergenti, coordinato da Francesca Grossi.
 
“TECLA” – che segue la #mostra “Vittoria”, personale di Vittoria Viale – prosegue la seconda parte del programma concepito dall’associazione e avviato nel mese di giugno con “Trionfo dell’Aurora” di Marcello Maloberti, intervento realizzato in collaborazione con la Galleria Raffaella Cortese, con cui Platea | #palazzogaleano ha dato ufficialmente inizio alla propria attività espositiva. Il programma mostre concepito da Platea si sviluppa secondo un modulo costante, un vero e proprio palinsesto composto da episodi la cui apertura è sempre affidata a un artista affermato che, in veste di “nume tutelare”, indica una rosa di emergenti che, dopo di lui, sono protagonisti di mostre personali. Un format molto speciale, pensato appositamente per dare visibilità alle nuove leve creative.
Dopo Vittoria Viale e #giuliolocatelli, sarà la volta di Silvia Berry e Vittoria Mazzonis che sino alla fine del mese di dicembre 2021 si avvicenderanno presentando opere inedite, pensate per suscitare quell’incidente di sguardo che è alla base della concezione dello spazio di Platea | #palazzogaleano.

“TECLA” è un’installazione site-specific che trasforma la vetrina di Platea in uno spazio in costruzione, qualcosa sta prendendo forma, ma è ancora in via di definizione: una sorta di cantiere perpetuo, le cui fondamenta poggiano su cumuli di carta.
 
L’accumulo, il deposito e il sedimento caratterizzano significativamente la ricerca artistica di #giuliolocatelli, che ne restituisce visivamente l’idea attraverso l’utilizzo di carta e filo.  Questa indagine prende vita a partire dalla riflessione sul concetto giapponese di “tsundoku” che indica l’abitudine – molto comune soprattutto in epoca recente – ad acquisire libri per poi lasciarli sullo scaffale senza mai leggerli. Ne deriva un insieme di pagine che racchiudono vicende, episodi, esperienze, relazioni intrecciate e coltivate. Cultura. Un accumulo di fogli carichi di segni, graffi, idee, legati concettualmente e rilegati fisicamente tra loro.
 
Gli elementi costitutivi dell’opera sono infatti appunti, antologie di storie e visioni, favole e fiabe, migliaia di avventure accumulate che conducono lungo un viaggio sognato. “TECLA” cerca di restituire il fascino e la vitalità di un cantiere che altro non è che la fase embrionale di una città futura, le cui fondamenta poggiano sulla carta in un gioco di riflessi che la porta a fronteggiare la sede della Biblioteca Laudense, idealmente la base strutturale del sapere di una comunità, quella Lodigiana.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare