Cookie Consent by Free Privacy Policy website Fondazione Adolfo Pini presenta Casa dei Saperi: Radici - dal 28 settembre 2021 a febbraio 2022
settembre 27, 2021 - Fondazione Adolfo Pini

Fondazione Adolfo Pini presenta Casa dei Saperi: Radici - dal 28 settembre 2021 a febbraio 2022

Casa dei Saperi, il programma di approfondimento della Fondazione dedicato per il 2021/22 al tema delle radici, torna in presenza e
prosegue le sue attività inaugurate in primavera con incontri, laboratori e una #mostra.

Dal 28 settembre 2021 all’11 febbraio 2022 incontri con l’architetto Wilfried Kuehn, i paesaggisti di Atelier Le Balto e l’attrice e drammaturga Angela Dematté e due laboratori con le artiste Marcella Vanzo e Laura Cionci.

Tutte le attività si svolgono in presenza eccetto l’incontro di martedì 28 settembre che sarà in diretta #streaming su Facebook della Fondazione

www.facebook.com/FondazionePini

Milano, 27 settembre 2021. In quanti modi si può parlare di radici? Che rapporto esiste tra radici e architettura? Tra radici e linguaggio? Come possiamo rappresentare le nostre radici attraverso l’arte e il racconto?

Cercando risposte a queste e molte altre domande, prosegue RADICI il programma di incontri e attività di Casa dei Saperi della #fondazioneadolfopini, inaugurato nella primavera 2021, si svolgerà per tutto autunno fino a febbraio 2022 ed è dedicato a un tema urgente nella nostra contemporaneità: le radici, intese come elemento naturale ma anche come metafora sociale.

A partire dalla fine di settembre, RADICI presenta quattro eventi - due incontri (uno online e uno offline) e due laboratori – cui sarà possibile tornare a partecipare in presenza nella bellissima dimora che fu di Bongiovanni Radice.

Sotto la direzione di Valeria Cantoni Mamiani coadiuvata da un team curatoriale composto da Sonia D’Alto, Elisa Gianni, Itamar Gov, Cristina Travanini, Casa dei Saperi è uno spazio di riflessione ideato nel 2018, che offre al pubblico un programma disegnato da sguardi trasversali, aperti al nuovo e al cambiamento.

Inaugurano il programma RADICI martedì 28 settembre alle ore 19.00, l’architetto Wilfried Kuehn e i paesaggisti Veronique Faucheur, Marc Pouzol (Atelier Le Balto) protagonisti di una conversazione (in inglese) moderata da Itamar Gov, dedicata al tema del rapporto tra identità e territorio a partire dal progetto il giardino ebraico, un giardino di 2.000 m2 che aprirà nell'autunno 2021 nel sito dei Giardini del Mondo a Berlino. In questo luogo speciale ogni fiore e pianta proviene dalla storia della letteratura ebraica.

Martedì 19 ottobre alle ore 19.00 sarà la volta di Angela Dematté attrice drammaturga che, in un incontro moderato da Elisa Gianni, racconterà di lingua, dialetti e riti come strumenti dell’identità, di un linguaggio da ritrovare in un presente inaridito e impoverito da tecnicismi che servono solo a “comunicare” e non a parlare.

Accanto agli incontri, a confermare la vocazione interdisciplinare della Fondazione, il programma comprende due laboratori aperti al pubblico: giovedì 11, 18 e 25 novembre 2021 dalle ore 18:00 alle 21:00 si tiene Indagare le radici con l’artista Marcella Vanzo una masterclass in tre parti per esplorare la nozione di radici in senso personale, poetico e sociale partendo dallo studio e dalle opere dell’artista, per arrivare all’espressione di sé.

Il secondo laboratorio DI RADICI E FREQUENZE: memorie di un attraversamento a cura dell’artista Laura Cionci si tiene sabato 11 e domenica 12 dicembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Partendo da una performance collettiva intesa come esperienza di introspezione profonda l’artista mira a sollecitare l'immaginario dei partecipanti, i cui racconti saranno raccolti e confluiranno in un progetto espositivo sonoro allestito dal 11 gennaio al 11 febbraio 2022 presso la sede della Fondazione.

PROGRAMMA

28 settembre 2021, ore 19:00

UN GIARDINO EBRAICO: TRA IDENTITÀ E TERRITORIO
Talk con Wilfried Kuehn (architetto), Atelier le Balto (architetti del paesaggio)
Modera Itamar Gov
*l'incontro si terrà in lingua inglese

La conversazione tra Wilfried Kuehn, Veronique Faucheur, Marc Pouzol e Itamar Gov si svolgerà intorno ai diversi aspetti della realizzazione del “Giardino Ebraico”, un nuovo giardino che si estende su 2.000m2 e che aprirà i suoi cancelli al pubblico nell'autunno 2021 nel sito dei Giardini del Mondo (Die Gärten der Welt) a Berlino. Sarà l'ultima aggiunta ai 10 giardini già esistenti sul sito, che attirano più di un milione di visitatori ogni anno. In questo luogo speciale ogni fiore e pianta inserita proviene dalla storia della letteratura ebraica.

Wilfried Kuehn è architetto e curatore con sede a Berlino e Graz. Nel 2001 ha fondato Kuehn Malvezzi insieme agli architetti Simona Malvezzi e Johannes Kuehn. Con Kuehn Malvezzi si è affermato occupandosi di spazio pubblico, architettura museale e allestimenti. Tra i diversi progetti svolti c’è l’allestimento per Documenta 11°, l’ampliamento dell’Hamburger Bahnhof di Berlino, e l'estensione e la museografia del Museo Belvedere a Vienna. I progetti di Kuehn Malvezzi sono stati esposti alla 10°, 13° e 14° Biennale di Architettura di Venezia e a Manifesta 7 a Trento.

Atelier Le Balto è uno studio di architettura del paesaggio con sede a Berlino, fondato da Véronique Faucheur, Marc Pouzol, Marc Vatinel nel 2001. Hanno progettato e creato giardini e parchi per molte importanti istituzioni artistiche e centri culturali come il Palais de Tokyo a Parigi, il KW Institute for Contemporary Art di Berlino, l'Hamburger Bahnhof, Villa Romana a Firenze e il Ludwig Forum for International Art di Aachen. Per ogni progetto, l'Atelier Le Balto crea luoghi di incontro e di scambio.

19 ottobre 2021 ore 19:00
ORFANI DI UNA LINGUA MADRE. PARLARE ALLE RADICI COL DIALETTO E
IL RITO
Talk con Angela Dematté (autrice, drammaturga)

Modera Elisa Gianniù

La lingua fonda le radici? Oppure le trancia? Come possiamo comunicare con le nostre origini, con il Terreno e con il Sacro? Di certo non con una lingua inaridita dai tecnicismi, impoverita della sua capacità di inventare ed esprimersi, ridotta –come già denunciava Pasolini – “a lingua comunicativa” ... Dovremmo allora considerarci orfani di una lingua madre? Di lingua, dialetto e riti radicali parliamo con Angela Dematté, drammaturga e attrice che indaga potenzialità e limiti del linguaggio identitario.

Angela Dematté è drammaturga e attrice, vincitrice di numerosi premi tra cui Premio Riccione, Premio Scenario, Premio Golden Graal, Palmarès du theatre, Aquila d’oro della città di Trento, Premio Hystrio Digital Stage. Nel suo lavoro drammaturgico, incentrato su potenzialità e limiti del linguaggio identitario, lavora con numerosi protagonisti del teatro italiano tra cui Carmelo Rifici, Andrea Chiodi, Valter Malosti. I suoi testi, tradotti in francese, tedesco e arabo intercettano nodi irrisolti dell’identità italiana ed europea. A partire dalla collaborazione con ISI foundation, JRC di Ispra inizia un dialogo con la scienza come necessità di indagine sull’umano futuro.

11-18-25 novembre 2021 ore 18:00 – 20:00
INDAGARE LE RADICI
Masterclass con Marcella Vanzo (artista)

Indagare le radici è un corso in tre parti tenuto dall’artista Marcella Vanzo, volto all’esplorazione della nozione di radici in senso personale, poetico e sociale. Il primo incontro si terrà nel suo studio, dove l’artista e i partecipanti indagheranno il tema direttamente attraverso le opere dell’artista. Gli altri due incontri presso la Fondazione Pini saranno dedicati alla ricerca dell’espressione delle radici proprie e quelle altrui, attraverso dialogo, confronto e creazione.

Marcella Vanzo vive e lavora a Milano, dove è nata nel 1973. Formatasi come antropologa e come artista, lavora con video, installazione, performance, poesia e #arte partecipata. Indaga tutte le dimensioni dell'essere umano, da quella sociale a quella mitica, dalla dimensione emotiva a quella politica. Dal 2019 una parte rilevante della sua pratica è dedicata al cambiamento della società tramite educazione, formazione di insegnanti e progetti d’arte partecipata.

11-12 dicembre 2021, ore 10:00 – 13:00 / 14:00 – 18:00
DI RADICI E FREQUENZE: MEMORIE DI UN ATTRAVERSAMENTO
Laboratorio e #mostra con Laura Cionci (artista)
*la #mostra sarà allestita dal 11 gennaio all’ 11 febbraio 2022

Nella sua ricerca l’artista tenta di affrontare le inquietudini contemporanee utilizzando esperienze oniriche, trovando un sistema di cura fuori dagli schemi convenzionali sovraccarichi. Un avvicinamento al “mondo di sotto” aiutato dalle frequenze del tamburo. Un viaggio che lega esperienze personali a simbologie naturali attraverso un particolare stato di coscienza. Partendo da una performance collettiva come esperienza di introspezione profonda che va a sollecitare l'immaginario, l’artista raccoglie i racconti dei partecipanti, creando un legame tra gli spazi della Fondazione e i suoi “ospiti sognatori”, in un intervento, all’apparenza, invisibile agli occhi.

Laura Cionci è un’artista e performer. La sua ricerca coltiva pratiche esperienziali per lo sviluppo di processi creativi volti a riarticolare le potenzialità energetiche umane in relazione alla biodiversità e al territorio. Il suo lavoro è stato presentato in varie sedi istituzionali, musei e gallerie tra Australia, Italia e Sud America. Il suo primo libro, Stato di Grazia, è stato pubblicato nel 2020 da postmedia books.

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