Cookie Consent by Free Privacy Policy website FORTUNA INSTABILE QUASI POSSIBILE a cura di Luca Zuccala e Andrea Tinterri
settembre 29, 2021 - Art Curial

FORTUNA INSTABILE QUASI POSSIBILE a cura di Luca Zuccala e Andrea Tinterri

Fortuna instabile quasi possibile, la collettiva curata da Luca Zuccala e Andrea Tinterri che riunisce le opere di Lidia Bianchi, Silvia Bigi, Oscar ContrerasRojas, JinggeDong, Rachele Maistrello, Sophie Westerlind, dopo le tappe estive di Fano e Pergola si sposta a Milano. Da giovedì 7 a domenica 17 ottobre 2021 la mostra è aperta al pubblico presso la prestigiosa sede espositiva milanese della casa d'aste #Artcurial, diretta da Emilie Volka.

L'esposizione presentata a Milano raccoglie parte dei lavori realizzati nel corso della residenza per artisti Lido La Fortuna, curata da Luca Zuccala, coordinata da Caterina Angelucci, con il supporto di #giuliagiommi, promossa dall’Associazione Culturale Lido Contemporaneo, in collaborazione con il Comune di Fano – Assessorato alla Cultura e Beni Culturali – e RTI Fano Rocca Malatestiana, che si è svolta lo scorso maggio nell’entroterra fanese, al Symposium di Cartoceto (PU).

L’esposizione - nel cui titolo riecheggiano gli “equilibri instabili quasi impossibili” dell’opera di Eliseo Mattiacci, ribaltandone il significato e conferendo una visione di speranza - si configura come un atto di restituzione al territorio e alla comunità e verte sui temi che sono stati affrontati durante il periodo di residenza, come il concetto di finestra rinascimentale, la misura architettonica, il Rinascimento come laboratorio, la ricerca dell’altrove, il paesaggio come opera d’arte, la terra dipinta, connotativa della collina dell’entroterra fanese, l’unicità del linguaggio locale, il tema del ritorno, la riflessione sulla comunità, il dialogo e la feconda contaminazione tra artisti, linguaggi,
pratiche artistiche, ibridazione e interdisciplinarità della ricerca, la residenza come resistenza dalla spettacolarizzazione del sistema dell’arte e dalla schizofrenia del mercato, il silenzio come stato, il rapporto fertile tra centro e periferia.

Lidia Bianchi (1992) esplora il paesaggio fanese eludendo la spettacolarizzazione della bellezza, fotografando quinte teatrali quasi monocrome (Muri di sambuco in fiore) che le permettono di disinnescare l'orizzonte ed elaborare un nuovo racconto. In Sonotornate le lucciole, Paolo, la narrazione è incentrata sul dualismo pubblico/privato - storia/biografia, che richiama reminiscenze familiari e il famoso scritto corsaro di Pierpaolo Pasolini che denunciava la scomparsa delle lucciole dal paesaggio italiano.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare