Cookie Consent by Free Privacy Policy website Telescope | racconti da lontano #75
ottobre 03, 2021 - Facco

Telescope | racconti da lontano #75

Opere formaliste prive di qualsiasi valore educativo per lo spettatore sovietico. Con questa frase lapidaria, Stalin segnò il destino di due grandissime collezioni russe di “arte moderna occidentale”, quelle di Sergej Šcukin (1854-1936) e di Ivan Morozov (1871-1921), nazionalizzate nel 1918, confluite in un unico museo nel 1923 e poi, per ordine diretto di Stalin, smembrate tra i musei di Mosca e quelli delle province più remote della Russia, nel 1948.

Per fortuna non sono state distrutte, per fortuna il Direttore dell’Ermitage ha salvato i Picasso dalla furia del direttore dell’Accademia di Belle Arti dell’URSS – che minacciò di impiccagione chiunque ne avesse appeso uno –, per fortuna oggi i Matisse, Bonnard, Picasso, Gauguin, Van Gogh, Degas, Monet, Renoir, Denis, Cézanne ma anche Vrubel, Malevich, Repin, Larionov, Serov e molti altri sono salvi. E li possiamo vedere. Grazie a un lungo lavoro di collaborazione tra l’Ermitage di San Pietroburgo, il Museo Pushkin e la Galleria Tretyakov di Mosca e la Fondazione Louis Vuitton, dopo la #mostra dedicata alla collezione Šcukin nel 2016, oggi per la prima volta in Europa, è possibile ammirare la ricomposta collezione di Ivan Morozov.

Un uomo ricchissimo, follemente innamorato di un’arte che nessuno collezionava, che si fece decorare la Sala da Musica da Maurice Denis, imbattibile nella scelta dei Gauguin e devoto a Cézanne (ne aveva 18). Un uomo di cui dobbiamo ringraziare la passione, che oggi ci rende tutti più ricchi.

In questa settantacinquesima edizione di TELESCOPE, la nostra newsletter settimanale dedicata alle istituzioni e ai progetti culturali di cui siamo portavoce, nella sezione RACCONTI trovate una riflessione del filosofo Emanuele Coccia sulla #mostra di Thomas De Falco da Cascina I.D.E.A.di Nicoletta Rusconi Art Projects; un estratto del testo di Maria Elena Versari, docente di storia dell’arte alla Carnegie Mellon University, dal catalogo della #mostra Archipenko in Italia in corso alla galleria ML Fine Art Matteo Lampertico di Milano; e un racconto dedicato a Francesco Vezzoli in Florence – progetto a cura di Cristiana Perrella eSergio Risaliti – di Leonardo Merlini giornalista e critico, firma di Askanews.

La parte dedicata ai VIDEO comprende il primo contributo di una playlist realizzata da OGR Officine Grandi Riparazioni in collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino, in cui un interprete LIS racconta una delle opere della #mostra Vogliamo tutto. Una #mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto e, in attesa del COP26 di Glasgow, un video dall’archivio della appena conclusa 25° edizione di Festivaletteratura Mantova, con Christiana Figueres, diplomatica costaricana e attivista ambientale.

Tra gli EXTRA la #mostra di prossima apertura, organizzata da Fondazione Antonio Ratti, Il sogno di Antonio: un viaggio tra #arte e tessuto a cura di Lorenzo Benedetti, Annie Ratti e Maddalena Terragni, Vulv’are la prima monografica di Concetto Pozzati a cura del suo Archivio negli spazi di GALLLERIAPIÙ, e il festival WALK-IN STUDIO, che la prossima settimana apre gli studi degli artisti che lavorano a Milano.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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