Cookie Consent by Free Privacy Policy website 1321-2021: Nei dintorni di un centenario|L'incontro di VE 08.10.2021 ore 17.30
ottobre 04, 2021 - Certosa di Firenze

1321-2021: Nei dintorni di un centenario|L'incontro di VE 08.10.2021 ore 17.30

L’anno che celebra i sette secoli trascorsi dalla morte di Dante (in esilio a Ravenna), alla #certosadifirenze non si concluderà a fine dicembre, ma proseguirà fino alla primavera del 2022.

Fino all’8 maggio del prossimo anno si svolge “Dante 1321 - 2021. Nei dintorni di un Centenario”, programma di incontri promossi e organizzati dal Comitato scientifico della Certosa che si tengononella Pinacoteca o nella Sala Pio VI del monastero alle porte di Firenze, sempre con ingresso gratuito.

Il programma - 16 giornate d’appuntamento tra conferenze, letture, presentazioni editoriali, mostre, concerti - spazia tra espressioni e temi diversi, con Dante Alighieri a fare da comune denominatore. Tutti gli incontri si svolgono nel pieno rispetto delle regole per l’emergenza Covid 19.

L’incontro di venerdì 8 ottobre

L’incontro in programma venerdì 8 ottobre, alle ore 17.30 nella Sala Pio VI della #certosadifirenze, si intitola “Dante Tetragono: come (mai) Firenze monumentalizza Dante. Un viaggio alla scoperta dell'identità fiorentina del Sommo Poeta nei nostri giorni” e vedrà protagonista #jasonhouston, direttore della Gonzaga University in Florence.

Di natura assai informale, questa conferenza nasce esplicitamente dal punto di vista di uno "straniero" che legge Dante e vive a Firenze. «Comincerò dal XVI canto del Paradiso e la scena con Cacciaguida, in cui Dante consolida la sua identità di esule impenitente – afferma Houston -. Farò una riflessione su come fu Dante stesso a iniziare un rapporto conflittuale con i fiorentini futuri.  Quindi l’incontro proseguirà, quasi come un flanneur, passando in rassegna alcuni monumenti a Dante nella città gigliata: il quadro di Dante di Domenico di Michelino nel Duomo, il ritratto di Dante del Bronzino, la statua di Dante nel Loggiato degli Uffizi, per poi finire a Santa Croce. Raccontando il contesto e la storia di ogni rappresentazione monumentale del poeta, proverò a spiegare come l'ostilità del poeta per i fiorentini viene di fatto ricambiata. Come straniero – ovvero un americano che legge, studia, e insegna Dante - con questa conferenza vorrei confrontarmi con i fiorentini e i toscani di oggi sul significato dell'identità fiorentina del divino poeta nei nostri giorni». 

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare