Cookie Consent by Free Privacy Policy website La Cina (non) è vicina Badiucao – opere di un artista dissidente
ottobre 11, 2021 - Fondazione Brescia Musei

La Cina (non) è vicina Badiucao – opere di un artista dissidente

LA CINA (NON) È VICINA Badiucao opere di un artista dissidente a cura di Elettra Stamboulis

Museo di Santa Giulia, Brescia

13 novembre 2021 13 febbraio 2022
Anteprima stampa e vernissage: venerdì 12 novembre 2021

Opening al pubblico: sabato 13 novembre 2021 Talk tra gli artisti Badiucao e Zehra Doğanmartedì 12 ottobre 2021, ore 17.00, Palazzo Loggia, Brescia

Opening al pubblico dell'opera di Zehra Doğan dedicata a Hevrin Khalaf: martedì 12 ottobre 2021, dalle 15.00 alle 19.30, Palazzo Loggia, Brescia

Il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov, presentano per la prima volta in Italia un nuovo progetto espositivo dell’artista dissidente cinese, residente in Australia, Badiucao (Shangai, Cina, 1986): la #mostra LA CINA (NON) È VICINA. Badiucao opere di un artista dissidente, a cura di Elettra Stamboulis, si terrà dal 13 novembre 2021 al 13 febbraio 2022 negli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia di Brescia.

La #mostra rappresenta il principale evento espositivo del Festival della Pace, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia dal 12 al 26 novembre 2021. L’evento, giunto alla sua IV edizione, vanta ad oggi il Patrocinio del Parlamento Europeo e di Amnesty International.

L’esposizione LA CINA (NON) È VICINA. Badiucao opere di un artista dissidente è la prima personale dedicata a Badiucao, pseudonimo dell’artista-attivista cinese noto per la sua #arte di protesta, attualmente operante in esilio in Australia. Il percorso espositivo ripercorre l’attività artistica di Badiucao, dagli esordi alle opere più recenti che sono nate in risposta alla crisi sanitaria innescata dalla pandemia di Covid-19.

Badiucao, spesso conosciuto come il Bansky cinese, si è affermato sul palcoscenico internazionale grazie ai social media, coi quali diffonde la propria #arte in tutto il mondo il suo account twitter @badiucao è seguito da più 80 mila persone , e sfida costantemente il governo e la censura cinese. La sua vocazione artistico-politica nasce nel 2007, quando, studente di Legge all’Università di Shanghai vede il documentario The Gate of Heavenly Peace, un girato clandestino diretto da Carma Hinton e

Richard Gordon sulle proteste di Piazza Tienanmen. L'artista sviluppa una ferma decisione di

esprimersi in prima linea contro ogni forma di controllo ideologico e morale esercitato dal potere politico, a favore della trasmissione di una memoria storica non plagiata. Il suo impegno politico si realizza, infatti, nella creazione di campagne partecipative, affissioni in luoghi pubblici, illustrazioni e attività online, spesso costruite con un linguaggio visivo che evoca ironicamente lo spirito pop della propaganda comunista, ricalcandone lo stile grafico, i colori e i toni.

Grazie al suo blog, ai social media e a campagne di comunicazione organizzate, Badiucao dall’Australia ha portato avanti la propria attività di resistenza, diventando l’unico canale non filtrato dal controllo governativo capace di trasmettere i racconti dei cittadini di Wuhan durante il lockdown del 2020.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare