Cookie Consent by Free Privacy Policy website MEET Digital Culture Center | Le Radici del Nuovo. Un viaggio nella cultura digitale | dal 4 novembre 2021
ottobre 11, 2021 - MEET Digital Culture Center

MEET Digital Culture Center | Le Radici del Nuovo. Un viaggio nella cultura digitale | dal 4 novembre 2021

Milano, 11 ottobre 2021. Non una mostra tradizionale ma un percorso a tappe pensato per individuare i momenti salienti dello sviluppo dell’arte e #cultura digitale dagli anni Sessanta a oggi. Così si configura Le Radici del Nuovo. Un viaggio nella #cultura digitale, il progetto espositivo a cura di Maria Grazia Mattei che per più di un anno si articolerà negli spazi del #meetdigitalculturecenter, il centro internazionale per l’Arte e la #cultura Digitale nato a #Milano con il supporto di Fondazione Cariplo.

Tre i momenti di questo racconto: il primo, curato da Maria Grazia Mattei, sarà dedicato alla storia dell’arte e #cultura digitale, attraverso la collezione di manifesti, video storici e oggetti iconici dell’Archivio del MEET (dal 4 novembre 2021); il secondo, realizzato dalla Mattei in collaborazione con il comitato curatoriale composto da Aldo Colonetti, Derrick de Kerckhove, Emanuele Quinz e Italo Rota presenterà la scena dell’arte digitale in Italia dagli anni Sessanta (dalla primavera 2022) e sarà accompagnato da una pubblicazione sul tema; il terzo concluderà questo percorso focalizzandosi sulla scena internazionale e le tendenze che stanno delineando il futuro (dall’inizio del 2023).

«Come un giovane arbusto che nasconde sotto il terreno radici salde ed estese»: così Maria Grazia Mattei presenta Le Radici del Nuovo. Un viaggio nella #cultura digitale nella serie di podcast a che accompagnerà il visitatore in questo viaggio nel tempo.

La storia dell’arte e della #cultura digitale è un passato lontano e vicino, che può raccontarci qualcosa sul nostro futuro. Le Radici del Nuovo ripercorre tappe fondamentali come l’opera di pionieri statunitensi degli anni Sessanta e le avanguardie italiane della prima metà degli anni Ottanta attraverso immagini e video di mostre, rassegne e appuntamenti chiave della scena italiana e internazionale. Visitando ed esplorando i tre piani del MEET sarà possibile immergersi in una passeggiata fra protagonisti e movimenti artistici che, a partire dalsecolo scorso e fino a oggi, hanno avviato il processo di ricerca e sperimentazione espressiva scatenato dall’avvento del digitale in Italia e nel mondo.

In questa prima tappa, grazie ai materiali provenienti dall’Archivio del MEET – manifesti, oggetti e video selezionati dalle oltre 4.000 ore di materiali audiovisivi digitalizzati – si partirà con i pionieri statunitensi degli anni Sessanta per procedere poi con le avanguardie italiane che nella prima metà degli anni Ottanta hanno portato il loro contributo anche all’estero, a cominciare dalla prima grande mostra su questa tematica inaugurata in Italia nel 1984 a Pavia, #arte e Nuove Tecnologie, a cura di Giulio Carlo Argan.

In questo percorso ampio spazio verrà dedicato a Siggraph, la conferenza annuale dedicata alla grafica computerizzata nata nel 1974 in Nord America, così come a Oltre il villaggio globale, la rassegna del 1995 tenutasi alla Triennale di #Milano per “valutare l’incidenza delle nuove tecnologie sulla vita culturale”.

Il viaggio proseguirà fra i materiali dedicati alle personali di pionieri come Yoichiro Kawaguchi e Studio Azzurro, al cinema di Pixar di John Lasseter, al Virtual Set allestito alla Biennale di Venezia nel 1996 e alla serata Meet the Media Guru con Francis Ford Coppola del 2015

Si indagherà inoltre il rapporto della #tecnologia con il teatro, la storia della realtà virtuale, gli effetti speciali nel cinema, l’arte digitale nella #cultura orientale e si incontreranno una serie di oggetti iconici che hanno scandito il tempo dell’evoluzione digitale della nostra società, come il dataglove, un dispositivo a forma di guanto lanciato nell’84 da Mattel che permetteva di interagire nei mondi paralleli dei videogiochi con la propria mano, e il tamagotchi, animaletto virtuale da accudire basato sull’intelligenza artificiale che portava allo sviluppo di una relazione affettiva con la #tecnologia.