Mico / Bologna Modern #6 Oratorio di San Filippo Neri ore 20.30 giovedì 4 novembre 2021 2 violini 21

Laura Marzadori violino
Andrea Obiso violino

Musiche di Spohr, Ysaÿe, Glière, Prokof'ev, Sollima

Il palco dell'Oratorio di San Filippo Neri si prepara ad accogliere il secondo  appuntamento di MICO – Bologna Modern, il festival per le musiche contemporanee organizzato da #musica Insieme in collaborazione con il Teatro Comunale. Giovedì 4 novembre alle 20.30, ascolteremo un duo di talentuosi quanto giovani violinisti: Laura Marzadori e Andrea Obiso, fra i più evidenti esempi di virtuosismo made in Italy.
La #musica d'oggi trae linfa, infatti, anche dalle energie di giovani straordinari interpreti, e la scuola violinistica italiana in particolare si conferma una inesauribile fucina di talenti, dal Seicento al 2021. Laura Marzadori poi è un orgoglio tutto bolognese, scelta a soli 25 anni da una giuria presieduta da Daniel Barenboim come primo violino di spalla dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Insieme a lei, Andrea Obiso, a sua volta primo violino di spalla dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e premiato in competizioni internazionali come il "Prix Ravel" e l'"ARD" di Monaco. Attraverso il dialogo fra le corde dei rispettivi strumenti, Marzadori e Obiso hanno voluto creare un "binario per il futuro", un messaggio di unione e di rinascita che viaggia a sua volta sulle note dei grandi compositori degli ultimi due secoli.

Un programma ricco ed elegante quello che ci verrà proposto, adatto al già originale tipo di formazione di due violini, e che come prevedibile darà spazio ai compositori che hanno maggiormente enfatizzato l'importanza del violino nelle proprie opere: l'incipit è affidato al Duo Concertante op. 67 di Louis Spohr (che in vita compose più concerti per violino di qualunque altro suo contemporaneo), cui segue la Sonata n. 6 di Ysaÿe, fra le sue creazioni più celebri. La vera perla della serata arriva però nel finale, con l'esecuzione della Sonata per due violini di Sergej Prokof'ev, nella quale sarà possibile apprezzare appieno il talento e la sinergia dei due musicisti. Pensata esplicitamente per le sale da #concerto, il suo fascino indiscutibile deriva anche dal contrasto quasi teatrale fra temi chiari e cantabili, armonie aspre e passaggi bitonali. Diversi saranno quindi gli omaggi al Novecento storico, ma la scaletta riserva anche una gradita sorpresa contemporanea e "nostrana": è firmato Giovanni Sollima, infatti, l'ultimo brano della serata, a dimostrazione di quanto Marzadori e Obiso sappiano "giocare" a proprio piacimento ed elegantemente con le diverse epoche musicali.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare