Cookie Consent by Free Privacy Policy website Lamborghini Huracán EVO interpretata dall’artista Paolo Troilo
novembre 05, 2021 - Lamborghini

Lamborghini Huracán EVO interpretata dall’artista Paolo Troilo

Sant’Agata Bolognese - Milano, 4 novembre 2021 – Ieri sera, presso La Bullona di Milano, ha avuto luogo la presentazione in anteprima dell’Opera d’Arte “Minotauro”: mito, corpo di uomo e toro raccontanti nel dipinto sulla carrozzeria di una Huracán EVO1.

L’opera è l’espressione, attraverso le vigorose sembianze di un corpo maschile riprodotto per mano di #paolotroilo con l’uso dei polpastrelli, della dinamicità, della potenza e delle più intime emozioni che l’artista ha provato alla guida della #huracanevo.

La pittura di #paolotroilo è in continua sperimentazione e usa la rappresentazione del corpo maschile come suo elemento distintivo e come mezzo di comunicazione. L’opera, intitolata Minotauro, deve il suo nome alla crasi emozionale e semantica che l’artista ha vissuto quando è entrato in contatto con #lamborghini.  

“Per me è stato ispirante incontrare #paolotroilo e la sua espressività pittorica. In Azienda siamo abituati all’arte e al modo in cui questa da sempre permea le nostre automobili” ha affermato Christian Mastro, Direttore Marketing di Automobili #lamborghini. “Tuttavia quando il nostro prodotto e le emozioni che questo sa dare incontrano la sensibilità di un artista come Troilo, nasce qualcosa di diverso ed eccezionalmente unico come l’opera Minotauro, di cui siamo orgogliosi”.

Il tributo dell’artista alla #huracanevo opera la fusione tra “l’uomo” raccontato dalla pittura di Troilo, il “toro” simbolo di Automobili #lamborghini e il concetto di “mito” espresso nell’indomito slancio – soprannaturale e quasi animalesco - che la figura maschile dipinta sulle fiancate è in grado di sprigionare. La forza comunicata dagli avanbracci e i pugni chiusi presenti sul cofano anteriore rievocano le corna taurine.

Il tempo. Io sono innamorato della lentezza, e l’ho sempre difesa considerandola un ingranaggio cardine del piacere, della cultura, della bellezza, del successo. Ma capita che ci siano degli incontri che ti cambiano.” ha affermato #paolotroilo, creatore dell’opera. “Incontrare la #lamborghini #huracanevo e provarla mi ha suggerito che esistono anche cose capaci di sprigionare le stesse energie con l’accelerazione, con la velocità, con lo scatto.  Così ho sentito il rumore del vento che aumenta mentre lo spazio si accorcia e il tempo si deforma: ho sentito un vento liquido e l’ho usato per dipingere sulla musa stessa, ispiratrice di queste emozioni – la Huracán -  il mio Minotauro.

Dal 4 fino al 13 di novembre, la #huracanevo dipinta da #paolotroilo assieme ad altre opere dell’artista saranno esposte presso Palazzo Serbelloni in Corso Venezia 16 a Milano, nella mostra “TROILO-MILANO SOLO ANDATA”, curata da Luca Beatrice.

Paolo Troilo nasce a Taranto il 27 marzo 1972da Antonio e Lucia Troilo.

All’età di 7 anni manifesta già un significativo talento per il disegno che sua madre coltiva con grande delicatezza facendogli trovare sempre fogli e matite sparsi per casa.

Suo papà, anestesista, ben presto comincia a commissionargli illustrazioni di anatomia patologica da proiettare nei congressi di medicina.

Paolo studia a Roma all’Istituto Europeo di Design, poi Architettura e Lettere Moderne all’università di Firenze ma non conclude nessuno dei suddetti corsi di studio perché smania per lavorare nel campo della pubblicità.

Nel 1997 si trasferisce a Milano e inizia la sua folgorante carriera in quel settore.

Parte dalla prestigiosa Saatchi&Saatchi il percorso di successo che lo porta e ad essere nominato miglior creativo Italiano nel 2007 con l’assegnazione del Grand Prix dell’Art Directors Club Italiano.

Se si può dare una data all’inizio della sua carriera artistica probabilmente è l’Aprile del 2005 quando, mentre lavora ancora in pubblicità, decide di passare dall’esercizio del disegno alla nobiltà della pittura.

Il giorno che inizia a collezionare il materiale che gli serve a quel salto dimentica però di comprare i pennelli. È questo “l’errore” che ci ha regalato la sua tecnica, la sua necessità di esprimersi a tutti i costi diventa virtù.

Comincia a dipingere con le dita e questa pratica unita ai potenti risultati figurativi lo rendono unico al mondo.

Nel 2009 lascia l’advertising per seguire la sua passione per la pittura. Nel 2011 viene selezionato per la 54th Biennale di Venezia. Nel 2013 diventa un artista indipendente, lascia cioè tutte le gallerie d’arte che lo rappresentavano per proseguire il suo percorso con l’aiuto del mecenatismo.

Le sue opere sono state esposte a Singapore, San Francisco, Istanbul, Tel Aviv, Los Angeles, New York, Singapore, Milano, Roma, Palermo, Firenze.

Vive e lavora a Milano.