Cookie Consent by Free Privacy Policy website Mostra "BUONGIORNO SIGNOR MORANDI". Disegni di Giorgio Lodi | Casa Morandi, Bologna | 13 novembre 2021 - 9 gennaio 2022
novembre 10, 2021 - Museo Morandi

Mostra "BUONGIORNO SIGNOR MORANDI". Disegni di Giorgio Lodi | Casa Morandi, Bologna | 13 novembre 2021 - 9 gennaio 2022

Bologna, 10 novembre 2021 – Il #museomorandi prosegue la programmazione di eventi espositivi di artisti il cui lavoro si pone in connessione con Giorgio Morandi: apre sabato 13 novembre 2021, a Casa Morandi, "BUONGIORNO SIGNOR MORANDI", #mostra di disegni di Giorgio Lodi e documenti provenienti dagli archivi del museo e di Carlo Zucchini, curatore della #mostra e garante donazione delle opere di Giorgio Morandi al Comune di #bologna, che rimarrà visibile in fino al 9 gennaio 2022 negli spazi di quella che fu la dimora-studio del maestro bolognese.
Il titolo prescelto è evocativo del dipinto di Gustave Courbet Bonjour monsieur Courbet e racchiude l'essenza del progetto: ricostruire, attraverso una selezione di ritratti, lettere, fotografie ed altri materiali, la costellazione di persone illustri - amici e conoscenti - che hanno frequentato Casa Morandi e incontrato l'artista.

Documentare questo aspetto della vita di Morandi permette di scardinare l'immagine più volte erroneamente veicolata di un artista isolato e di testimoniare come la riservatezza e la discrezione dietro cui si è sempre trincerato non gli abbiano impedito di intrattenere ricche relazioni intellettuali con artisti, letterati, critici, collezionisti e personalità del mondo del cinema.

Con un segno grafico abile e sicuro, Giorgio Lodi - che si è dedicato al disegno fin dalla più tenera età ed è stato attratto da Giorgio Morandi avvertendone "l'importanza universale" grazie alla frequentazione di un circolo culturale di cui fanno parte alcune personalità legate alla vicenda dell'artista - ci introduce in questa dimensione intima e domestica, presentando i ritratti di alcuni personaggi scelti in base alla loro fisionomia e tratti da foto riprodotte su libri e riviste.

Scorrendo i 15 ritratti in #mostra, si va dallo stesso Morandi ai critici e storici dell'arte quali Francesco Arcangeli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Roberto Longhi, fino ad artisti, scrittori e poeti come Mario Luzi, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Nella Nobili, per arrivare a celebri registi come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Valerio Zurlini o attrici quali Monica Vitti ed estimatori d'arte come Luigi Magnani e Lamberto Vitali.

Sono disegni che stupiscono per la precisione del tratto e la cura del dettaglio che raggiunge la sua massima espressione nella trama dei vestiti e delle stoffe.
Questi volti, attraverso un sapiente uso del chiaroscuro e un'attenzione quasi maniacale alla verosimiglianza, ci raccontano delle storie con una forza espressiva fatta di segni sempre nitidi ed essenziali, che raggiungono la loro massima stilizzazione nella resa dei capelli, cifra stilistica unica, distintiva e inconfondibile di Lodi. Un tratto al limite del naif e del fumetto, un segno che si configura come la "firma" dell'artista, in grado di trasmettere più di un semplice valore identificativo.

Lettere scambiate tra Morandi e i suoi interlocutori, fotografie ed altri preziosi e talvolta inediti materiali, dialogano con i disegni che testimoniano la ricchezza delle relazioni intercorse tra il maestro e i personaggi ritratti da Lodi.

In occasione di "BUONGIORNO SIGNOR MORANDI" viene resa disponibile un'agile pubblicazione che include un'intervista di Carlo Zucchini all'autore dei disegni ed è distribuita gratuitamente al pubblico in visita a Casa Morandi.

OPERE IN MOSTRA

Michelangelo Antonioni (Ferrara, 1912 – Roma, 2007)
Celebre regista, considerato tra i maggiori della storia del cinema, è lui, estimatore attento dell'arte morandiana, a scegliere una sua Natura morta per "arredare" le pareti dello studio di Pontano, protagonista del film La notte. L'opera scelta è una variante di quella che il regista aveva ricevuto in dono dall'artista nel 1960, anno in cui gira il film. Accompagnato da Monica Vitti, Antonioni fa visita al pittore sia a #bologna che a Grizzana.

Francesco Arcangeli (Bologna, 1915 – 1974)
Laureatosi con Roberto Longhi nel 1937 gli succede nel 1967 ricoprendo la medesima Cattedra di Storia dell'Arte Medievale e Moderna presso l'Ateneo bolognese. I suoi rapporti con Morandi risalgono al 1935-36 e nel 1942 esce il suo primo testo su di lui, in occasione di una #mostra collettiva che si tiene a #bologna presso la Galleria Ciangottini. A questo seguono altri saggi e presentazioni fino a giungere alla fondamentale monografia edita a Milano dalla Galleria del Milione nel 1964.

Cesare Brandi (Siena, 1906 – Vignano di Siena, 1988)
Critico e storico dell'arte si interessa di estetica, ma soprattutto coltiva la passione per la teoria del restauro che lo porta, nel 1939, a ricoprire l'incarico di Direttore del Regio Istituto Centrale del Restauro. Conosce Morandi nel 1933 e tra loro s'instaura subito un rapporto di amicizia solido e duraturo come traspare dalla loro fitta corrispondenza. All'artista bolognese il critico dedica saggi, articoli e perfino una monografia ed è sempre lui a ritagliarsi il ruolo di intermediario con i collezionisti per il prestito di opere a mostre in Italia e all'estero.

Palma Bucarelli (Roma, 1910 – 1998)
Storica dell'arte, ricopre il ruolo di Direttrice e Soprintendente della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma dal 1942 al 1975. Conosce Morandi prima di queste date, tanto che nel 1941 riceve da lui in dono cinque acqueforti. Dopo la guerra sarà lei a rivolgersi direttamente all'artista per far avere dei dipinti alla Galleria Nazionale, ottenendo così un Paesaggio del 1944 e una Natura morta del 1945.

Vittorio De Sica (Sora, 1901 – Neuilly-sur-Seine, 1974)
È tra i cineasti più celebri della storia del cinema, ma anche attore e sceneggiatore. Morandi e De Sica si conoscono a Roma, ma il regista diventa ben presto un frequentatore assiduo di via Fondazza e un collezionista raffinato e attento. Raccoglie un numero notevole di opere dell'artista bolognese e nel 1963 una sua Natura morta fa capolino sulla parete di un studio medico nel film Il boom che De Sica dirige coadiuvato nella sceneggiatura da Cesare Zavattini.

Roberto Longhi (Alba 1890 – Firenze 1970)
Storico dell'arte, critico d'arte e accademico. Conosce Morandi nell'autunno del 1934, quando gli viene assegnata la Cattedra di Storia dell'Arte Medievale e Moderna presso l'Ateneo bolognese. All'artista, da lui definito "nuovo incamminato" nella prolusione al suo corso universitario, dedica negli anni alcune pagine fondamentali e colleziona una serie di dipinti oggi conservati a Firenze presso la Fondazione che porta il suo nome.

Mario Luzi (Sesto Fiorentino, 1914 – Firenze, 2005)
Poeta, drammaturgo, critico letterario e cinematografico. La sua formazione letteraria avviene all'interno di una cerchia di intellettuali tra cui Piero Bigongiari e Alessandro Parronchi. Dal 1938 al 1940 vivendo a Parma dove insegna Latino e Storia in un Istituto magistrale, ha modo di recarsi in visita a Morandi, e per lui, molto tempo dopo, comporrà una poesia (Morandi, si) ispirata ad un dipinto di fiori del 1943.

Mino Maccari (Siena, 1898 – Roma, 1989)
Artista ed intellettuale, conosce Morandi nell'agosto del 1926 e ha inizio così il loro rapporto d'amicizia e collaborazione professionale che si rivela appieno nella ricca e significativa corrispondenza epistolare. Morandi, infatti, collabora alla rivista "Il Selvaggio" di cui Maccari è redattore e in seguito direttore. Uniti dall'attenzione rivolta alla pratica incisoria, Morandi invia a Maccari disegni e acqueforti per la pubblicazione sulla rivista.