Roma, 16 Novembre 2021 -
Fotografie e immagini in movimento, due elementi capaci di catalizzare l’attenzione, di trasferire all’osservatore non solo emozioni, ma anche sentimenti, atmosfere e pensieri. È in questa visione, in continuità con quanto già realizzato nel 2019 al #museo di Roma a Palazzo Braschi e con l’obiettivo di offrire un percorso esperienziale basato sull’osservazione del tredicesimo Rione, che la Scuola di #fotografia e Audiovisivo presenta la #mostra Labirinti InTrastevere, ospitata dal 16 novembre 2021 al 13 marzo 2022 al Museo di Roma in Trastevere.
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da RUFA. A cura di Raffaele Simongini e Alessandro Carpentieri. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.
L’iniziativa rappresenta anche un’occasione per l’Accademia di Belle Arti RUFA di festeggiare il decennale della scuola di #fotografia e il primo anno della nuova scuola di audiovisivo con un progetto realizzato da ex-studenti diplomati e studenti del primo anno: Leonardo Amorosi, Matteo Bonanni, Alice Brignone, Ginevra Brizioli, Gabriella Carbone, Claudia Coppola, Agnese De Luca, Federica De Salvatore, Anna Di Paola, Armando Egidi, Andrea Ferretti, Marta Ferro, Lorenzo Finardi, Alessandra Florea, Carolina Iaccarino, Sabina Ismayilova, Eleonora Marinanza, Emanuele Mazzone, Ayla Mueller, Maria Vittoria Pecchioli, Mirko Pizzichini, Benedetta Pionati, Chiara Preti, Serena Radicioli, Claudia Rolando, Guido Leon Salerno, Francesca Salvati, Nicole Scilipoti, Lorenzo Teodosi, Tommaso Termine, Federica Troiani.
La #mostra “Labirinti InTrastevere” vuole avviare una riflessione sul concetto di contemporaneità delle immagini. Se la produzione e il consumo delle immagini fotografiche o in movimento sono caratterizzati da una molteplicità di supporti tecnologici, come smartphone, computer e altre varietà di schermi, è anche vero che l’esposizione a una tale quantità d’immagini provoca una sorta di accecamento simbolico, per cui si guarda senza vedere, ma soprattutto senza ricordare. La #mostra intende soffermarsi sul senso di contemplazione delle immagini come antidoto all’accelerazione dell’esistenza dettata dalla labirintica Rete digitale.
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
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