Cookie Consent by Free Privacy Policy website Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2022
novembre 24, 2021 - studioesseci

Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2022

Tornabuoni #arte presenta al pubblico #artemoderna e contemporanea. Antologia scelta 2022, appuntamento annuale che si concretizza in una #mostra nelle due sedi italiane, di #Firenze e di #Milano, e in un volume, frutto di un’accurata selezione di opere, che evidenzia lo spirito di attenta ricerca e raffinata conoscenza che la galleria ha maturato nel tempo.

Sarà possibile visitare l’esposizione a #Firenze (Lungarno Benvenuto Cellini 3) da venerdì 3 dicembre e a #Milano (Via Fatebenefratelli, 36) da giovedì 16 dicembre 2021.

Grazie alla passione e dedizione di Roberto Casamonti che l’ha fondata, Tornabuoni #arte ha saputo, nel corso degli anni, creare un importante circuito espositivo e culturale in Italia e all’estero, coinvolgendo istituzioni pubbliche e private, con una programmazione internazionale, realizzata grazie anche al rapporto consolidato con critici d’arte, curatori e collezionisti. Conferma così la sua vocazione ad essere non solo una galleria privata ma un luogo aperto a tutti e dedicato alla cultura. La preziosa pubblicazione, che accompagna questa edizione, è introdotta da un testo, La linea evolutiva dell’arte, della storica dell’arte Sonia Zampini. Da Fattori, con un dipinto dell’Ottocento, a un video di Plessi del 2021 “l’antologia – come sottolinea Zampini – è intesa come una retrospettiva ad ampio raggio di osservazione sulle molteplicità delle dichiarazioni artistiche, dei movimenti, degli intenti che hanno determinato i passi fondanti della storia dell’arte”.

La #mostra #artemoderna e contemporanea. Antologia scelta 2022, allestita nelle sede fiorentina, con oltre cinquanta opere, è suddivisa per aree tematiche. Al primo piano della galleria troviamo una sezione dedicata ai grandi maestri dell’arte figurativa italiana della prima metà del Novecento, come Plinio Nomellini, con cui iniziamo questo percorso espositivo. Il suo Pastore con gregge e pecore (1900-1910) è un dipinto dall’atmosfera vibrante, data dall’uso di una pennellata a macchie, che testimonia l’attenzione del pittore verso la natura e la rappresentazione del sociale. Sono gli anni in cui decise di stabilirsi definitivamente in Versilia, a Torre del Lago, dove nacque l’amicizia con Giacomo Puccini e Giovanni Pascoli. Anni che lo portarono a sperimentare poi il Simbolismo.
Tra gli artisti che segnarono in maniera indelebile il periodo a cavallo delle due guerre, non possono mancare figure come Savinio rappresentato da Apparition du Printemps del 1929 o Massimo Campigli con un particolarissimo affresco riportato su tela, Venezia – Gita in barca, del 1941, una raffinata composizione che ricorda gli antichi affreschi di Pompei come anche la #pittura del misterioso popolo etrusco, affascinato com’era dalla ricerca di una purezza primordiale, arcaica, ma anche dall’armonia e dal rispetto delle forme. Piazza d’Italia, opera nota di Giorgio de Chirico, del 1951, ci introduce alla #pittura metafisica: la composizione raffigura le caratteristiche architetture di uno spazio urbano dall’atmosfera rarefatta, carica di lirico silenzio.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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