La Fondazione Ferrero di Alba (Cuneo) in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri presenta, nell'ambito del progetto espositivo Burri. La poesia della materia dedicato a uno dei grandi protagonisti dell'arte del Novecento: Alberto Burri (Città di Castello, 1915 – Nizza, 1995), un ciclo di dialoghi aperti al pubblico intorno all'opera e alla poetica dell'artista.
Il primo appuntamento in calendario per martedì 7 dicembre 2021, alle ore 18.00, si intitola «Le parole sono inutili a spiegare la pittura» Alberto Burri: dalla varietà all'assolutezza formale.
Intervengono: Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e curatore della mostra Burri. La poesia della materia; Eva Menzio, giornalista e consulente artistica; Riccardo Passoni, direttore GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino; Elena Volpato, conservatrice presso GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Moderano l'incontro Maurizio Francesconi e Alessandro Martini, giornalisti e scrittori.
Burri. La poesia della materia e Burri. Il Cretto di Gibellina sono entrambe promosse dalla Fondazione Ferrero in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e aperte al pubblico gratuitamente da sabato 9 ottobre 2021 a domenica 30 gennaio 2022.
La scelta di opere presentate in mostra alla #fondazioneferrero copre un arco temporale che va dal 1945, con i primi "Catrami" (1948), sino alle ultime opere "Oro e nero" datate 1993 e prossime alla scomparsa dell'artista avvenuta nel 1995. Tra i lavori esposti, opere prime di Burri appartenenti ai cicli dei "catrami", delle "muffe", dei "sacchi", "delle combustioni", dei "legni", dei "ferri", delle "plastiche", dei "cretti" e dei "cellotex", esperienze cruciali per la #pittura contemporanea che portano il nome dei materiali che l'artista di Città di Castello ha di volta in volta utilizzato trasformandoli in capitoli epici di un'unica concezione artistica.
Afferma Bruno Corà: "Il titolo della mostra, Burri. La poesia della materia, deve essere preso alla lettera. Non si tratta affatto solo di un ennesimo generico invito a considerare l'importanza decisiva della materia nella poetica di Burri. Ai visitatori della mostra di #alba proponiamo invece di assistere a un'indagine in fieri sul rapporto strettissimo, non solo a livello di fruizione estetica, ma autenticamente strutturale, costitutivo, tra l'opera di #albertoburri e la parola in versi, la grande poesia del '900 e non solo". Prosegue Bruno Corà "È stato Giuseppe Ungaretti, una delle voci oracolari più grandi del XX secolo a pronunciare una indimenticabile sentenza verso l'arte di #albertoburri: «Amo Burri perché non è solo il pittore maggiore d'oggi ma è anche la principale causa d'invidia per me: è d'oggi il primo poeta»".
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
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