Cookie Consent by Free Privacy Policy website Incontro con Francesco Vezzoli e presentazione del catalogo edito da Skira nell'ambito del progetto espositivo "Palcoscenici archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli"
dicembre 23, 2021 - Fondazione Brescia Musei

Incontro con Francesco Vezzoli e presentazione del catalogo edito da Skira nell'ambito del progetto espositivo "Palcoscenici archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli"

Fondazione #Brescia Musei presenta Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli, inedito progetto espositivo site-specific che si inserisce nel filone progettuale di mostre ideate dalla #fondazioneBresciamusei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov, per coniugare il proprio, grande patrimonio storico e archeologico con le più interessanti voci dell’arte contemporanea.

Palcoscenici Archeologici vede Francesco Vezzoli (Brescia, 1971) tra gli autori italiani più conosciuti e apprezzati nel panorama internazionale, protagonista nella duplice veste diartista e curatore di un percorso di collocazione di otto sue opere all’interno dei suggestivi spazi archeologici di #fondazioneBresciamusei.

L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla città di #Brescia della Vittoria Alata, il bronzo romano che, dopo il restauro effettuato presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, allestito nuovamente nella sua antica collocazione nel Capitolium del Parco Archeologico di #Brescia Romana, dispiega ora le proprie ali sino a toccare la contemporaneità.

Il progetto ha partecipato e vinto il bando dell’Italian Council (7. Edizione, 2019), programma di promozione di #arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, grazie al quale l’opera Nike Metafisica (2019) di #francescovezzoli entrerà a far parte delle collezioni del Comune di #Brescia gestite da #fondazioneBresciamusei. Palcoscenici Archeologici è stato premiato per la grande qualità ideativa e per la capacità di far risuonare l’arte contemporanea con l’archeologia e l’arte antica, in maniera coerente e armoniosa.

Gli interventi curatoriali di #francescovezzoli si snodano attraverso Brixia. Parco archeologico di #Brescia Romana, dove si trova la Vittoria Alata, e del Complesso museale di Santa Giulia. Il percorso parte dalla terrazza e dalle prime due celle del Capitolium, proseguendo nel Santuario Repubblicano, fino a giungere nel Teatro Romano, per poi passare alla cappella di Sant’Obizio della Basilica di San Salvatore, nelle Domus dell’Ortaglia e lungo la sezione romana del museo, interessando gli spazi più significativi del sito UNESCO di #Brescia, iscritto nella World Heritage List dal 2011 nel sito seriale “I Longobardi in Italia i Luoghi del potere (568-774 d. C.)”.

L’allestimento, ideato e curato da Filippo Bisagni, colloca le otto sculture su alcuni plinti specificatamente concepiti e realizzati per l’occasione con lo scopo di valorizzare le opere di Vezzoli e, allo stesso tempo, metterle in dialogo con le vestigia romane e longobarde. La scelta delle forme e delle cromie di tali plinti nasce da un approfondito lavoro in situ di osservazione e analisi del contesto archeologico e museografico.

Il percorso espositivo porterà fisicamente il visitatore ad attraversare in ordine cronologico quasi mille anni di storia dell'arte e dell’architettura. Nel percorso si troveranno la Nike Metafisica e altre sette opere dell’artista, tra cui due assolutamente inedite: Achille! un busto settecentesco dell’eroe greco celebrato da Omero, qui rielaborato da Vezzoli in chiave contemporanea, e La Colonne Avec Fin, una statua in bronzo con un’originale testa romana antica. Protagonista incontrastata rimane la Vittoria Alata, vera e propria musa ispiratrice del presente, del cui messaggio l'artista Vezzoli si fa tramite nei confronti del pubblico.

Artista eclettico, capace di mettere in dialogo l’immaginario di oggi con raffinati rimandi storico artistici, Vezzoli da sempre rivolge la sua poetica all’arte antica, connettendola al passato e alle sue icone. La sua pratica si districa tra diversi linguaggi, espressioni di un tempo trascorso più o meno remoto della storia dell’umanità, e lo fa in un gioco di riferimenti e mescolanze tra alto e basso, tra #cultura classica, solenne, eterna, e #cultura pop, mediale, fugace meteora.

L’artista espone per la prima volta le sue sculture – realmente antiche e poi rimodellate, o direttamente ispirate all’antichità – all’interno di uno spazio non contemporaneo ma anch’esso storico, ricongiungendo in qualche modo le opere al loro contesto archeologico originario. Un’operazione di questo tipo, unica e ambiziosa, la si può mettere in pratica solo in una città come #Brescia, polo archeologico romano del Nord d’Italia.

Con questo progetto #fondazioneBresciamusei si conferma un polo culturale dinamico, progettuale e visionario, capace di realizzare inediti dialoghi con l’arte del nostro tempo. Palcoscenici Archeologici si inserisce lungo questa linea di interventi in cui l’arte contemporanea è indagata in relazione al suo tempo presente e alla sua capacità di costruire nuovi interrogativi. Il progetto è infatti parte integrante del programma di valorizzazione dell’arte contemporanea sostenuto anche grazie all’eredità Romeda-Courtright. Nel 2019, con la #mostra Avremo anche giorni migliori. Opere dalle carceri turche l’artista curda Zehra Doğan ha condotto una vibrante riflessione attuale che ha evidenziato la relazione tra opere contemporanee e diritti umani.

BIOGRAFIA

Francesco Vezzoli è nato nel 1971 a #Brescia. Ha studiato alla Central St. Martin’s School of Art di Londra, attualmente vive e lavora a Milano.

È oggi uno degli artisti italiani contemporanei di maggiore successo al mondo, il suo lavoro può essere descritto come una serie di forti allegorie riguardo la #cultura contemporanea con un ricco sottotesto di riferimenti elaborati, realizzati tramite installazioni video, ricami a piccolo punto, fotografia, performance dal vivo, esperimenti con l’uso dei media e –più recentemente– scultura classica o di ispirazione antica.

Le sue opere sono state selezionate quattro volte per la Biennale di Venezia: per la 49°, 51° e 52° edizione che si sono tenute rispettivamente nel 2001, 2005 e 2007, e la Biennale Architettura del 2014. I suoi lavori sono stati inclusi anche in altre mostre internazionali come la Whitney Biennial del 2006, la 26° Biennale di Sao Paulo, la 6° Biennale Internazionale di Istanbul e Performa (nel 2007 e 2015).

Ha tenuto mostre personali in varie sedi internazionali come il New Museum of Contemporary Art di New York; il Tate Modern di London; il Museum of Contemporary Art di Los Angeles; il MoMA PS1 di New York; il MAXXI di Roma; il Moderna Museet di Stoccolma; la Kunsthalle di Wien; la Pinakothek der Moderne di Monaco; il Ludwig Museum di Colonia; The Garage CCC di Mosca; The Power Plant di Toronto; il Jeu de Paume di Parigi; il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Torino; il Museo Serralves di Porto; la Fondazione Prada di Milano; Le Consortium di Dijon; la Fondazione Museion di Bolzano e il NMNM- Nouveau Musée National di Monaco.

Il suo lavoro è stato presentato in diverse sedi tra le quali il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Whitechapel Art Gallery di Londra, il Grand Palais di Parigi, il Museo del Novecento di Milano, Palazzo Grassi di Venezia, Fabric Workshop and Museum di Philadelphia, il Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam, il Migros Museum di Zurigo, il Neues Museum di Weimar, il Pirelli Hangar Bicocca di Milano, il Musée National Picasso di Parigi. Più recentemente ha curato la #mostra dal titolo “TV70: #francescovezzoli guarda la RAI” presso la Fondazione Prada di Milano, prodotto una performance per il 40° anniversario del Centre Pompidou e realizzato la #mostra “J.-K. Huysmans Critique D’art de Degas à Grünewald sous le Regard de Francesco Vezzoli” presso il Musée d’Orsay di Parigi.