Cookie Consent by Free Privacy Policy website XX Premio Catarsini: un podio tutto rosa alla Cittadella del Carnevale
gennaio 17, 2022 - Fondazione Alfredo Catarsini

XX Premio Catarsini: un podio tutto rosa alla Cittadella del Carnevale

La XX edizione del “Premio Catarsini” sarà ricordata per la vittoria tutta la femminile: infatti sono state le opere di Gaia Bionda (liceo artistico Russoli di Pisa), di Sophia Pellini e di Martina Giordano (entrambe del liceo artistico Stagi di Pietrasanta)a essersi meritate, nell’ordine, il prestigioso riconoscimento.

Si è svolta questo pomeriggio nella sala dell’archivio storico della Cittadella del Carnevale di Viareggio la premiazione della XX edizione del #premio di pittura e grafica “Alfredo Catarsini - L’arte vera affascinante amica” riservato agli studenti maggiorenni delle classi quarte e quinte dei Licei artistici e delle Scuole secondarie di secondo grado della regione; alla cerimonia hanno presenziato, tra gli altri, Cristina Giachi, Presidente della Quinta commissione (istruzione, formazione, beni e attività culturali) della Regione Toscana, Sandra Mei, Assessore alla cultura del Comune di Viareggio, Marcello Lippi, Commissario Tecnico della Nazionale Italia di calcio Campione del mondo del 2006, Stefano Ragghianti, Assessore alla cultura del Comune di Lucca e Luca Bertozzi, carrista, vincitore del primo #premio dei carri di prima categoria del Carnevale 2021 e vincitore della prima edizione del #premio Catarsini nel 2002.

Presentata lo scorso 18 novembre nella sede del Consiglio Regionale della Toscana e organizzato per la prima volta dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 (nata due anni fa), il concorso aveva come motivo ispiratore il romanzo di Alfredo Catarsini Giorni neri rieditato nel giugno 2021 da “La nave di Teseo”, con prefazione di Giordano Bruno Guerri.


Vincitori e finalisti

La Commissione giudicatrice - composta dalla presidente della Fondazione Carnevale Maria Lina Marcucci, dallo scultore Renzo Maggi, dal gallerista Diego Paoli, dal critico d'arte Lodovico Gierut e dalla Presidente della Fondazione Catarsini, Elena Martinelli che ha anche condotto la cerimonia di premiazione - ha definito i lavoriin concorso«eseguiti con diverse tecniche, che denotano uno spessore creativo di buona qualità grafica e cromatica, in piena sintonia con il testo di riferimento».

Come detto, su tutti l’ha spuntata Gaia Bionda del liceo artistico Franco  Russoli di Pisa, che si è aggiudicata il #premio di 350 euro con la seguente motivazione: «opera ricca di simbologie che si rifanno al romanzo, ma l’artista non si accontenta solo di interpretare la frase del libro da cui si è ispirato, punta più in alto; una bimba che scrive su un quaderno, sullo sfondo ritagli di giornali, aerei bombardieri e una ruota dentata che richiama gli ingranaggi del simbolismo catarsiniano. La tragica realtà di quegli anni tristi e la forte simbologia della ruota, in forte contrasto con l’innocenza di una bambina, non può che trasmettere nello spettatore intense emozioni. L'opera denota l'ottima  padronanza del disegno con una filigrana chiaroscurale raffinata»;a seguire ha vinto il 2° #premio di 250 euro Sophia Pellini del liceo artistico Stagio Stagi di Pietrasanta con la seguente motivazione: «opera completamente concettuale, fuori dagli schemi classici per il suo formato ovale e il monocromaticismo. L’opera colpisce per l’intensità visiva della sua espressione: uno sguardo istantaneo e sintetico che penetra dentro l’anima con la sua lacrima fluorescente. La frase è parte integrante dell’opera e completa il messaggio espresso nella prima parte della rappresentazione»; infine il terzo #premio e il 3° #premio di 150 euro è andato a Martina Giordano (sempre le liceo artistico Stagi di Pietrasanta) con la seguente motivazione: «lo sguardo del bambino trasferisce il senso di afflizione e di dolore della madre per l’impotenza di assolvere il suo compito materno. La composizione, dai colori decisi e convincenti, diventa drammatica; solo la natura, timidamente, porta un messaggio di speranza, una auspicata primavera».

La Commissione giudicatrice ha altresì deciso di conferire una  menzione di merito a Sofia Lunardi del liceo artistico Augusto Passaglia per «l’opera simbolica dove la grande ombra  scura sovrasta la scena di guerra. Interessanti l’impostazione e la potenza grafica ben armonizzati e luminosi nonostante una opacità traslucente» e a Leonardo Giannecchini del liceo Stagi di Pietrasanta per «la composizione è di grande potenza espressiva, con i suoi colori e forme rappresenta una realtà monotòna, quella della distruzione, nella quale i volti attoniti della madre e del figlio nella loro solitudine, si uniformano con lo sfondo di desolazione. Visione, comprensione ed emozione vengono sollecitati contemporaneamente».

A questa edizione del “Premio Catarsini” hanno aderito 50 studenti  provenienti dai licei artistici “Russoli” di Pisa,  “Stagio Stagi” di Pietrasanta (dove tra l’altro il #premio è nato nel 2002 e dove Catarsini ha insegnato per venti anni fino al 1970) e “Passaglia” di Lucca (dove lo stesso Catarsini studiò nel 1915). Questa la lista completa dei finalisti per ciascuna scuola. Liceo Artistico Augusto Passaglia di Lucca: Sofia Leonardi, Anna Masini, Domiziana Papolini, Filippo Pennacchi e Maria Migliori. Liceo Artistico StagioStagi di Pietrasanta: Sophia Pellini, Leonardo Giannecchi, Martina Giordano, Sara Orlandi e Alice Mancini. Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa: Gaia Bionda, Alessia Ferretta, Leonardo Vullo, Giorgio Saviozzi e Alessia Sivieri.

Le opere in mostra

Dopo l’odierna premiazione, da martedì 18 a lunedì 31 gennaio le 15 opere finaliste saranno esposte (e visibili in orario 9-13 con ingresso libero) nell'atrio di Palazzo Comunale, in Piazza Matteotti 29 a Pietrasanta (città dove si è svolta la prima edizione del “Premio Catarsini” nel 2002); in questa sede, la mattina di sabato 22 gennaio, alle ore 11, è prevista la cerimonia di inaugurazione della mostra, alla presenza del Sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, e della Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, Elena Martinelli

Quindi durante il primo weekend di febbraio le tre opere vincitrici saranno esposte nella Galleria d'arte contemporanea "Enrico Paoli" di Pietrasanta, in via Stagio Stagi 13, ottenendo quindi un’importante opportunità di valorizzazione.

Infine, su proposta del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, le 15 opere finaliste della XX edizione del “Premio Catarsini” saranno esposte nell’autunno di quest’anno nello spazio “Carlo Azeglio Ciampi” del Consiglio regionale, in via dei Pucci, a Firenze.


Note storiche sul “Premio”

Il #premio intitolato ad Alfredo Catarsini è stato promosso dai figli Mity e Orazio e dalla nipote Elena su idea del poeta e critico d’arte Raffaello Bertoli che ne è stato il presidente fino al 2015. Il concorso è nato a Pietrasanta nel 2002 e la prima edizione si svolse all’Istituto d’arte, oggi Liceo artistico, “Stagio Stagi” dove Catarsini insegnò disegno musivo e disegno dal vero fino al 1969. Dal 2005 fino all’ultima edizione si è svolto a Viareggio. Negli anni il #premio ha subìto alcune modifiche adattandosi alle differenti esigenze e alle mutate condizioni. Il bando dell’ultima edizione effettuata (quella del 2019), riporta la seguente dicitura: “Premio annuale per il miglior bozzetto grafico/pittorico eseguito dal vero extempore con libertà di tecnica e interpretazione riservato agli studenti degli Istituti superiori della Regione Toscana ideato dalla famiglia Catarsini in collaborazione con Comune di Viareggio e con il Patrocinio della Provincia di Lucca e del Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Direzione per la Toscana”.

Fino a oggi hanno partecipato al “Premio Catarsini” circa 800 studenti provenienti da tutta la regione.

Biografia di Catarsini

Alfredo Catarsini nacque il 17 gennaio 1899 in una casa della Viareggio vecchia, non lontano dalla cinquecentesca Torre Matilde. Tranne alcuni brevi periodi (come ad esempio un soggiorno parigino nel 1914 durante il quale conobbe Amedeo Modigliani) trascorse tutta la vita nella sua città natale. Nel 1919 ottenne il diploma al Regio Istituto d’Arte di Lucca; in seguito aprì uno studio in una vecchia fabbrica dismessa in un delle zone più caratteristiche di Viareggio, ritrovo anche di altri giovani pittori cresciuti sotto la guida di Lorenzo Viani, che sarà per Catarsini una sorta di guida spirituale.

È del 1929 la sua prima personale a Palazzo Paolina; nelle soffitte del palazzo anni dopo, e fino alla sua scomparsa, allestirà il suo atelier. La sua lunga carriera di artista, che attraversa tutto il '900, è costellata dalla presenza delle sue opere nei più ampi e rappresentativi contesti artistici; infatti durante gli anni Trenta partecipò alle mostre organizzate da Filippo Tommaso Marinetti insieme agli esponenti del secondo Futurismo, così come si ricordano la partecipazione al "Premio Nazionale di Pittura Golfo di La Spezia" nel 1933, la mostra personale del 1937 a Bastia e la collettiva, nello stesso anno, alla Palazzina Spagnola di Napoli, la presenza nel 1939 al "1° #premio Bergamo" e alle tre edizioni del "Premio Cremona" (dove è premiato nell’edizione del ‘39), a cui nel 1940 e nel 1941 segue l’esposizione ad Hannover in quanto artista premiato e segnalato.

In quegli anni Catarsini è presente a esposizioni sia personali, sia collettive in tutta Italia; fra il ’40 e il '50 partecipa per tre volte alla “Biennale di Venezia” (1942, 1948 e 1950) e a cinque edizioni della “Quadriennale di Roma”, dove nel 1948 alla Galleria Po viene allestita anche una sua mostra personale, nel 1951 è a Genova per la “1a Biennale del mare” e di nuovo a Roma nel 1957 con una personale alla Libreria Macchia. Negli anni Quaranta elabora una personale e interessante ricerca denominata “Riflessismo”, che in seguito sfocerà nell’esperienza del “Simbolismo meccanico”.

Dal 1951 fino al 1968 è titolare della cattedra di “Decorazione e disegno musivo” e di “Figura disegnata” all’Istituto d’Arte StagioStagi di Pietrasanta. Nel 1971 ottiene la Medaglia d’oro al SalonBabjlone di Parigi per le opere del periodo del “Simbolismo Meccanico”.

Dal dopoguerra inizia la sua collaborazione con quotidiani e riviste letterarie e nel 1968 viene pubblicato il romanzo Giorni neri. Del 1981 la grande personale ordinata da Vittorio Greco a Palazzo Strozzi a Firenze con circa 370 opere. Due anni dopo è la sua città natale ad omaggiarlo con un’ampia retrospettiva e nel dicembre del 1987 il Comune di Milano gli dedica una mostra antologica dal titolo Alfredo Catarsini, sessant’anni di pittura, curata da Angelo Mistrangelo. Nel 1991 l’ultima antologica aperta nelle sale di Palazzo Paolina a Viareggio, che ripercorse tutto l’iter artistico del Maestro.

Catarsini si spense nella sua casa di Viareggio, a due passi dalla Pineta di Ponente, il 28 marzo 1993.