Cookie Consent by Free Privacy Policy website Maurizio Donzelli: "Immaginàle", Paolo Novelli: "Il giorno non basta"
gennaio 20, 2022 - Galleria Massimo Minini

Maurizio Donzelli: "Immaginàle", Paolo Novelli: "Il giorno non basta"

In #mostra fino al 26 febbraio 2022-- Galleria Massimo Minini

MAURIZIO DONZELLI
Immaginàle

Immàginale, con quel suo imperativo senza scampo, ci obbliga o ci consiglia caldamente a far funzionare la nostra fantasia creativa e, chiusi gli occhi, a pensare ad una realtà diversa, immaginata. ("Imma" nella #cultura sufi significa vedere col cuore).

Immaginazione è nascita continua quindi ri-nascita di immagini.

Un po' come Ian Wilson spiega il proprio lavoro: aperto e non chiuso ad esperienze sensoriali, che permettono di raggiungere l'illuminazione durante una passeggiata in un bosco, nei campi o in un museo davanti a un dipinto.

Oppure come la radice del lavoro di Robert Barry che ha selezionato un numero molto ristretto di parole che aprono e non chiudono, indicando orizzonti lontani e onnicomprensivi e non lo hic et nunc dell'implacabile evidenza dell'oggetto.

PAOLO NOVELLI
il giorno non basta

Novelli proietta fuori di sé le "sue" immagini del desiderio e poi va a cercarle nei tunnel, nei cimiteri, nelle nebbie della notte, e ora, nella duplice ricerca di senso, dietro persiane chiuse o finestre murate.

Ma non è una ricerca meramente formale. La #fotografia è passata attraverso le forche caudine della forma (penso alle immagini del Bauhaus) a tal punto che, anche oggi, "forma" viene presa a simbolo, nome buono per riviste, gallerie, musei, libri.

La forma esiste, inutile cercare di sbarazzarsene, ma deve essere messa al servizio di un'idea, deve aiutare una interpretazione della realtà, deve lasciar intravvedere ciò che sta sotto la sottile pellicola che i bagni, lo sviluppo e la stampa hanno depositato sulla carta, in una trasparenza simile alla pittura ad olio con le sue velature.

Qui le velature sono i passaggi di grigio che l'analogico esalta, mentre il nuovissimo digitale è come l'acrilico: più freddo, tagliente.