Cookie Consent by Free Privacy Policy website Alla Galleria d'Arte Moderna di Roma "Pasolini Pittore"
febbraio 03, 2022 - Galleria d'Arte Moderna di Roma

Alla Galleria d'Arte Moderna di Roma "Pasolini Pittore"

Dal 14 ottobre 2022 a cento anni della nascita di

Pier Paolo Pasolini (1922-2022) una grande mostra mette a fuoco le capacità pittoriche di Pasolini contestualizzandole nell’ambito della storia dell’arte del Novecento

 Roma, 14 gennaio 2022 - Pasolini Pittore è un progetto espositivo esclusivo completamente inedito nel suo genere, ideato per i cento anni dalla nascita di #pierpaolopasolini (1922-2022), che intende riportare l’attenzione su un aspetto artistico rilevante, spesso trascurato dalla critica, nel contesto creativo complessivo dello scrittore e regista, a oltre quaranta anni dall’ultima pubblicazione completa su Pasolini pittore, del 1978.

Il progetto, curato da #graziellachiarcossi, #silvanacirillo, #claudiocrescentini e #federicapirani per la Galleria d’Arte Moderna di #roma dal 14 ottobre 2022 al 16 aprile 2023, è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, “Sapienza” Università di #roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi #pierpaolopasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, con l’organizzazione di Zètema Progetto #cultura.

Comitato scientifico: #silvanacirillo (Docente “Letteratura italiana contemporanea”, Facoltà di Lettere e Filosofia “Sapienza” Università di Roma); Maria Vittoria Marini Clarelli (Sovrintendente Capitolina, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali); #claudiocrescentini (Storico dell’arte, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali); Gianluca Farinelli (Direttore, Cineteca di Bologna); Gloria Manghetti (Direttrice, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Firenze); #federicapirani (Storica dell’arte, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali) e Giovanni Solimine (già Direttore, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma).

Duecento opere circa, provenienti per la maggior parte dal Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, depositario della più importante raccolta di opere dello scrittore e regista, partendo dagli inizi pittorici di Pasolini che vanno di pari passo con le prime prove poetiche in friulano. Dipinti e disegni che ne ricostruiscono l’iter artistico, anche grazie alla presenza di un fondamentale nucleo di opere dei primi anni Quaranta, realizzato a Casarsa della Delizia (PN), da dove arriveranno in #mostra grazie alla collaborazione con il locale Centro Studi #pierpaolopasolini. Ritratti, nature morte e paesaggi dal sapore fortemente intimista e familiare fino alla serie di giovani ragazzi ritratti seduti, sdraiati o con fiori che, da altro punto di vista, documentano l’eccezionale sperimentazione artistica del giovane Pasolini.

Un focus speciale è dedicato all’ambiente creativo bolognese de «Il Setaccio», mensile della GIL, Gioventù Italiana del Littorio, di Bologna (novembre 1942 e maggio 1943), in particolare sui disegni di Pasolini e Fabio Mauri, realizzati per questa rivista. A riprova della determinazione di un’amicizia, che è anche scambio continuo di idee, e della crescente passione di Pasolini per la storia dell’arte. Un forte interesse, nato sempre a Bologna intorno alla figura cardine di Roberto Longhi, al quale lo scrittore chiede la tesi di laurea incentrata sulla pittura italiana del Novecento, da Carlo Carrà a Giorgio Morandi e Filippo de Pisis, artisti da lui stesso molto amati.

Dagli anni Cinquanta l’arrivo a #roma, la scrittura e il cinema diventano per Pasolini i tempi di un sempre più fervido crogiolo di esperienze artistiche e creative che in parte, ma solo in parte, lo allontaneranno dalla pittura come pratica ma non come progress concettuale e interesse tecnico. Così come risulta da molti suoi scritti poco conosciuti dedicati proprio alla pratica pittorica.

L’interesse per la materia, il confronto con il contemporaneo e la specifica del ritratto diventano in questi anni per Pasolini i tratti identificativi della sua realtà pittorica in continuo progress e molto spesso dedicata ai suoi “amici del cuore”. Dai ritratti di Ninetto Davoli, Maria Callas, Laura Betti, Andrea Zanzotto, alla serie di disegni dedicati a Longhi. Tutte opere, dei decenni Cinquanta-Settanta, che bene sottolineano il valore semantico della riproduzione del corpo umano da parte di Pasolini, portata avanti sempre con grande coerenza stilistica e ancora di estrazione longhiana.

Opere che rivelano anche la continuità della pratica pittorica di Pasolini e la caparbietà tecnica con cui si confronta da protagonista con questa produzione. All’artista del resto interessa sempre più la «composizione» – coi suoi contorni – che la materia», in linea quindi con quella fase pittorica dell’arte italiana che proprio fra gli anni Sessanta e Settanta si va sempre più definendo anche per l’impegno civile di cui veniva saturata.

EVENTI, INCONTRI, PROIEZIONI

A corollario della #mostra sarà organizzata una serie di incontri culturali, readings e proiezioni di compendio alle tematiche affrontate nella #mostra, che si svolgeranno in varie sedi fra la Galleria d’Arte Moderna, la “Sapienza” Università di #roma e altre da definire. In tale contesto “Sapienza” Università di #roma organizzerà anche un grande convegno sul rapporto fra scrittura, pittura e cinema.