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marzo 24, 2022 - laVerdi

Le anime di Medea

Colasanti, Bartók e #kurtweill: programma ricco con #laverdi, #patriciakopatchinskaja e Maxime Pascal

Venerdì 8 aprile 2022 ore 20.00

Domenica 10 aprile 2022 ore 16.00

Auditorium di Milano, Largo Mahler

 

Silvia Colasanti

Cede pietati, dolor - Le anime di Medea

Kurt Weill

Concerto per violino e orchestra a fiati op. 12

Béla Bartók

Musica per archi, percussione e celesta BB 114 Sz. 106

 

Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi

Patricia Kopatchinskaja Violino

Maxime Pascal Direttore

 

Venerdì 8 e domenica 10 aprile, rispettivamente alle ore 20 e alle ore 16, giungiamo al terzo appuntamento di Stagione contenente le musiche di Silvia Colasanti, compositrice in residenza dell’Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi.

In programma Cede pietati, dolor –Le anime di Medea, affiancato dal #concerto per violino e orchestra a fiati op.12di Kurt Weill, affidato alla splendida musicalità di Patricia Kopatchinskaja, e dalla Musica per archi, percussione e celesta di Béla Bartók, #musica emblematica e senza tempo, usata anche da Stanley Kubrick nella colonna sonora del terrificante Shining, nel 1980. L’Orchestra Sinfonica di #Milano Giuseppe Verdi, per l’occasione, è guidata da Maxime Pascal.

Con Cede pietati, dolor si conferma la fascinazione che l’antichità e il mondo della tragedia eserciti sulla compositrice, che si manifesta in questo caso nella decisione di rendere omaggio a un’eroina come Medea, decisione che, si potrebbe dire, è un ottimo pendant rispetto alla composizione eseguita nell’estate 2021 e commissionata dalla Verdi (Dove si disperde, infine spento, il canto della Morte? per soprano e orchestra) dove scelse di utilizzare dei frammenti di testi di Eschilo tratti dalle Coefore che, decontestualizzati dalla vicenda della tragedia, parlano del presente. Medea esprime il suo conflitto interiore. L’orchestra, in questo lavoro sinfonico, riproduce la drammaturgia della ragione che dilania se stessa, la lotta tra tensioni contrarie che prima di risolversi nel furor, si bloccano in una momentanea inibizione del volere: quando Medea oscilla tra la funzione di moglie e quella di madre. La protagonista è indotta, da un lato, a vendicarsi atrocemente del marito infedele colpendolo in ciò che ha di più caro: i figli. D’altro lato, come madre, è portata a salvare le proprie creature.

Si tratta però solo di una delle tre punte di diamante di questo stimolante programma, perché il #concerto per violino e orchestra a fiati, opera di Kurt Weill del 1924-25, è un capolavoro a sua volta, una composizione che forse più di ogni altra rappresenta lo spirito della Neue Sachlichkeit, quel movimento culturale che fiorì nella Germania a cavallo tra le due guerre, connotata da un’estetica dura, fredda, oggettiva, ma anche grottesca, raffinatamente critica verso il costume dell’epoca e sinceramente disillusa rispetto al tempo, memore degli orrori della Prima Guerra Mondiale, un trauma culturale inedito.

Come inedito fu il trauma culturale che provocò Shining, capolavoro di Stanley Kubrick, pietra miliare cinematografica che approdò sul grande schermo nel 1980. Tra le musiche scelte per la pellicola, la Musica per archi, percussione e celesta di Béla Bartók, le cui atmosfere ci proiettano immediatamente nei corridoi dell’Overlook Hotel, con in mente lo sguardo spaventato del piccolo Danny Torrance, figlio del protagonista del terrificante capolavoro di Kubrick.

Ad affrontare questo programma ricco di spunti sarà una coppia di artisti dal grande estro musicale: Maxime Pascal, bacchetta connotata da una “sensibilità matura, originale e intrigante, in grado di magnetizzare l'attenzione della sala”, come affermato dalla critica, e l’inimitabile Patricia Kopatchinskaja, violinista moldava classe 1977, che ha l’abitudine n di presentarsi sul palco a piedi nudi. Come ha dichiarato in un’intervista: “La prima volta accadde per caso ma mi sentii benissimo, percepii la forza dell’energia che si sprigionava in sala. Non sono una che riesce a rimanere ferma e imbalsamata quando suona. Solitamente i musicisti classici sono distanti e seriosi e credo sia un’attitudine strana perché la cosa importante in un #concerto è lo scambio con il pubblico.”

In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.

Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.

In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.

L’accesso al teatro è consentito solo con mascherina FFP2


Biglietti

Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).

Orari biglietteria: Martedì - Domenica, 10 - 19;

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org


Conferenza

Il #concerto di venerdì 8 aprile sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata.

L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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