Cookie Consent by Free Privacy Policy website Ivo Nilsson/Antonio Caggiano Ryoanji Fuori/Dentro
aprile 26, 2022 - tenuta dello scompiglio

Ivo Nilsson/Antonio Caggiano Ryoanji Fuori/Dentro

John Cage                 
Child of Tree
Ryoanji

Ivo Nilsson
Sylfer

Maurizio Pisati
Shack

Ivo Nilsson                 
Endangered Species Trust  

Lucio Gregoretti  
Dei diversi versi

-
Ivo Nilsson  trombone

Antonio Caggiano  percussioni

 Nel 2012, l’Associazione Culturale Dello Scompiglio presentava John Cage: 4’33” Lezione sui funghi, un importante progetto dedicato al grande compositore statunitense nel doppio anniversario della nascita e della morte. In quell’occasione, fra le molteplici proposte che abbracciavano tutte le arti fu presentato Child of Tree, un brano di John Cage che ben rappresentava il forte interesse dell’autore per la natura e per le filosofie orientali.

Questo breve pezzo vuole essere l’anello di congiunzione fra quel progetto e il concerto Ryoanji. Fuori / Dentro, presentato negli spazi esterni e interni della #tenutadelloscompiglio, che vede impegnati il trombonista #ivonilsson e il percussionista #antoniocaggiano, in occasione del trentennale della morte e dei 110 anni della nascita del compositore statunitense. Il sottotitolo Fuori / Dentro vuole appunto favorire una riflessione sui punti di vicinanza e sulle differenze che vi sono fra le attività artistiche realizzate all’esterno e quelle che si svolgono in spazi chiusi.

Il concerto inizia all’aperto proprio con Child of Tree, dove John Cage utilizza per la prima volta un cactus come strumento musicale, insieme ad altri ‘oggetti-strumenti’, quali foglie, legni, bambù, pietre.

Segue il brano che dà il titolo all’appuntamento, Ryoanji, nella versione per trombone e percussioni, scritto sempre da Cage nel 1985 e ispirato al giardino dell’omonimo Tempio Buddista Zen a Kyoto.

Chiude la prima parte all’aperto Sylfer di #ivonilsson, brano per trombone e percussioni ispirato alla figura del Sylph o Sylphid, un essere immaginario, elementare che vive nell'aria, mortale ma privo di anima. L'esistenza di tali esseri invisibili fu postulata per la prima volta dal medico medievale Paracelso, che associò un essere diverso a ciascuno dei quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua.

Dopo questa prima parte all’aperto, il pubblico viene accompagnato nello SPE – Spazio Performatico ed Espositivo Dello Scompiglio, dove viene accolto dai suoni sintetici e moderni di Shack, brano di Maurizio Pisati che ci porta nel mondo rivoluzionario dei primi hacker. Come racconta lo scrittore Stephan Levi, “ciò che aveva a che fare con l’hacker era connesso con l’idea di innovazione, stile e virtuosismo tecnico”.

A seguire Endangered Species Trust, brano di Ivo Nilsson per trombone, percussioni e video, ispirato al meraviglioso e sorprendente canto, in questo caso preregistrato, delle scimmie gibboni, che costituisce il materiale di partenza per un concerto a tre con i glissandi del trombone, della sega musicale e del flexatone, in un gioco di richiami che crea una sinfonia di versi sempre diversi.

Dei diversi versi” è il brano di Lucio Gregoretti, per trombone, vibrafono e percussioni, che chiude il programma e che il compositore racconta in questo modo: “Il verso poetico è una delle più raffinate invenzioni dell’intelletto umano. I versi degli animali rappresentano invece quanto di più spontaneo e istintivo esista in natura. Se però pensiamo che ‘fare il verso’ significa imitare, copiare, scimmiottare, possiamo arrivare alla conclusione che i diversi versi (quello poetico e quello animale) non siano poi così diversi, ma che abbiano, anzi, qualcosa in comune. E quindi un vibrafono che passa dagli accenti di un esametro a quelli di un endecasillabo - per poi compiere il cammino a ritroso attraversando le diverse lunghezze intermedie - è accompagnato nel suo cammino da un trombone che si pone prima come una specie di Vox bovis di crumbiana memoria per poi evolversi e trasformarsi in una vera e propria ombra delle percussioni”.

Antonio Caggiano