Cookie Consent by Free Privacy Policy website CORRADO CAGLI Artista Copernicano
giugno 16, 2022 - Museo del Novecento

CORRADO CAGLI Artista Copernicano

Dal 17 giugno al 20 ottobre 2022 il #museonovecento ospita #corradocagli. Artista Copernicano, una #mostra a cura di #evafrancioli, #francescaneri e #stefaniarispoli. Con questo nuovo progetto espositivo, il #museonovecento prosegue la sua attività di valorizzazione degli artisti presenti all'interno delle collezioni civiche fiorentine. Un progetto scientifico avviato nel 2018 con la #mostra dedicata a Emilio Vedova e proseguito con monografiche dedicate, tra gli altri, a Mirko Basaldella, Mario Mafai, Arturo Martini, di cui un cospicuo numero di opere è presente all'interno della collezione permanente.

 La #mostra rende omaggio all'audace e continua sperimentazione artistico-teorica di #corradocagli (Ancona 1910 - Roma 1976), uno degli artisti più interessanti del Novecento italiano, a cavallo tra la prima e la seconda a metà del secolo. Pittore e disegnatore ma anche scenografo, scultore e creatore di arazzi, Cagli è presente nella collezione del #museonovecento con una serie di dipinti, alcune sculture e numerose grafiche, donati alla città di Firenze dall'artista e dai suoi eredi a qualche anno di distanza dall'alluvione del 1966, in risposta all'appello lanciato da Carlo Ludovico Ragghianti per sostenere la nascita di un #museo Internazionale di #arte Contemporanea che risarcisse la città della ferita inferta da quel tragico avvenimento.

 "La capacità di un #museo come il nostro risiede anche nella proposta dinamica di progetti inediti che spaziano dagli artisti del nostro tempo e arrivano fino agli autori presenti all'interno delle collezioni civiche, proseguendo così un percorso di valorizzazione scientifica del XX secolo" dichiara Sergio Risaliti, Direttore del #museonovecento. "Fin dal 2018 questo è stato un punto fondamentale della direzione artistica, che con le mostre di Emilio Vedova, Mario Mafai, Arturo Martini e Mirko Basaldella – che sono nate appunto dal 'prelievo' delle opere di questi maestri del Novecento dai depositi – ha saputo dare vita a una programmazione di ampio respiro. Oggi inauguriamo la #mostra di #corradocagli, con oltre trenta opere tra dipinti, grafiche e sculture che fanno parte di un lascito degli eredi dell'artista arrivato all'indomani dell'alluvione del 1966. A queste si aggiungono due opere presenti nella Collezione Alberto Della Ragione, oltre a un dipinto donato dall'artista stesso. La #mostra è curata da #evafrancioli, #francescaneri, #stefaniarispoli che hanno dedicato gli scorsi mesi ad approfondire questo patrimonio di opere aggiungendo un altro tassello importante al programma scientifico del #museo Novecento".

 Il percorso di #mostra presenta una selezione di opere che ripercorrono in senso cronologico alcuni snodi importanti della parabola creativa di #corradocagli, a partire dalla selezione di opere degli anni Trenta quando, parallelamente alle prove di pittura murale, Cagli rielaborò la lezione della Scuola romana e sperimentò le tecniche tradizionali del mosaico e dell'encausto. Seguono le opere della maturità, successive al suo esilio in Francia e poi negli Stati Uniti, dove a soli 28 anni fu costretto a trasferirsi a causa delle sue origini ebraiche e dell'inasprirsi delle politiche del Regime fascista. Questi lavori risentono dell'interesse verso le ricerche internazionali ed evidenziano come ancora negli anni Cinquanta e Sessanta l'artista non rinunciasse a perseguire una personale ricerca sulla tecnica oltre che sullo stile, tra astrazione e figurazione. Si prosegue quindi con i dipinti su carta, i cartoni per arazzi e la produzione grafica a cui l'artista si dedicò soprattutto sul finire della sua attività.

Cagli interpretava l'arte come una ricerca continua, come rivela la sua poliedrica attività, difficile da categorizzare e spesso oggetto di critiche e fraintendimenti, soprattutto negli anni del secondo dopoguerra, profondamente segnati da battaglie di carattere ideologico.

Il titolo della #mostra intende evidenziare proprio l'estrema versatilità dell'artista, richiamando una definizione coniata da Carlo Ludovico Ragghianti in occasione della grande antologica tenuta nel 1972 a Firenze in Palazzo Strozzi. Il critico definì infatti Cagli 'artista copernicano', volendo sottolineare l'impeto visionario e rivoluzionario che animò la sua produzione artistica e teorica.

 Si ringrazia l'Archivio #corradocagli per la preziosa collaborazione alla realizzazione di questa esposizione.