Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il silenzio vicino - Trittico di opere coreografiche sull’abitare
luglio 05, 2022 - Galleria Nazionale Marche

Il silenzio vicino - Trittico di opere coreografiche sull’abitare

Virgilio Sieni torna a percorrere i TERRITORI DEL GESTO - tra i progetti speciali di partecipazione nati all’interno dell’Accademia sull’Arte del Gesto, da lui ideata nel 2007 –  e, per tre giorni di metà luglio, propone a #urbino un TRITTICO coreografico per abitare e conoscere il Palazzo Ducale, puntando l’attenzione su Piero della Francesca, tra i suoi più cari riferimenti della Storia dell’Arte Rinascimentale.

Il progetto di Virgilio Sieni si articola dal 15 al 17 luglio 2022, negli spazi del Palazzo Ducale di #urbino ed è condiviso in uno spirito di ricerca e approfondimento da GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE / AMAT /  CENTRO NAZIONALE DI PRODUZIONE DELLA #danza “VIRGILIO SIENI” / COMPAGNIA #virgiliosieni / ACCADEMIA SULL’ARTE DEL GESTO

PALAZZO DUCALE DI #urbino | 15, 16, 17 luglio 2022

IL SILENZIO VICINO

TRITTICO DI OPERE COREOGRAFICHE SULL’ABITARE

all’interno del progetto TERRITORI DEL GESTO 2022 ideato da VIRGILIO SIENI

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DUETS  - 15 luglio

IL SILENZIO VICINO – 16 luglio

FLAGELLAZIONE | LEZIONE SUL GESTO – 17 luglio

CORTILE d’ONORE, BIBLIOTECA, SALA DEL TRONO/ARAZZI, SALA DEGLI ANGELI e CORRIDOI

del Palazzo Ducale di Urbino

Ideazione, coreografia, spazio - Virgilio Sieni

assistenza alla coreografia e cura - Delfina Stella

interpreti - danzatori e performer della Compagnia #virgiliosieni

e danzatori, cittadine e cittadini di Urbino

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Il silenzio vicino è il progetto ideato da #virgiliosieni per gli spazi della Galleria Nazionale delle Marche / Palazzo Ducale, nell’ambito di Territori del Gesto che già da alcuni anni percorre in forma di ricerca diffusa tra luoghi d’arte, città e borghi italiani con il coinvolgimento di intere comunità sui temi dell’individuo e della moltitudine poetica, politica, archeologica. A #urbino, nello specifico, la ricerca si concentra sulla questione dell’ascolto e dell’aura: porsi in ascolto dei luoghi e delle opere per restituire una geografia di gesti, partendo dagli spazi sotterranei del Palazzo Ducale; allo stesso tempo sentirsi toccati dall’aura che ancora emana il luogo per essere restituita attraverso tre #coreografie sul senso dello spazio e il suo farsi silenzioso e amico.

Per una settimana il Palazzo sarà abitato e frequentato da verifiche, prove, studi sul corpo e da camminamenti allo scopo di scoprire insieme gli spazi che, dalle aperture esterne sulla città porteranno fino ai sotterranei o ai piani alti.

“Fondamentale sarà la riflessione sulla costruzione umanistica del Palazzo Ducale che traspare evidente dal succedersi di eventi architettonici e simbolici – spiega #virgiliosieni, nelle note al progetto dedicato al Palazzo Ducale di #urbino - come un corpo umano in ascolto, il Palazzo ha la capacità di risuonare e dialogare con un tessuto cittadino più ampio per espandersi alla campagna, come ci ha indicato mirabilmente Giancarlo De Carlo nei suoi studi urbanistici. La luce che modella e accarezza gli spazi aperti è come un messaggero che filtra nei corridoi e nelle stanze facendo apparire sempre nuovi volumi. I sotterranei respirano il senso del suolo e delle materie primarie, l’acqua in primis, scatenando un processo naturale che serve alla postura “olistica” dell’edificio “.

Dal 15 al 17 luglio, un fine settimana scandito da tre diversi appuntamenti che andranno a formare il Trittico di opere coreografiche realizzato in sinergia produttiva da Galleria Nazionale delle Marche / AMAT /  Centro Nazionale di Produzione della #danza “Virgilio Sieni” / Compagnia #virgiliosieni / Accademia sull’Arte del Gesto:

15 luglio - Duets - coreografia creata sulla vicinanza tra due danzatori, troverà le sale ai piani alti dell’edificio come “casa”: luogo di apertura per far si che il gesto possa empaticamente patire la luce e i cominciamenti architettonici che introducono al Palazzo.

16 luglio - Il silenzio vicino - evento partecipato da danzatori, artisti e cittadini del territorio, declinerà dal Cortile d’Onore fino alle stanze sotterranee distribuendo, in tre ampi spazi, le forme dell’incontro secondo una gestualità mutuata dalla lettura di alcune opere ospitate nella Galleria.

Per una settimana le prove abiteranno questi luoghi per farli tornare un’officina laboriosa e poetica.

Il terzo giorno - 17 luglio - nel Cortile d’Onore, si svolgerà la Lezione sul gesto: una lezione intesa come un momento aperto a tutti i cittadini per leggere attraverso alcuni semplici gesti condivisi il senso fisico e figurale della Flagellazione di Piero della Francesca.

Lo stesso giorno, nella Biblioteca al piano terra, sarà presentata la #performance Flagellazione, un modo di incarnare quelle figure secondo il dinamismo di un corpo che ricerca le sue prospettive e fughe.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

costo BIGLIETTI < 5 euro

AMAT infoLINE tel 071. 2072439 (lunedì < venerdì dalle 10 alle 16)

www.amatmarche.net

BOTTEGHINO TEATRO SANZIO tel. 0722. 2281

dal 13 al 16 luglio; orari 11< 13; 16.30< 18.30

BIGLIETTERIA presso Palazzo Ducale (da 1 ora prima dell’inizio degli spettacoli).

Nel dettaglio:

Venerdì 15 luglio, ore 20 | Sala degli Arazzi e corridoi del Palazzo Ducale di Urbino

DUETS

coreografia e spazio VIRGILIO SIENI

danza e cura del gesto JARI BOLDRINI E MAURIZIO GIUNTI

violoncello NAOMI BERRILL; musica Johann Sebastian Bach, Suite n°2 e Suite n°3 per violoncello

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I duetti sono pensati e costruiti per abitare il corpo e creare uno spazio tattile tutt’intorno che li possa accogliere. Un lavoro site-specific che esplora la vicinanza quale forma sublime dell’ascolto rivolgendosi al senso dell’“abitare i luoghi”. La Sala degli Arazzi e i corridoi che da lì si diramano saranno utilizzati per articolare il discorso architettonico, secondo i modi umanistici della frequentazione.

Il sentire del gesto diviene la poetica dello spazio.

I due danzatori sono contagiati dall’interno, investiti dalla contemplazione rivolta al gesto simile, adiacente, simmetrico. Una #danza che traccia l’aria e va componendo una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile riconoscendolo diverso e amico. Pescano dal fondo del gesto per inscrivere forme d’intesa e di empatia che si aprono a una disposizione musicale. Le danze segnano lo spazio della materia inebriante che parla con il corpo. Il mondo quotidiano qui prende il largo e si separa dal gesto enigmatico che esplode tra il dionisiaco e l’apollineo. Ancora una volta la #danza si presta a laboratorio della vita, affronta azioni disperate, titaniche, si pone sulla soglia con atteggiamento vigile, mantico, divinatorio. Ma è essa stessa scienza dello stare, specchio di risonanze e richiami cognitivi.

Sabato 16 luglio, ore h 20  - dal Cortile d’Onore fino alle stanze sotterranee del Palazzo Ducale di Urbino

IL SILENZIO VICINO | TRITTICO

performance site-specific in prima assoluta ispirata alla fluidità sotterranea del Palazzo Ducale

coreografia e spazio VIRGILIO SIENI

interpreti: CITTADINE E CITTADINI DEL TERRITORIO

danzatrici: DELFINA STELLA, MARIA VITTORIA FELTRE, MICHELA PEGORARO

musica originale eseguita, dal vivo, al contrabbasso da DANIELE ROCCATO

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Un gruppo di cittadine, cittadini e danzatrici interpretano i volti e le posture restituiteci dalle opere dei grandi maestri - Piero della Francesca, Raffaello Sanzio, Giovanni Santi, Federico Barocci, Tiziano Vecellio - ospitate nelle sale del Palazzo Ducale. Nei tre spazi dedicati all’azione coreografica si svolgerà un travaso di gesti e danze sottili. Questi luoghi, una volta attraversati dal lavorio incessante che, come una macchina, alimentava tutto il Palazzo, accoglieranno il trittico coreografico Il silenzio vicino, rito dedicato alla luce e ai gesti di vicinanza e di accoglienza.  Secondo una giustizia del gesto, le #coreografie elaboreranno i modi gentili rivolti all’altro e alle cose richiamando il senso poetico e umanistico del Palazzo.

Domenica 17 luglio, ore 11 – Biblioteca del Palazzo Ducale di Urbino

FLAGELLAZIONE

Assolo | ispirato alla Flagellazione di Piero della Francesca

di e con Virgilio Sieni

musiche eseguite, dal vivo, al contrabbasso da DANIELE ROCCATO

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L’assolo si origina e si sviluppa attraverso i gesti raffigurati nell’opera di Piero. Il corpo del danzatore “gioca” sulla soglia delle cose passate e di ciò che verrà: in questo senso la #danza attraversa le nostre forme per restituirle nel vivente secondo una costruzione del movimento “sottile” dove ogni frammento dinamico si riconosce nell’universo di emozioni che di volta in volta fa muovere il corpo.

Il progetto Corpi/ La Flagellazione di #virgiliosieni parte da molto lontano. Infatti, è del 1986, la creazione Fratello Maggiore, un ciclo di 32 frammenti coreografici ispirati alle Sacre Scritture e disposti sopra un pavimento che riproduce quello della Flagellazione di #urbino. L’amore per Piero della Francesca e lo studio della prospettiva restituisce un lavoro sulla lontananza e la vicinanza: così il gruppo in primo piano riporta il parlare sottovoce e tenue dei tre personaggi mentre, sullo sfondo ma sotto il loggiato, come se appartenesse ad un mondo immutabile e sempre presente, il Cristo flagellato. Il Cristo e la figura centrale del trio sulla destra assumono, risuonando tra loro, la centralità di ciascun gruppo; a ben vedere i dettagli del contesto fanno emergere sprofondamenti poetici e pittorici inaspettati: il piano orizzontale che accoglie il gioco delle mani dei tre davanti, come fosse un linguaggio misterioso ma altrettanto reale e la postura del Cristo che nel volto ricorda il Cristo bovino – così lo descrive Roberto Longhi- della Resurrezione di Sansepolcro. Quello che più impressiona è che anche questo corpo veste la trasparenza, sembra non subire le fustigazioni, ma diviene pura acqua dove la luce riflette tutto il flagello dell’umanità: come dire che “non tutto è perduto”. Si potrebbe dire che il corpo sopravvive e vive finché c’è gesto e che, posto sulla soglia di una consapevolezza dettagliata del movimento, quel gesto tratto dalla pittura di Piero, mantiene in sé incoativamente tutte le forme sorgive della #danza; il danzatore, così come il cittadino che si riappropria del gesto, cerca di liberarle senza svelare del tutto ciò che il racconto del corpo trattiene.

a seguire, nel Cortile d’onore

LEZIONE SUL GESTO ispirata all’opera di Piero della Francesca

con #virgiliosieni; musica Daniele Roccato

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una lezione pratica condotta da #virgiliosieni, aperta al pubblico ma anche a danzatori o performer di qualsiasi età. Non richiede nessuna preparazione alla #danza. Partendo da alcuni gesti e figure presenti nelle opere di Piero della Francesca al Palazzo Ducale di #urbino, la lezione cerca di approfondire il senso di origine del gesto attraverso un percorso di ascolto e attenzione alle declinazioni dello sguardo e della gravità: “cercheremo di apprendere come ogni parte del corpo dialoga con l’altra restituendo un vocabolario inaspettato che appartiene a ciascuno di noi” (Virgilio Sieni).

TERRITORI DEL GESTO

E’ un progetto speciale a carattere nazionale - ideato da #virgiliosieni con il CENTRO NAZIONALE DI PRODUZIONE DELLA #danza - che propone e sviluppa una riflessione sulla relazione tra città e borghi, corpo e #arte, articolando un ciclo di esperienze i cui destinatari sono i cittadini che, con la loro partecipazione, costituiranno lo spazio d’ascolto necessario per ogni tappa del percorso. La partecipazione dei cittadini e la condivisione con le istituzioni sul senso che oggi possiamo dare alla rigenerazione e riqualificazione dei luoghi e al patrimonio culturale quale processo necessario alla crescita della comunità. La consapevolezza rivolta al gesto ci guida in un percorso ampio che intende mettere in relazione e far dialogare ambiti apparentemente distanti tra loro: l’ambiente, la questione sociale dei territori, la frequentazione dei beni culturali, le discipline del corpo e la cura dei luoghi, l’arte e il senso di appartenenza.  

Il progetto si articola per fasi con indagini sul territorio, ricerche di spazi inediti, creazione di relazioni tra cittadini, studiosi e luoghi che vedrà una serie di connessione di azioni diffuse nel territorio nazionale, rivolte e fondate sul concetto di cura e rigenerazione dell’ambiente attraverso la pratica artistica. Ogni azione è pensata per creare un sistema di relazioni e risonanze tra luoghi darte e cura del corpo, il senso della polis e la democrazia del corpo, dettagli del paesaggio e frequentazione rinnovata dei luoghi.

VIRGILIO SIENI, danzatore e coreografo si forma in discipline artistiche e architettura dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della #danza. Nel 1983, dopo anni di studio sul senso dell’improvvisazione tra Amsterdam, Tokyo e New York, fonda la compagnia Parco Butterfly e, nel 1992, la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena internazionale. Dal 2003 dirige a Firenze – CanGo (Cantieri Goldonetta) – oggi Centro Nazionale di produzione della #danza, nato per sviluppare ospitalità, residenze, spettacoli e progetti di trasmissione fondati sulla natura dei territori. Nel 2007 fonda l’Accademia sull’Arte del Gesto, contesto innovativo di formazione rivolto a persone di qualsiasi età, provenienza e abilità, professionisti e cittadini per creare e approfondire percorsi sull’idea di comunità del gesto, democrazia del corpo e sensibilità dei luoghi. Dal 2013 al 2016 è direttore della Biennale di Venezia-Settore #danza attuando un piano quadriennale sul concetto di abitare il mondo, polis e democrazia, concependo la città attraverso la sua metafisica. Nel 2013 è nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres dal Ministro della #cultura francese. Nel 2015 sviluppa Atlante del Gesto presso la Fondazione Prada di Milano a cui segue il progetto Thauma | Atlante del Gesto per la città di Matera, Capitale Europea della #cultura 2019 con diversi progetti satellite tra Palermo, L’Aquila, Torino, Marsiglia. Nel 2018 nasce anche la Scuola sul Gesto e il Paesaggio che sviluppa percorsi di formazione sulle tematiche intorno alla relazione tra uomo e natura, sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto, a partire dal concetto di trasmissione e tattilità e dai temi della risonanza, della gravità e dell’illimitatezza del gesto. Lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali. Nella sua biografia artistica, molti i premi e riconoscimenti tra cui numerosi Premi Ubu, il premio Danza&danza”, il premio Lo straniero. Del 2018 è lo spettacolo Nudità, frutto del dialogo in scena con il maestro puparo Mimmo Cuticchio (ripreso in questa ultima parte di stagione e iniziato nel 2016 con Atlante. L’umano nel gesto, a Palermo), un lavoro unico nel suo genere, in cui < le storie narrate cercano, nei meandri dell’incontro tra i due uomini, il gioco della trasmissione che “sbriciola” la loro maestria > [www.virgiliosieni.it]

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