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agosto 16, 2022 - operalaboratori

Balagàn Cafè con la musica di Dimitri Grechi Espinoza e della Tingo Band

Estate 2022 Toscana: Crocevia di culture

Ottavo appuntamento nel giardino della Sinagoga di #firenze. #musica, eventi culturali, #drink, degustazioni e visite guidate ogni giovedì fino al 1° settembre

Prosegue anche nella settimana di Ferragosto, il prossimo giovedì 18 agosto, la decima edizione del Balagàn Café nel giardino della Sinagoga (ingresso libero da via Farini, 6 a partire dalle ore 19).

La speciale kermesse culturale estiva, organizzata dalla Comunità Ebraica di #firenze e dal Comitato Rete Toscana ebraica in collaborazione con il Museo ebraico di Firenze, con il sostegno della Regione Toscana. Il Balagan per dieci giovedì dallo scorso 30 giugno e fino al 1° settembre ha animato le serate d’estate fiorentine.

L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando artistico e culturale. L’edizione del Balagan di quest’anno dal titolo “Toscana: Crocevia di culture” guarderà all’Europa, tristemente martoriata dalla guerra e al ruolo che i nostri territori hanno oggi e hanno avuto nella storia nel viaggio delle persone, delle culture, della storia. Il progetto, inserito nell'Estate Fiorentina del Comune di Firenze, è stato cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Giovedì 18 agosto avranno luogo le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico, al costo di 10 eurosu due turni: alle ore 19,30 e alle 20,30, tenute da operatori dedicati; per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 055290383.

Questa ottava serata del #balagancafe2022, dedicato ai luoghi crocevia di culture, nasce in collaborazione con il festival “Mixitè” ideato da Toscana Produzione #musica, che porta alcuni dei musicisti più sensibili della scena nazionale e internazionale a far emergere i suoni peculiari dei luoghi coinvolti attraverso esecuzioni che ne rispettino e valorizzino la storia e le culture di riferimento. Ovvia quindi la scelta di incontrarsi con il Balagan Café e il giardino della splendida Sinagoga di #firenze: a esibirsi per il concerto delle 21:30 sarà il sassofonista #dimitrigrechiespinoza.

La serata come al solito si articola in vari momenti:

Alle ore 19,30 l’aperitivo musicale, il “Muzika Shelanu” (la nostra musica) con la Tingo Band Facebook: @TingoBandFirenze), il progetto nato nel 2016 da giovani musicisti della comunità ebraica fiorentina, #lorenzobianchijacoponocchi e #camillolevi, con l’aggiunta del tastierista #andreadiprimio, ha già una vasta esperienza di concerti su palchi importanti, in locali ma anche per strada come veri e prorpi buskers, mescolando in maniera molto creativa brani originali, pop dagli anni ’60 fino a oggi, e #musica della tradizione ebraica. Ogni loro esibizione è carica di energia, entusiasmo e divertimento.

Alle ore 20,30 avrà luogo l’incontro che vedrà la presentazione del libro All’arco di Tito, edito da Belforte, che racconta il nostro paese visto con gli occhi di chi viene da Israele.

Alle ore 21,30 il concerto di #dimitrigrechiespinoza in collaborazione con il progetto Mixitè, la rassegna fiorentina che ha portato il sassofonista, nato a #mosca, prima nella chiesa ucraina, poi in quella russa ortodossa e infine nella sinagoga. Dimitri Grechi Espinoza, autore della fusione tra lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e la ricerca sul suono, si esibirà nel giardino della Sinagoga con l’obiettivo di riscoprire lo spazio sonoro dei luoghi sacri.

Il musicista, russo d’origine ma toscano d’adozione (ha vissuto a #mosca fino ai 5 anni prima di trasferirsi a #livorno con la madre) della #cultura d’origine si porta dietro un modo di pensare che guarda più all’Oriente che all’Occidente con alla base una forte spiritualità. Il concerto alla sinagoga richiama la città di adozione di Grechi Espinoza: #livorno dove c’è una forte comunità e tradizione ebraica e dove si trasferì ancora bambino, con la propria madre in fuga per amore.

Lapericena a cura di #jeanmichelcarasso e #michelehagen sarà, come sempre, un’esperienza di gusto e #cultura ispirata alle ricette del mondo ebraico. Si potranno degustare: pasta con le melanzane, polpettine di zucchine e hummus. Furono gli ebrei i primi a cogliere la bontà delle melanzane e a portarle in Italia dopo essere stati cacciati dalla Sicilia spagnola durante l’Inquisizione, tanto disprezzate dal resto della popolazione quanto destinata a diventare l’ingrediente principe della cucina italiana. Le avevano adottate dalla cucina arabo-siciliana mentre i cristiani non le consumavano, per paura del colore nero. In Italia, sul continente, cominceranno ad essere consumate da tutti abbastanza tardi, e l’Artusi stesso le loda, pur scrivendo che sono “cibo da ebrei. A seguire delle saporitissime polpettine di zucchine accompagnate con l’immancabile Hummus: una crema di ceci cotti e pasta di sesamo (tahina) nata anch’essa in #egitto secoli fa e adottata poi da tutto il Medio Oriente ottomano poi da Israele. Come sempre le bevande e gli aperitivi sono a cura del Balagan Bistrot Café. 

Per l’apericena i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione su https://www.jewishflorence.it/mostre-ed-eventi/ (offerta di partecipazione consigliata 10 euro).

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