Cookie Consent by Free Privacy Policy website Giovanna Fanni - The Writist - A cura di Nicole Mathysen-Gerst
settembre 09, 2022 - Galleria Valentina Bonomo

Giovanna Fanni - The Writist - A cura di Nicole Mathysen-Gerst

30 settembre - 15 ottobre 2022 
Via del portico d’Ottavia 13, Roma 
a sostegno dell’Associazione Bambino Gesù 


La #galleriavalentinabonomo è lieta di annunciare l’inaugurazione della #mostra “The writist” di #giovannafanni a cura di #nicolemathysengerst venerdì 30 settembre 2022 al portico d’Ottavia dalle ore 15 alle ore 19. 

La #mostra è organizzata in sostegno dell'Associazione Bambino Gesù, che dal 2003 si occupa di realizzare progetti sociali e di assistenza alle famiglie dei bambini ricoverati presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (https://associazionebambinogesu.it/). 

Le opere di #giovannafanni (Milano, 1960) uniscono la parola e l’immagine formando dei calligrammi perennemente in bilico tra la forza della dimensione plastica che tende a prevalere sulla parola e l’esigenza di trasmettere un messaggio che è soprattutto scritto. 

L'intento dell'artista è, quindi, quello di integrare il testo al #disegno, evitando che l'uno prevalga sull’altro. Il punto di partenza è sempre la forma che, durante il processo di realizzazione grafica, viene delineata per consentire al testo di inserirsi nel #disegno intersecandosi in maniera armoniosa. #giovannafanni non 
inventa mai le frasi da utilizzare, bensì le sceglie in maniera visivamente logica estrapolandole da motti, filastrocche, citazioni, testi antichi, popolari, letterari, storici o di attualità. 

La formazione di architetto di #giovannafanni incide sulla realizzazione del #disegno, che ha bisogno di una sua progettazione, che tenga in equilibrio la composizione, l’armonia, il rapporto pieno/vuoto e, primo fra tutti, la costruzione di un percorso di lettura. 

Lo spettatore deve principalmente attingere alle sue conoscenze e alle sue esperienze per stabilire se leggere prima il testo e poi "scoprire" il #disegno o viceversa; in ogni caso il suo compito è sempre assemblare e interpretare testo e #disegno in un’unica rappresentazione. 

VIA DEL PORTICO D’OTTAVIA 13 ROMA
WWW.GALLERIABONOMO.COM
GALLERIA VALENTINABONOMO

BIOGRAFIA 
Giovanna Fanni nasce a Milano nel 1960. Qui si laurea in architettura al Politecnico di Milano con Sergio Coradeschi ed Alessandro Pittaluga con una tesi sulle utopie urbane e conclude il Biennio di Visual Design alla Scuola Politecnica di Design dove ha come insegnante Bruno Munari. Esercita la libera professione occupandosi di urbanistica e progettazione. Dal 2003 al 2014 è tutor e assistente di Alessandro Pittaluga e docente a contratto presso il Laboratorio di Rappresentazione al Politecnico di Milano, riservando una particolare attenzione all’opera di Le Corbusier. Si avvicina nel 2000 all’Associazione Calligrafica Italiana seguendo corsi di calligrafia e si specializza nei caratteri Onciale, con Ivana Tubaro, e Fraktur, con il calligrafo Luca Barcellona. Comincia a realizzare i suoi lavori su carta utilizzando inchiostri prevalentemente giapponesi come il Pilot Iroshizuku, e carta Arches, Hahnemühle, Saunders, Fabriano. Dalla sua passione coltivata sin dell’infanzia per il materiale di cartoleria deriva la predilezione per i pennini e la loro scelta meticolosa, fra questi Speedball, Mitchell, Nikko G e i Mapping Pen utilizzati nella cartografia. Veri e propri mantra quotidiani in cui parola e immagine si integrano senza fondersi, sulle carte di #giovannafanni convergono la sua affinità con l’enigmistica, la classificazione e la catalogazione da una parte, con gli artisti e scrittori a lei da sempre vicini dall’altra. Questi sono Toti Scialoja, Italo Calvino e Gianni Rodari per quanto concerne le scelte testuali, Dino Buzzati, Giovanni Segantini, Saul Steinberg e Tullio Pericoli per ciò che attiene al segno grafico e all’immagine. #giovannafanni non inventa mai le frasi da utilizzare bensì le sceglie in maniera visivamente logica  estrapolandole da motti, filastrocche, citazioni, testi antichi, popolari, letterari, storici o di attualità. Punto di riferimento principale per lei è su tutti il prezioso manoscritto del 1562 “Mira Calligraphiae Monumenta” di Georg Bocskay, calligrafo e segretario di Ferdinando I d’Asburgo. Il volume, oggi conservato al J. Paul Getty Museum di Los Angeles, fu la summa di tutti i modelli calligrafici e della compenetrazione fra calligrafia e illustrazione botanica. Gli inchiostri su carta di 
Fanni si suddividono in categorie: le piazze, come “Place des Vosges” da “L’Eté” di Albert Camus” o Piazza del Campidoglio con l’incipit del sonetto di Michelangelo a Vittoria Colonna “Non ha l’ottimo artista alcun concetto (...).” Quindi le utopie, con la descrizione de “La città del sole” di Tommaso Campanella, la città fortificata, Palmanova, con il testo in cui Nicolò Provaglio sfida a duello il Governatore Francesco Orsini a Palmanova il 5/10/1626 e Bourtange, con il motto sallustiano delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi. Altre categorie importanti sono l’amata montagna con le camminate solitarie, con i riferimenti all’Engadina di Giovanni Segantini e alle Dolomiti di Dino Buzzati, e il labirinto, primo fra tutti quello dell’omonima poesia del Premio Nobel Wisława Szymborska.