Ken Scott, il "giardiniere della moda", è stato un personaggio eclettico, un creativo a tutto tondo, pittore scoperto da Peggy Guggenheim, creatore di tessuti, designer, ha portato nel mondo della moda la sua passione per l'arte, per i fiori, per il colore. Nato a Fort Wayne, in Indiana – Usa - nel 1918, manifesta fin da giovanissimo una forte passione per la pittura, che lo porta a studiare a New York. Spirito libero e curioso, dal 1946 si trasferisce in Europa: prima a Parigi e in Costa Azzurra - dove conduce una vita bohèmienne - per poi approdare in modo definitivo a Milano nel 1955. È proprio nella Milano del boom economico che #kenscott fonda il marchio Falconetto e rivoluziona il mondo dei tessuti e l'uso delle stampe. All'inizio degli anni Sessanta i suoi motivi a fiori grandi, ripetuti e dai colori accesi, con girasoli, peonie, rose, papaveri e ogni tipo di fantasia floreale, trasformano il gusto dell'epoca e lo rendono celebre in tutto il mondo. L'arte di #kenscott invade anche il mondo del design: mobili, piatti, lenzuola e altri complementi di arredo portano la usa firma. Lo stile di #kenscott è libero ed eclettico e la sua mente vulcanica gli permette di essere un precursore nel campo del design e della moda. Le sue sfilate sono veri e propri show, la sua moda sboccia come un fiore e si colora di raffinata allegria, caratteristiche che renderanno indimenticabile ogni sua creazione. Recentemente l'archivio #kenscott, ora custodito presso Mantero Seta, è stato riportato sotto i riflettori attraverso la collaborazione con Gucci per la collezione Epilogue di Alessandro Michele. La collezione prende forma nelle silhouette degli anni '70, con colori vivaci, stampe oversize ispirate al mondo vegetale e righe arcobaleno che attingono all'archivio di #kenscott. Nel volume Clara Tosi Pamphili conversa con Alessandro Michele in una bellissima intervista. Realizzato in collaborazione con la Fondazione #kenscott, questo #libro è la prima monografia esaustiva sull'attività di #kenscott e presenta oltre 600 immagini di materiali provenienti dal suo archivio, gli scatti di Guido Taroni e le foto di grandi fotografi internazionali; i testi raccontano l'uomo e il designer attraverso le parole di autori che l'hanno frequentato e conosciuto e di autorevoli firme contemporanee della moda (Shahidha Bari, Federico Chiara, Pierre Léonforte, Renata Molho, Peter Smithers, Isa Tutino Vercelloni, Velascwo Vitali). La Fondazione Ken Scott è stata creata nel 1988 da #kenscott stesso per preservare, promuovere e tramandare il suo lavoro e la sua eredità culturale. |
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