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dicembre 09, 2022 - Museo del Novecento

paul klee genio e regolatezza di Gregorio Botta

Lo chiamavano il Mago del Bauhaus, Buddha o addirittura il Buon Dio. Chi era davvero Paul Klee e perché diceva di essere inafferrabile? A indagarne il mistero è lo sguardo di un artista che ne osserva la vita leggendo le sue opere. Martedì 13 dicembre, alle ore 18:00, il #museonovecento presenta l’ultimo romanzo di Gregorio Botta, Paul Klee. Genio e regolatezza, edito da Laterza (2022).        
L’incontro si svolgerà alla presenza dell’autore con interventi di: Alessia Bettini, vicesindaca e assessora alla cultura del Comune di Firenze; Sergio Risaliti, direttore del #museonovecento; Adriano Sofri, scrittore, opinionista e attivista.

Paul Klee è uno degli artisti più importanti del Novecento e sicuramente uno dei più amati: la sua pittura raggiunge tutti, incanta i bambini come i filosofi che ne hanno molto scritto. Ha dipinto diecimila opere, sperimentando, creando nuove tecniche, usando linguaggi diversi, reinventandosi sempre: è stato astratto e figurativo, lo hanno chiamato post-cubista, surrealista, espressionista, ma nessuna definizione riesce a racchiuderlo. Diceva di essere ‘inafferrabile’. E in qualche modo è così. Chi era davvero Paul Klee? Questo #libro indaga il mistero di un genio dotato di molti doni: poteva essere un poeta o un musicista, ma è con la pittura che ha cambiato la storia dell’arte. Dominato da una potente ispirazione e da un’inesauribile furia creatrice, che ha saputo regolare ed educare con la più metodica delle vite: un caso molto raro tra i suoi colleghi artisti. Attraverso i suoi Diari e i densi scritti teorici che ha lasciato, #gregoriobotta ricostruisce e intreccia la formazione di un uomo e la nascita di un’estetica che ha segnato il secolo.