È stato cancellato tutto il possibile, forse, ma avendo trasformato la Cancellatura in un "mattoncino" nero da costruzione non resta che costruire.Emilio IsgròNel mondo classico alle mappe, oltre a quelle descrittive, venivano attribuite
funzioni di conoscenza e di memoria, erano mappe nate per celebrare
ideologie, sintesi insieme di esperienze e di visioni del mondo.
Una valenza simbolica ripresa dalla
cartografia artistica del Novecento e dell'età contemporanea: geografie reali piegate alle ragioni della poetica o derivate da bisogni d'espressione radicati in mitologie e mondi privati.
Opere che raccontano
mondi reali e fantastici, mappe nate nella scena artistica delle avanguardie novecentesche come luoghi di volontari spaesamenti o, nella precarietà di vicende esistenziali fragili, come ricerca necessaria di ordine, di identità faticosamente costruite.
Lungo rotte balcaniche e acque danubiane, le cartografie identitarie di
Joskin Siljan e di
Johann Garber;
Emilio Isgrò con le sue mappe aperte a nuove prospettive da magistrali "cancellature", che esaltano parole destinate a restare, indelebili nella memoria.
Maria Lai, autrice di una cartografia labirintica derivata da riti e leggende dell'antica terra sarda; la magia del Surrealismo nella tela di
Yves Tanguy, dove si rincorrono universi onirici.
L'Arte inquieta. L'urgenza della creazione - Venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 marzo apertura straordinaria fino alle ore 21!
- Abbiamo aggiunto due nuove visite guidate: venerdì 10 marzo e sabato 11 marzo ore 18.30. pe prenotazioni: 0522 444446 – didattica@palazzomagnani.it
- E dopo la visita vi aspettiamo al Ristorante a Palazzo per un aperitivo "speciale" valido solo per chi esibisce il biglietto della mostra