Cookie Consent by Free Privacy Policy website Una settimana con i Fratelli Jussen
marzo 06, 2023 - Orchestra sinfonica di Milano

Una settimana con i Fratelli Jussen

Lucas & Arthur Jussen sono gli Artisti in Residenza dell’Orchestra Sinfonica di Milano per la Stagione 2022/2023. Due fratelli pianisti dalla proverbiale intesa reciproca, che a ogni interpretazione mostrano una freschezza di spirito e un’intensità interpretativa inebriante, due fratelli geniali che hanno letteralmente “incantato” il pubblico milanese nelle loro esecuzioni con l’Orchestra Sinfonica di Milano. Gioia ed esuberanza giovanile disciplinate, sempre, da una rigorosissima tecnica e da una concentrazione intensa, oltre all’indescrivibile intesa musicale che vige tra i due: “Le nostre case distano solo 20 metri, e non c’è sera che non ci riuniamo al piano di uno o dell’altro”. Un legame quasi simbiotico che emerge dalla coesione sonora che riescono a costruire. 

Dei due pianisti, che saranno protagonisti assoluti della terza settimana di marzo all’Auditorium di Milano, in un’intervista Neville Marriner ha dichiarato: “Non si tratta solo di due bravi pianisti che suonano insieme. Percepiscono la più piccola e individuale interpretazione l’uno dell’altro.” Lucas e Arthur Jussen sono simbiotici, e la loro intesa musicale è palpabile dalla platea. Dal palco dell’Auditorium di Milano, che calcheranno giovedì 16 (ore 20.30), venerdì 17 (ore 20) e domenica 19 marzo (ore 16) interpretando Anka Kuşu  (La Fenice), il #concerto per pianoforte a 4 mani e orchestra di Fazil Say, diretti per l’occasione da Vincenzo Milletarì, che si cimenterà anche nell’interpretazione della Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 Dal Nuovo Mondo di Antonìn Dvořák, e dal palco del piccolo Teatro Gerolamo, domenica 19 marzo alle 11, con l’appuntamento della Stagione da Camera dell’Orchestra, intitolato “Andante e Variazioni”:  in programma la Sonata per due pianoforti in Re Maggiore K 448 di Mozart e l’Andante e Allegro Brillante per pianoforte a 4 mani op. 92 di Felix Mendelssohn, oltre all’Andante e Variazioni op.46 di Robert Schumann, un’interessantissima composizione per due pianoforti, corno e due violoncelli. Completa il programma il Trio per pianoforte in Mi bemolle maggiore op. 148 D 897 Notturno. Al corno Sandro Ceccarelli, ai violoncelli Tobia Scarpolini e Francesco Ramolini, al violino Luca Santaniello, ai pianoforti, naturalmente, Lucas e Arthur Jussen.

Così, nella settimana in cui l’inverno cede il passo alla primavera, i fratelli Jussen celebrano e proseguono la loro Residenza con l’Orchestra Sinfonica di Milano, Residenza concretizzatasi per la prima volta nell’ambito del #concerto Inaugurale di questa Stagione, al Teatro alla Scala, con l'esecuzione del #concerto per due pianoforti e orchestra in mi maggiore di Mendelssohn.

Fazil Say ha scritto Anka Kuşu (la Fenice) per Lucas e Arthur Jussen nel 2020-2021 su commissione della Filarmonica di Monaco, la Amsterdam Sinfonietta, Mozarteum Orchester Salzburg e della Boston Symphony Orchestra, con il sostegno del New Works Fund istituito dal Massachusetts Cultural Council, un'agenzia statale. Quella del 16 marzo sarà la prima esecuzione italiana. Un brano trascinante scritto per pianoforte a 4 mani e orchestra, una travolgente pagina dai ritmi contrastanti e dalle tinte forti.

Un programma sinfonico arricchito dalla Sinfonia “Dal nuovo mondo”, lavoro sinfonico che Antonin Dvořàk compone nel periodo in cui soggiorna negli Stati Uniti. Chiamato nel 1891 da Jeannette Thurber alla guida del Conservatorio di New York, il compositore boemo si trasferirà nel 1892 negli Stati Uniti, e, fin dal suo arrivo nel Nuovo Mondo, si interessa molto ai canti della cultura nera e alle tradizioni popolari dei pellerossa, dedicandosi con attenzione alle musiche e alle cerimonie delle culture tradizionali e trascrivendone le melodie. La Sinfonia in mi minore, nata in quel periodo, fu largamente ispirata dalle musiche tradizionali americane, ascrivibili alla cultura degli indiani d’America e dei neri, un capolavoro orchestrale in cui gli spunti tratti dai temi tratti dal canto popolare americano sono sempre fortemente mediati attraverso la sensibilità europea.

Domenica 19 marzo alle ore 11, invece, i Fratelli Jussen, attorniati dai Solisti dell’Orchestra Sinfonica di Milano, affronteranno una bellissima pagina cameristica firmata da Robert Schumann e datata 1843: l’Andante e Variazioni op.46, per due pianoforti, due violoncelli e corno, vero e proprio unicum per questo tipo di organico. Scritto subito dopo il Quintetto per pianoforte e il Quartetto per pianoforte, segnato per l'insolita combinazione di due pianoforti, due violoncelli e un corno. Sebbene Schumann fosse deluso dal lavoro e lo ritirò dal suo catalogo, lo ripubblicò, omettendo due variazioni, in una forma a due pianoforti come Op. 46, su suggerimento di Mendelssohn. Fu senza dubbio Brahms a riconoscerne il valore della forma originale e la presentò per la prima volta con Clara Schumann nel 1868, ed è più spesso eseguita in questo modo.

Completano il programma la Sonata per due pianoforti in Re Maggiore K 448 di Wolfgang Amadeus Mozart e l’Andante e Allegro Brillante per pianoforte a 4 mani op. 92 di Felix Mendelssohn, oltre al Trio per pianoforte in Mi bemolle maggiore op. 148 D 897 Notturno di Franz Schubert.

Insomma, una doppietta di appuntamenti, con cui l’Orchestra Sinfonica di Milano e i fratelli Jussen accolgono insieme la primavera in musica!

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare