Cookie Consent by Free Privacy Policy website Prorogata la mostra The video is the massage del duo Basmati Video a Palazzo Pretorio di Cittadella (PD) fino al 12 marzo 2023
marzo 09, 2023 - Palazzo Pretorio Cittadella

Prorogata la mostra The video is the massage del duo Basmati Video a Palazzo Pretorio di Cittadella (PD) fino al 12 marzo 2023

Animata da un crescente flusso di spettatori è stata prorogata al 12 marzo 2023 la #mostra The Video is The Massage del duo Basmati Video ospitata da Palazzo Pretorio a #Cittadella in provincia di Padova e a cura di Giuseppe Virelli.

Il finissage si terrà sabato 11 marzo 2023 durante il quale sarà presentato al pubblico il catalogo dell’esposizione curato da Giuseppe Virelli. Alle ore 18.30  i visitatori potranno inoltre assistere ad un’inedita #performance live di Basmati Video. A seguire un dj set di Filippo Bonelli.

La #mostra The Video is the massage prende spunto dal saggio del noto filosofo e sociologo Marshall McLuhan The Medium is the Massage (1967); i mass media, e in particolare i nuovi media elettronici, secondo McLuhan non sono neutrali: la loro stessa struttura produce infatti un’influenza sui destinatari del messaggio, che va al di là del contenuto specifico che veicolano. Il mezzo stesso di comunicazione è in sé la comunicazione e assume maggiore importanza del messaggio che si vuole trasmettere. Come scrive nel catalogo il curatore della #mostra Giuseppe Virelli: “Apertis verbis, la nuova era elettronica segna la nascita della società di massa all’interno della quale i media o, meglio, i mass-media divengono una sorta di ‘a priori’ kantiani, ossia delle ‘possibilità di esperienza’. Di qui la celebre frase ‘il medium è il messaggio’, successivamente rielaborata in ‘il medium è il massaggio’, che sintetizza in maniera esemplare il concetto secondo cui i nuovi dispositivi elettronici ‘plasmano’ la nostra forma mentis, la modellano secondo i loro stessi criteri strutturali: «il potere formativo dei media è nei media stessi [...] la radio e la tv, diventano ‘cariche fisse’ dell’intera vita psichica della comunità» [M. McLuhan, 1964]”.

Partendo da questi concetti Basmati Video ha elaborato una serie di opere basate su un inedito connubio fra pixel elettronico, materia e ambiente, in cui lo strato manuale-materico e quello digitale-virtuale s’incontrano per dare vita a delle installazioni video site-specific. Nello specifico, all’interno della #mostra i visitatori possono ammirare lavori basati sulla manipolazione diretta e indiretta di materiali di diversa natura (piante, acqua, minerali, pigmenti, stoffe, carte, pellicole, schermi LCD, e persino persone), i quali sono sottoposti a un sistematico processo di smaterializzazione e ri-materializzazione frutto d’interventi manuali e digitali sapientemente miscelati tra di loro. Il risultato di questi “quadri virtuali” sono immagini e suoni elaborati al computer, proiettati su leggerissime strutture trasparenti che, sospese nello spazio o fluttuanti dal pavimento, si “animano” come ectoplasmi colorati pronti a catturare lo spettatore per metterlo al centro dell’opera, immergendolo così in una inedita esperienza sinestetica.

Tali caratteristiche fanno di queste installazioni dei lavori che travalicano il concetto classico sia di scultura, sia di video #arte, per approdare a una inedita formula di ‘videoplastica’, ovverosia di opere che fondono in un unico sistema il materiale e il virtuale, il tangibile e l’impalpabile […] In sintesi, la videoplastica proposta da Basmati si configura come una sorta di ‘dispositivo esperienziale’ in cui lo spettatore è coinvolto in prima persona in diversi “stati d’animo”. Parafrasando McLuhan, dunque, il Video è il massaggio è un guardarsi attorno per vedere cosa succede. È un collisometro di situazioni interfacciate” prosegue il curatore Virelli nel suo testo critico.

The video is the massage dà vita così a un inedito percorso museale interattivo dove contemporaneità e passato dialogano nelle sale dello storico Palazzo Pretorio di Cittadella. Il Palazzo nasce dalla volontà delle famiglie dei Sanseverino e dei Malatesta, signori di #Cittadella rispettivamente alla fine del Quattrocento e agli inizi del Cinquecento, di conferire a questo edificio la caratteristica di residenza signorile, sia decorandolo internamente ed esternamente con affreschi che lo rendono un esempio unico nel panorama veneto, sia grazie allo splendido portale d’ingresso in marmo rosato di Verona. Sede anche delle carceri nel periodo della dominazione austro-ungarica, Palazzo Pretorio è stato recentemente ristrutturato e ospita al piano nobile numerose esposizioni temporanee di opere d’arte moderna e contemporanea.

All’interno del catalogo della mostra, oltre al testo del curatore, sono presenti importanti contributi di Marco Mancuso, Bruno di Marino, Guido Bartorelli, Silvia Grandi e Piero Deggiovanni.

L’esposizione è promossa dalla Fondazione Palazzo Pretorio, dal Comune di Cittadella e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; in collaborazione con Opificio Neirami e Visual Lab e il patrocinio del Dipartimento dei beni culturali, archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università di Padova e del Dipartimento delle arti dell’Università di Bologna.