Cookie Consent by Free Privacy Policy website Franco Vimercati - The World in a Grain of Sand - Il mondo in un granello di sabbia a cura di Susan Bright
giugno 07, 2023 - Galleria Nazionale

Franco Vimercati - The World in a Grain of Sand - Il mondo in un granello di sabbia a cura di Susan Bright

Mercoledì 7 giugno, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea in collaborazione con l’Archivio #francovimercati e la Galleria Raffaella Cortese inaugura la prima grande #mostra a #roma dedicata a Franco Vimercati, uno degli artisti fotografi più significativi della sua generazione, creatore di un linguaggio visivo unico, di grande ricerca estetica e concettuale. La curatela affidata a Susan Bright e il testo critico scritto dalla storica dell’arte Doris Von Drathen hanno consentito un’interpretazione inedita del lavoro di Vimercati, studiato approfonditamente da due voci femminili contemporanee. Il progetto espositivo sarà accompagnato da un catalogo edito da Tlon, con testi di Doris Von Drathen e Saretto Cincinelli, introdotto da una prefazione di #susanbright.

Franco Vimercati (Milano 1940-2001), partendo da una formazione iniziale come pittore presso l’Accademia di Brera, nel 1973 comincia a indirizzare la sua pratica artistica verso la #fotografia.
Dopo la prima serie
Le Langhe, consistente in 38 ritratti di alcuni abitanti di un paesino delle
Langhe piemontesi, le sue successive fotografie verranno scattate nel proprio ambiente domestico riproducendo una ristretta gamma di oggetti: piastrelle, assi del pavimento o oggetti d’uso quotidiano, sempre a portata di mano dell’artista. La bellezza e il fascino esercitato dagli oggetti scaturiscono dall’equilibrio apparentemente contraddittorio tra intimità e rigorosa oggettività, o tra banalità e poesia, insito nelle immagini.

Spesso realizzate in serie, le fotografie richiamano i lavori dell’arte concettuale americana di alcuni suoi contemporanei, come Jan Dibbets, Ed Ruscha o Douglas Huebler, e vi si riscontra l’influenza esercitata su di lui dalle nuove scoperte artistiche del minimalismo e da figure come Ad Reinhardt, Robert Ryman, Agnes Martin e Giulio Paolini. Come è evidente per gran parte della produzione dell’epoca, anche Vimercati si è confrontato con gli aspetti tecnici della #fotografia del

XX secolo, con le sue caratteristiche essenziali e, soprattutto, con i suoi limiti, come quelli inerenti le fasi del lavoro con la pellicola, la stampa in camera oscura, il formato e la serialità. In Vimercati, tuttavia, l’intenzione di superare le indagini scrupolose della propria ricerca e i processi sperimentali basati esclusivamente sul mezzo, permettono di collocare il suo lavoro su un registro più poetico.

Osservando le fotografie di Vimercati, emerge la centralità dell’elemento del tempo: scorrono le lievi mutazioni del giorno, i luoghi della casa e le ombre riflesse dell’artista stesso insieme alla
luce che si riflette a sua volta negli oggetti. Le fotografie richiamano metaforicamente il lavoro operoso che sta dietro all’unicità e alla perizia artigianale di un tappeto annodato a mano, o ancora la concisa densità delle note musicali di Bach, due immaginari distanti ed entrambi particolarmente cari all’artista.
Il lavoro di Vimercati richiede quindi una attenta contemplazione e lo spettatore è invitato a prendersi il tempo per guardare l’opera al fine di cogliere l’attimo nelle immagini rimuovendo le connotazioni narrative, ricercando quel “granello di sabbia” che potrebbe trattenere un mondo al suo interno.

Il percorso di #mostra

La #mostra comprende la maggior parte della produzione dell’artista, dal 1974 al 2000, con più di 100 opere e una selezione di oggetti protagonisti dei suoi scatti, di libri e materiali documentari provenienti dal suo archivio personale, dispiegando un ricco corpus di opere che restituisce una visione complessiva particolarmente potente e suggestiva.
Seguendo un criterio volutamente non cronologico, ogni sala espositiva ricrea un’atmosfera specifica che svela l’approccio metodico e preciso alla #fotografia di oggetti, nonché il suo trattamento magistrale della luce e dell’elemento del tempo. Vimercati sottrae l’oggetto raffigurato dal concetto di natura morta, dal momento che gli oggetti vengono fotografati puramente in funzione di se stessi, per osservare come si trasformano quando colti in un certo momento e in una certa modalità.

All’interno della #mostra, vengono esposte per la prima volta in Italia sessanta delle sue fotografie appartenenti al “ciclo della Zuppiera” scattate tra il 1983 e il 1992, un periodo durante il quale Vimercati non ha prodotto altre fotografie. Mostrarle insieme mette in evidenza le differenze, più che le similitudini, significative nel loro rappresentare un compendio di caratteristiche e tratti ininterrotti del lavoro dell’artista, mentre ci permettono nel loro complesso di cogliere la sua esperienza fotografica a un livello più personale e intimo. Ne emergono sia l’intensità sia la varietà delle note emotive espresse.

Completa il percorso espositivo la presenza di un documentario sull’artista ideato da Elio Grazioli e diretto da Dario Bellini.

Semplici all’apparenza, le opere di Vimercati racchiudono una bellezza più profonda e momenti di grande significato. La #fotografia, così come la conosciamo oggi, esiste per privilegiare l’immediatezza e lo scambio. Le opere di Vimercati possono essere intese come l’espressione del desiderio di catturare la natura effimera del mezzo, ma sono anche permeate del valore materiale ed emotivo dell’artista. La #mostra offre l’opportunità di riesaminare la sua opera in una prospettiva inedita nel contesto del costante mutamento dell’identità del mezzo fotografico#susanbright.

Gli elementi più poetici del lavoro di Vimercati sono messi in luce dalla #mostra, che cerca di comprendere il suo lavoro soprattutto all’insegna dell’intensità della poesia o della musica, cui si reagisce in maniera più forte e immediata. Come risuona nelle parole dell’artista stesso: “vedo il mio lavoro come una galassia, con stelle che pulsano”.

Franco Vimercati (Milano 1940–2001). All’artista sono state dedicate sia importanti mostre personali che bipersonali, tra cui: Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti, Casa Morandi, Bologna (2021); Franco Vimercati. Un Minuto, #galleriaraffaellacortese, Milano (2020); Franco Vimercati.
La #fotografia, la vita. Un dialogo con Giorgio Morandi
, Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Madrid (2019); Franco Vimercati, #galleriaraffaellacortese, Milano (2016); Die Dinge des Lebens / Das Leben der Dinge. #francovimercati & George Kubler, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Dresda (2014); Franco Vimercati. Tutte le cose emergono dal nulla, Palazzo Fortuny, Fondazione Musei Civici Venezia, Venezia (2012); Fotografia Europa - Eternità. Il tempo dell’immagine, Reggio Emilia (2009); Fotografie dal 1973 al 2001. Un viaggio verso la purezza dell’immagine, Villa e Collezione Panza, Varese, e Associazione Culturale Borgovico 33, Como (2008); Deposizione, San Fedele #arte, Milano (2002); Galleria Milano, Milano (1991); Galleria Martano, Torino (1991); Studio Marconi, Milano (1984); Galleria Civica #artemoderna, Modena (1975).