Cookie Consent by Free Privacy Policy website DON’T SHOOT THE PAINTER. DIPINTI DALLA UBS ART COLLECTION, a cura di Francesco Bonami, alla Galleria d’Arte Moderna di Milano
giugno 24, 2015 - GAM Milano

DON’T SHOOT THE PAINTER. DIPINTI DALLA UBS ART COLLECTION, a cura di Francesco Bonami, alla Galleria d’Arte Moderna di Milano

Una grande mostra, omaggio alla pittura contemporanea, riunisce per
la prima volta alla GAM di Milano, in occasione di ExpoinCittà, oltre cento tra i maggiori capolavori della UBS Art Collection di novantuno artisti internazionali, dallo sguardo fotografico di Thomas Struth all’arte
neo espressionista di Jean-Michel Basquiat. E’ un omaggio alla pittura, e al suo ruolo cardine
nell’arte, quello che dal 17 giugno al 4 ottobre 2015 trasformerà le sale della Galleria d’Arte Moderna di Milano in un’inedita e spettacolare Wunderkammer contemporanea con la grande mostra Don’t Shoot the Painter. Dipinti dalla UBS Art Collection, a cura di Francesco Bonami. Un’esposizione, tra i più importanti appuntamenti del calendario di ExpoinCittà, che Galleria d’Arte Moderna e Comune di Milano con UBS presentano nell’ambito della partnership triennale fra l’istituto bancario e la GAM, esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato.
In mostra, visibili per la prima volta al pubblico italiano, oltre 100 tra
le maggiori opere della UBS Art Collection dagli anni ‘60 ad oggi di 91 artisti internazionali fra cui John Armleder, John Baldessari, Jean-Michel Basquiat, Max Bill, Michaël Borremans, Alice Channer, Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Günther Förg, Gilbert & George, Katharina Grosse, Andreas Gursky, Damien Hirst, Alex Katz, Bharti Kher, Gerhard Richter, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, per citare alcuni nomi. Una vera e propria esplorazione sulla pittura nella contemporaneità
- che passa attraverso temi centrali come il paesaggio, il ritratto, la figura
umana, l’astrazione - per indagare e sancire il ruolo di quest’ultima quale punto di riferimento nella storia per artisti e pubblico.
la pittura diventa così fonte più ampia di ispirazione per l’arte e per l’approccio stesso dell’artista. Proprio a partire da questa considerazione, la mostra si apre con un omaggio alla pittura attraverso una celebre fotografia di Thomas Struth, dove l’artista cattura la relazione che si instaura fra lo spettatore e l’opera d’arte, creando un’opera dentro l’opera, un museo dentro il museo, mentre noi stessi guardiamo altri spettatori. Come lui, molti altri artisti in luoghi ed epoche diverse si sono ispirati
alla pittura e ai suoi grandi maestri, utilizzando tecniche e forme differenti, ciascuna influenzata a suo modo da quest’ultima.
Al piano terra della GAM, le splendide sale di questo museo nato e cresciuto proprio grazie a una serie di lasciti e donazioni da parte di attenti e munifici collezionisti milanesi, accolgono così una delle più ampie mostre mai organizzate con i capolavori della UBS Art Collection, tra le maggiori collezioni corporate a livello internazionale. E lo fanno ricreando un’esperienza del tutto particolare, per dare al pubblico la sensazione di entrare in una grande Wunderkammer di dipinti. L’allestimento riflette l’eredità storica del museo, luogo nel quale i dipinti acquistano un significato particolare nel momento in cui vengono posti in dialogo con altri dipinti, tra passato e presente. Immaginando i quadri come fossero sospesi nello spazio museale, le pareti delle sale espositive sono coperte da fotografie che riproducono le sale della GAM come sono quando ospitano la collezione permanente del museo. Le sale rappresentano la storia del museo a cui la UBS Art Collection aggiunge un nuovo livello storico di significato.
A questo proposito il titolo - Don’t Shoot the Painter - è un riferimento ironico alla frase “don’t shoot the pianist” che spesso compare nei saloon dei film western: ogni volta che le idee e i linguaggi dell’arte si confondono e rendendo difficile decifrare il significato degli elementi in gioco, la pittura torna sulla scena per riportare l’attenzione su ciò che è facilmente riconoscibile e interpretabile da tutti, esattamente come la musica del pianista nei film western riporta l’ordine nel caos del saloon. In fondo, un dipinto è sempre un dipinto e di fronte a una tela, non importa chi ne sia l’autore, sappiamo di trovarci davanti allo “spazio-archetipo” dell’opera d’arte. E allora, non spariamo al pittore! Ascoltiamo la sua musica...
“Prosegue con questa nuova mostra il successo della partnership ormai triennale tra GAM e UBS, la quale non solo sostiene l’attività della Galleria ma propone anche esposizioni originali, realizzate attingendo dalla propria collezione d’arte con un taglio curatoriale molto attento - ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Un progetto perfetto per ExpoinCittà, capace di coniugare pittura e arte in chiave contemporanea, arricchendo così l’attrattività non solo della GAM, che già propone al pubblico un percorso espositivo appena riallestito spaziando dal neoclassicismo all’arte moderna, ma anche dell’offerta culturale complessiva della nostra città durante il semestre di Expo 2015”.
“Siamo molto fieri della partnership pluriennale con la Galleria d’Arte Moderna e il Comune di Milano che ci consente di lavorare insieme in nome dell’arte per dare nuovo slancio a un gioiello culturale di Milano, la GAM. Questa partnership, oltre ad avere rafforzato il rapporto con i nostri clienti, ci ha anche permesso di condividere con la comunità e i visitatori le opere della UBS Art Collection. I lavori esposti sottolineano
la profondità e la qualità della collezione, vero e proprio pilastro del nostro rapporto con l’arte contemporanea. Si è così consolidata la nostra convinzione che l’arte di oggi ispiri e stimoli, incoraggiando il pensiero innovativo”, dichiara Fabio Innocenzi, Amministratore Delegato di UBS (Italia).
“Pensando a una mostra sull’idea della pittura, abbiamo riflettuto anche sul modo di trasformare l’esperienza stessa della mostra in un dipinto. Abbiamo quindi deciso di appendere i quadri sopra altri quadri. Usando come sfondo immagini degli spazi esistenti nel museo, con tutta la sua collezione. Ne consegue l’impressione di veder fluttuare i quadri, una particolarissima quadreria surreale, dove le opere abbandonano la propria fisicità e diventano ciò che sono, simboli contenenti immagini, storie e idee”, afferma il curatore Francesco Bonami.
La mostra nasce dalla partnership triennale avviata nel 2013 fra UBS e la GAM di Milano attraverso la quale la Galleria d’Arte Moderna ha potuto concentrare
i propri sforzi sulla valorizzazione, manutenzione e divulgazione di alcuni nuclei fondamentali di forte identità delle proprie collezioni all’interno del percorso museale. Questo ha portato lo scorso anno al restauro e alla riapertura, con un rinnovato percorso espositivo, delle Collezioni Grassi e Vismara e della sala dedicata a Medardo Rosso. Inoltre, grazie a una collaborazione che consta anche di contenuti e di idee, è stata realizzata, tra marzo e giugno 2014, la mostra YEAR AFTER YEAR. Opere su carta dalla UBS Art Collection, con ampio successo di pubblico.
Attraverso la partnership con la GAM, UBS ha inteso infatti partecipare in modo attivo alla crescita e allo sviluppo culturale di Milano, da qui le due mostre tratte dalla propria collezione. L’obiettivo di UBS è stato non soltanto valorizzare la propria collezione ma anche concentrare l’attenzione sul tema delle raccolte d’arte. Proprio il collezionismo ha rappresentato il punto d’incontro tra GAM e UBS: la Galleria d’Arte Moderna di Milano è infatti il luogo dove alcune tra le migliori espressioni del collezionismo milanese e lombardo hanno trovato “casa”. Proprio in questo contesto, di supporto alla cultura e alle raccolte pubbliche, si inserisce la decisione di un progetto ad hoc per Milano, per riscoprire uno dei luoghi d’arte più affascinanti della città.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo in italiano e in inglese edito da Skira, arricchito dalle immagini delle installation views delle sale allestite e da altri contenuti di approfondimento.
Nei prossimi mesi sono inoltre previsti una serie di appuntamenti ed eventi collaterali. Fra questi, uno speciale bookstore Don’t Shoot the Painter, realizzato in collaborazione con Micamera durante tutto il periodo di apertura dell’esposizione. Martedì 23 giugno invece l’Istituto Europeo di Design e il Consolato generale di Svizzera presentano la terza edizione dello ‘Swiss Cross Textile Award’ in occasione di Milano Moda Uomo 2015, in una versione inedita che intreccia l’arte e la moda con una sfilata di capi appositamente realizzati da alcuni dei migliori studenti del Corso in Fashion Design, ispirati a venti dipinti della UBS Art Collection in mostra alla GAM.
la UBS Art Collection, riconosciuta tra le più importanti al mondo, consta di oltre 30.000 opere di arte contemporanea dagli anni ’60 ai giorni nostri che spaziano tra pittura, fotografia, disegno, stampa, videoarte e scultura. Gli artisti rappresentati nella collezione vanno dai talenti emergenti fino ad alcune delle più importanti figure artistiche degli ultimi cinquant’anni nel panorama artistico internazionale. Le opere della UBS
Art Collection sono collocate in circa 700 uffici in oltre 50 paesi nel mondo. UBS presta regolarmente singoli lavori a musei internazionali, rendendo la collezione fruibile a un più ampio pubblico.


DON’T SHOOT THE PAINTER. DIPINTI DALLA UBS ART COLLECTION
17 giugno – 4 ottobre 2015 
GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano

GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano
via Palestro 16 - 20121 Milano www.gam-milano.com

Image credits: Gianluca Vassallo, Delfino Sisto Legnani, Marco Cappelletti