Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il violoncellista Mario Brunello in duo con il pianista ucraino Alexander Romanovsky per la serata inaugurale del Varignana Music Festival
luglio 10, 2015 - Varignana Music Festival

Il violoncellista Mario Brunello in duo con il pianista ucraino Alexander Romanovsky per la serata inaugurale del Varignana Music Festival

Venerdì 10 luglio, ore 20, serata inaugurale della II edizione del Varignana Music Festival, la rassegna realizzata da Musica Insieme e Palazzo di Varignana Resort & SPA. Fra le molte novità in cartellone, fondamentale sarà la presenza di quello che è oggi il più celebre violoncellista italiano al mondo, Mario Brunello, protagonista di una ‘carta bianca’ che animerà interamente le tre giornate d’apertura del Festival, dal 10 al 12 luglio. Al suo fianco, per la prima serata del Festival, un interprete d’eccezione qual è Alexander Romanovsky, graditissima riconferma di questa seconda edizione. In programma musiche di Lekeu e Rachmaninov.

Reduce da una lunga tournée in Cina e Giappone con l’Accademia di Santa Cecilia e Antonio Pappano, Mario Brunello non è soltanto il primo italiano ad essersi aggiudicato il Concorso “Čajkovskij” di Mosca, esibendosi con direttori quali Gergiev, Temirkanov, Jurowski, Abbado: da anni si dedica anche con passione a progetti alternativi, collaborando fra gli altri con Marco Paolini, Uri Caine, Paolo Fresu, Stefano Benni, Moni Ovadia. Balzato agli onori delle cronache internazionali appena diciassettenne, in seguito alla vittoria del Premio “Busoni” 2001, oggi Alexander Romanovsky è invitato dalla Royal Philharmonic Orchestra di Londra come dalla Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, e dall’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, esibendosi fra l’altro sotto la guida di Gianandrea Noseda e Vladimir Ashkenazy.

Appositamente per l’inaugurazione del Festival, Mario Brunello formerà un inedito duo con il pianista ucraino Alexander Romanovsky. Il programma affiancherà due capisaldi della letteratura per violoncello e pianoforte, a partire dalla Sonata in sol minore op. 19, l’unica mai composta da Sergej Rachmaninov per quest’organico. Straripante di pathos e struggenti melodie, segna un momento di rinnovata linfa creativa nella produzione del compositore russo. Un altro unicum è la Sonata in fa maggiore di Guillaume Lekeu, scritta dal compositore belga sotto l’egida di un grande maestro come César Franck. Noto per una celebre Sonata per violino commissionatagli da Ysaÿe, Lekeu sarebbe oggi certamente un nome di primo piano nella storia musicale del tardo Ottocento se non fosse stato stroncato dal tifo appena ventiquattrenne. Violinista, violoncellista e pianista, subiva il fascino della produzione wagneriana, tanto da recarsi in pellegrinaggio a Bayreuth. E proprio da Wagner mutuò il fascino per il riferimento letterario, così percepibile nella Sonata in fa maggiore, composta nel 1888 , intimamente legata a citazioni tratte da Les fleurs du Mal di Charles Baudelaire.

Per informazioni sul festival e acquisto biglietti: Segreteria Musica Insieme  | Tel. +39 051 271932

Venerdì 10 luglio 2015 ore 20
MARIO BRUNELLO violoncello
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte

GUILLAUME LEKEU (1870-1894)
Sonata in fa maggiore

SERGEJ RACHMANINOV (1873-1943)
Sonata in sol minore op. 19


Mario Brunello
violoncello

Primo italiano a vincere il Concorso “Čajkovskij” di Mosca, lavora con le più prestigiose orchestre, quali London Philharmonic, Münchner Philharmoniker, Mahler Chamber Orchestra, NHK Symphony di Tokyo, Orchestra del Teatro Mariinskij, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia, e con direttori quali Valerij Gergiev, Yuri Temirkanov, Antonio Pappano, Manfred Honeck, Vladimir Jurowski, Ton Koopman. In ambito cameristico collabora con Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Isabelle Faust, Maurizio Pollini, Martha Argerich, Andrea Lucchesini e l’Hugo Wolf Quartet. Da anni si dedica con passione a progetti alternativi, collaborando con Marco Paolini, Uri Caine, Paolo Fresu, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Gran parte degli spettacoli nasce nello spazio Antiruggine, ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione. Ampia e varia la sua discografia che include il Triplo Concerto di Beethoven, con Claudio Abbado per Deutsche Grammophon, Brunello Series per Egea Records (cinque album tra i quali le Suites di Bach, Premio della Critica 2010), e il Concerto di Dvořák con Antonio Pappano e l’Accademia di Santa Cecilia per EMI. Tra i principali impegni della stagione 2014/15 una lunga tournée in Cina e Giappone con l’Accademia di Santa Cecilia e Antonio Pappano e il progetto “Bach Net Works” con Uri Caine. Mario Brunello suona un prezioso violoncello Maggini del 1600.

Alexander Romanovsky
pianoforte

Nato in Ucraina nel 1984, intraprende lo studio del pianoforte all’età di cinque anni. A tredici si trasferisce in Italia per studiare all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola con Leonid Margarius. L’affermazione a livello internazionale avviene nel 2001 con la vittoria al prestigioso Concorso “Busoni” di Bolzano. Da quel momento, Romanovsky si è esibito come solista al fianco di compagini come l’Orchestra del Mariinskij, la Royal Philharmonic Orchestra, la English Chamber Orchestra, ed è stato invitato dai principali festival, tra i quali La Roque d’Anthéron in Francia, il Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo, il Festival Chopin in Polonia ed il Festival di Stresa. Nel 2009 ha conseguito l’Artist Diploma presso il Royal College of Music di Londra. Recentemente ha inaugurato le “Master Pianists Series” al Concertgebouw di Amsterdam, e ha debuttato con la New York Philharmonic Orchestra, con la Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano e con la Chicago Symphony Orchestra diretta da James Conlon al Ravinia Festival. Nel 2015 si esibirà con l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Antonio Pappano, e sarà diretto fra gli altri da Gianandrea Noseda e da Vladimir Ashkenazy.