Cookie Consent by Free Privacy Policy website Willie Doherty. Where / Dove | 7 novembre 2020 - 31 gennaio 2021 | Fondazione Modena Arti Visive
ottobre 28, 2020 - Fondazione Modena Arti Visive

Willie Doherty. Where / Dove | 7 novembre 2020 - 31 gennaio 2021 | Fondazione Modena Arti Visive

Fondazione #modena Arti Visive presenta Where / Dove, prima personale dell'artista nordirlandese #williedoherty (Derry, 1959) in un'istituzione italiana, che si terrà nella sede espositiva della Palazzina dei Giardini dal 7 novembre 2020 al 31 gennaio 2021. La #mostra, curata da Daniele De Luigi e Anne Stewart, è co-prodotta da FMAV e National Museums Northern Ireland, che la ospiteranno dal 5 marzo al 6 giugno 2021 presso l'Ulster Museum di Belfast. Realizzata con il sostegno del British Council nell'ambito della UK/Italy 2020 Cultural Season dal tema "Being Present" (Esserci), offre una panoramica della carriera di Doherty attraverso opere fotografiche e video focalizzate sul tema dei confini, dai lavori degli anni Novanta fino a una nuova video installazione commissionata per l'occasione.. Realizzata con il sostegno del British Council nell'ambito della UK/Italy Season 2020 "Being Present", offre una panoramica della carriera di Doherty attraverso opere fotografiche e video focalizzate sul tema dei confini, dai lavori degli anni Novanta fino a una nuova video installazione commissionata per l'occasione.

Willie Doherty è un artista noto a livello internazionale per il suo lavoro fotografico e videoinstallativo, che ha avuto origine nella sua personale esperienza del conflitto nordirlandese vissuta a Derry, sua città natale. Situata all'estremità occidentale dell'Europa, al confine tra Regno Unito e Irlanda, Derry è un luogo dove la complessità storica e politica ha modellato l'esperienza fisica e psicologica del paesaggio. Doherty affronta, in modo particolarmente acuto e tagliente, temi inerenti l'eredità del colonialismo e del conflitto e le linee di frattura, tanto reali quanto percepite, che dividono gli individui e le comunità. Il suo uso del paesaggio per evocare un senso di instabilità e incertezza, attraverso una complessa stratificazione di riferimenti, è uno degli aspetti più dirompenti della sua pratica. Doherty utilizza questo genere artistico per esplorare la persistenza dei traumi individuali e collettivi e le ripercussioni sul presente. Più recentemente, l'artista ha esteso il suo sguardo ad altre aree geografiche contestate, come il confine tra Stati Uniti e Messico, dove l'innalzamento condotto in modo sistematico di un muro crea un'illusione di controllo, strumentalizzando e rinsaldando una falsa sensazione di forza e sicurezza. Sebbene il concetto di confine – sia esso concreto o immaginario – abbia sempre avuto un ruolo cardine nella pratica artistica di #williedoherty, per la prima volta viene messo esplicitamente al centro di un suo progetto espositivo, con l'intento di indurre lo spettatore a mettere in discussione le proprie convinzioni sul suo valore e significato, rivelandone la complessità e i numerosi risvolti politici, sociali e psicologici. Questo avviene, non a caso, in un momento storico in cui la tematica dei confini è di un'attualità sempre più stringente non solo in Irlanda e nel Regno Unito, a seguito dell'uscita di quest'ultimo dall'Unione Europea, ma anche a livello globale in un'epoca segnata da migrazioni e pandemie. Accompagna la #mostra, il catalogo #williedoherty. Where / Dove a cura di Daniele De Luigi e Anne Stewart (Franco Cosimo Panini Editore, italiano e inglese, euro 25), con testi dei curatori e del critico d'arte Declan Long. #williedoherty sarà anche visiting professor del Master sull'immagine contemporanea della Scuola di alta formazione di #fondazione.modena.arti.visive, progettato per formare giovani talenti artistici, i quali hanno l'opportunità straordinaria di confrontarsi con i grandi artisti italiani e internazionali protagonisti del programma espositivo di FMAV, che accompagnano gli studenti nella ricerca e sperimentazione di nuovi approcci, linguaggi e progetti (scuola.fmav.org).

Willie Doherty è stato protagonista di numerose mostre personali in alcune delle più prestigiose istituzioni internazionali, tra cui Fundaçao Calouste Gulbenkian, Lisbona; Neue Galerie, Museumslandschaft Hessen, Kassel; Irish Museum of Modern Art, Dublino; Statens Museum for Kunst, Copenaghen; Fruitmarket Gallery, Edimburgo; Dallas Museum of Art; De Appel, Amsterdam; Tate Gallery, Liverpool; Kunsthalle Bern; Kunstverein, Monaco di Baviera; Kunstverein, Amburgo; Musée d'Art Moderne, Parigi. Nel 2007 è stato selezionato dall'Arts Council of Northern Ireland e dal British Council per rappresentare l'Irlanda ddel Nord alla 52ma Biennale di Venezia. È stato finalista due volte per il Turner Prize e ha partecipato ad altre importanti mostre internazionali tra cui Documenta, Manifesta e le biennali di San Paolo e Istanbul. Le mostre collettive più recenti includono: The Otherside, Borderlands In Contemporary Irish Art, Dortmunder U, Dortmund; Walking through Walls, Berliner Festspiele, Gropius BAU, Berlino (2020); How the light gets in, Johnson Museum of Art, New York; Shaping Ireland: Landscapes In Irish Art, National Gallery of Ireland, Dublino; Political: Language Is Not Innocent, Kunstverein Hamburg, Amburgo (2019). Sue opere sono conservate nelle collezioni di #fondazione.modena.arti.visive, dell'Ulster Museum, del British Council e dell'Arts Council of Northern Ireland, oltre a quelle di numerose altre istituzioni internazionali tra cui Fundació "La Caixa", Barcellona; The European Commission/Parliament, Bruxelles; The Imperial War Museum, Londra; Irish Museum of Modern Art, Dublino; Kadist Art Foundation, Parigi; Moderna Museet, Stoccolma; MoMA - Museum of Modern Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Tate Britain, Londra; Montreal Museum of Fine Arts; Walker Art Center, Minneapolis.

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