Cookie Consent by Free Privacy Policy website Fondazione Giorgio Cini e UIA presentano i risultati della collaborazione per il restauro del Portale dei Buora
luglio 02, 2021 - Fondazione Giorgio Cini

Fondazione Giorgio Cini e UIA presentano i risultati della collaborazione per il restauro del Portale dei Buora

Il portale rinascimentale, gravemente danneggiato dall’Acqua Granda del 2019, è stato oggetto di un intervento conservativo grazie al contributo dell’Associazione Un Amico a #venezia e al lavoro degli allievi del Corso Superiore Triennale di Tecnico del #restauro di Beni Culturali nell’ambito di uno dei cantieri didattici attivati sull’Isola di San Giorgio Maggiore

Venezia, 2 luglio 2021 – Tra le iniziative più importanti che coinvolgono il complesso monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore, realizzate dalla #fondazionegiorgiocini in occasione dei 70 anni di attività, c’è il completamento dell’intervento di #restauro del Portale dei Buora, fortemente danneggiato dall’Acqua Granda nel 2019. Il grande portale della Sala del Capitolo, realizzato a inizio Cinquecento dai fratelli Andrea e Antonio Buora, è stato per un anno al centro di uno dei cantieri didattici dell’Isola di San Giorgio che ha visto attivi gli allievi del Corso di formazione professionale di Tecnico del #restauro di Beni Culturali dell’UIA-Università Internazionale dell’Arte di Venezia, con cui la Fondazione Cini ha attivato una collaborazione dal 2018.

L’intervento è stato finanziato dall’Associazione Un Amico a Venezia.

Questo #restauro assume per la Fondazione Cini due importanti significati, nell’anno in cui si celebrano i 70 anni di attività.- afferma il Segretario Generale Renata Codello - “Il primo è essere riusciti a portare avanti il cantiere didattico sul grande Portale nonostante le difficoltà determinate dall’emergenza, a dimostrazione dell'impegno con cui la Cini persegue uno dei suoi principali scopi statutari ovvero la conservazione dell’architettura monumentale nell’Isola di San Giorgio, declinandolo nella formazione specialistica. Il secondo riguarda le collaborazioni con le Università nell’ottica di mantenere sempre viva la ricerca e lo studio del patrimonio. La Cini e l’UIA infatti ritengono sia necessario sostenere il capitale umano delle nuove generazioni offrendo la possibilità di formarsi sul campo.”

Il Portale cosiddetto “dei Buora” fu realizzato da Andrea e Antonio Buora a inizio Cinquecento nel chiostro progettato dal padre Giovanni il quale aveva seguito i lavori per lo spazio della Manica Lunga, l’antico dormitorio dell’Abbazia, ora convertito dalla Fondazione Cini nella nota Biblioteca. La facciata del Portale è un’autentica enciclopedia di marmi policromi provenienti dal bacino del Mediterraneo: pavonazzetto toscano, marmo greco, pietra d'Istria. In seguito all’Acqua Granda del 12 novembre 2019, il portale si presentava gravemente danneggiato a causa del permanere della marea e della conseguente presenza di sali, dannosi per i marmi e la loro integrità. L’Ufficio Tecnico della Cini ha, dunque, redatto un progetto di #restauro conservativo del Portale con la direzione dell’architetto Francesca Salatin della #fondazionegiorgiocini e con la collaborazione della docente dell’UIA-Università Internazionale dell’Arte, la restauratrice Anna Keller, coinvolgendo attivamente gli studenti del secondo anno del Corso di Assistente tecnico di #restauro.

La nostra istituzione è nata nel 1969 in seguito alla prima Aqua Granda per l'esigenza, fortemente sentita da Giuseppe Mazzariol, di sensibilizzare le giovani generazioni attorno alla salvaguardia del patrimonio" – ricorda Alessandro Marinello, Presidente dell’UIA – “Oggi i fatti mostrano che il nostro Corso di Tecnico di #restauro dei Beni Culturali, nato negli anni '90, ora interamente finanziato dalla Regione del #veneto, è più che mai attuale, così come lo è la nostra mission.”

I cantieri didattici tuttora attivi alla Fondazione Cini includono il #restauro del prestigioso Scalone del Longhena, anch’esso danneggiato dall’Acqua Granda del 2019. L’intervento dell’UIA sullo Scalone segue a una prima fase di restauri, terminata a marzo 2021 e mirata al recupero degli agli elementi lapidei della pavimentazione, agli intonaci dei livelli inferiori e alla nicchia dorata con l’Allegoria di Venezia. L’operazione è stata possibile grazie al bando promosso dalla Fondazione di #venezia che ha finanziato con oltre 180.000 euro l’intervento coordinando e coinvolgendo le Fondazioni di origine bancaria associate ad ACRI in una importante iniziativa di rete. Il cantiere didattico dell’UIA, iniziato a marzo 2021, ha proseguito il lavoro intervenendo sulle nicchie con le sculture e sui portali dello Scalone.

Sempre in collaborazione con l’UIA, tra aprile e ottobre 2019 si è tenuto l’intervento conservativo degli elementi lapidei della Sala Messina, nel 2021 sono stati restaurati anche alcuni portali monumentali del chiostro palladiano, le vere da pozzo dell’Isola tra le quali quella del Chiostro dei Cipressi e, nel laboratorio del primo anno di “Restauro della scultura in legno policroma” che si svolge nella sede di Villa Hériot, l’UIA si occupa del recupero di manufatti lignei provenienti sempre dalla Fondazione Cini.