Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il Bristol Palace presenta “L’abbraccio di Kiev”: la storia di un viaggio e di una rinascita
giugno 01, 2022 - Hotel Bristol Palace

Il Bristol Palace presenta “L’abbraccio di Kiev”: la storia di un viaggio e di una rinascita

Dieci anni fa #mariangelarossi raggiungeva il Donbass per adottare Anastasia.

Il 9 giugno la giornalista sarà ospite dell’hotel genovese per presentare al pubblico il #libro, edito da Solferino, in cui racconta l’incontro fondamentale ed emozionante con sua figlia, ma anche con il popolo ucraino.

Insieme all’imprenditrice #gemmamalerba e alla giornalista #robertaolcese l’autrice farà luce su una vicenda che a partire da una storia personale tocca temi universali e di attualità, come la #guerra e la necessità dell’accoglienza.

Una parte dei diritti d’autore saranno devoluti #hopeonlus.

Genova, 1 giugno 2022_ Dal Donbass, in Ucraina, a #genova: è un doppio viaggio – il suo e quello di sua figlia – quello raccontato dalla genovese Mariangela Rossi. La giornalista sarà al Bristol Palace per presentare il suo #libro “L’abbraccio di Kiev. Lettera a una bambina rinata”, edito da Solferino.

Appuntamento nel palazzo in stile Liberty, giovedì 9 giugno alle ore 18: l’autrice dialogherà con l’imprenditrice Gemma Malerba, Presidente Unitalsi Liguria, mentre Roberta Olcese, giornalista e critica d’arte, modererà la serata arricchendolo con riflessioni e domande. Dopo la #presentazione del #libro si brinderà con un calice di vino delle cantine Sella & Mosca.

L’incontro sarà l’occasione per scoprire una storia che ricalca l’esperienza diretta della giornalista, che nel 2012, con il marito Michele, si è recata in Ucraina, nella regione del Luhansk, per adottare Anastasia, 9 anni. Dieci anni dopo, allo scoppiare della guerra, #mariangelarossi ha avvertito l’esigenza di dare voce a una vicenda personale che si intreccia, fatalmente, con le notizie che giungono dall’Ucraina.

Nasce così una lettera appassionata, un racconto che dipanandosi rivela la bellezza di una terra ferita e il senso profondo dell’accoglienza come necessità umana. La giornalista rende così omaggio agli ucraini, e in particolare modo alla traduttrice e amica Elèna, testimone dieci anni fa dell’incontro tra madre e figlia, che è riuscita a fuggire dal suo paese e a trovare rifugio in Italia. La narrazione offre uno sguardo intimo e partecipe agli eventi attualmente al centro dell’attenzione mediatica.

Una parte dei diritti ricavati da questo volume sarà devoluta all’associazione Hope Onlus, che sostiene progetti umanitari per bambini e comunità.