Cookie Consent by Free Privacy Policy website La mostra personale Ian Davenport: Mirrors
novembre 07, 2022 - Luca Tommasi Arte Contemporanea

La mostra personale Ian Davenport: Mirrors

19 novembre 2022 - 28 gennaio 2023

Inaugurazione: sabato 19 novembre 2022 - ore 16,00

L'artista britannico #iandavenport ritorna a #Milano da Luca Tommasi con una personale dal titolo Mirrors che riunisce un’inedita serie di dipinti su alluminio e opere su carta. Per la sua nuova #mostra, l’artista ha lavorato sui concetti di riflessione e simmetria realizzando vibranti superfici pittoriche dove ritmate colature si fondono in seducenti pozzanghere di colore al fondo del #dipinto.  

Davenport è stato ispirato dal lockdown globale, durante il quale ci sono stati imposti momenti di quiete e solitudine: “Poco prima che scoppiasse la pandemia nel marzo 2020, ho iniziato a realizzare alcuni nuovi dipinti nel mio studio che esploravano l'idea di simmetria e specchiamento.  I dipinti sono divisi verticalmente nella parte centrale in sequenze di colori che, partendo dal centro, si propagano specularmente ai due lati del #dipinto. Per questo li ho chiamati Mirror Paintings. Questa idea di specchiamento e riflessione sembra essere particolarmente appropriata dato che così tante persone hanno trascorso molto tempo isolate, disconnesse l'una dall'altra, ricavando del tempo per riflettere sulle proprie vite frenetiche. Penso che le persone abbiano avuto l'opportunità di riflettere maggiormente su sé stesse, su come affrontare le loro vite. La simmetria dà un senso di centratura ed equilibrio. Forse in questo strano periodo di isolamento, queste opere mi sono state utili per trovare stabilità e, letteralmente, per radicarmi”.

Nel suo saggio introduttivo al catalogo, Lorand Hegyi si sofferma sulla natura della #pittura di #iandavenport: “La visione generale offerta dai dipinti per lo più colorati di #iandavenport si manifesta come uno stato del mondo materiale, meno influenzato da interventi umani intenzionali o da azioni emotivamente giustificate. Cambiamenti quasi invisibili, movimenti estremamente lenti, forme semplici e strutture trasparenti caratterizzano la sua opera che non suscita l'impressione della presenza di alcuna volontà o decisione personale, di alcun agire pittorico veemente, appassionato, quasi che l'intero fenomeno visivo si verificasse come un processo naturale. L'evento invece dell'azione, l'affermazione oggettiva invece del messaggio soggettivo si rivelano nella sua #pittura. Eppure, la totalità dell'aspetto visivo irradia una solennità strana, fredda, impersonale che non è affatto naturale: c'è un'inspiegabile gravità che brilla dall'immagine che indica la presenza di una disposizione latente o meglio di un sistema invisibile e intelligibile a plasmare, una forza decisiva che tiene insieme il solido ordine pittorico. [..] Se la potente sensualità e l'accattivante matericità della struttura del colore attirano l'interesse dello spettatore sulla concretezza della realtà pittorica e tendono ad eliminare ogni ambito connotativo, c'è la forte capacità evocativa del #dipinto che indica spazi virtuali per l'immaginario culturale”.