Cookie Consent by Free Privacy Policy website Nasce Pedrali Pavilion: palcoscenico di bellezza, tradizione e innovazione
settembre 20, 2023 - Pedrali

Nasce Pedrali Pavilion: palcoscenico di bellezza, tradizione e innovazione

Un anniversario per raccontare quello che #Pedrali celebra nel 2023: 60 anni dalla fondazione. Un racconto della storia di due generazioni guidate da una visione comune, quella di progettare e produrre arredi di qualità che possano durare nel tempo e che portino la bellezza nei luoghi in cui viviamo. Una narrazione che affonda le proprie radici nei valori familiari e imprenditoriali con uno sguardo sempre rivolto al futuro: 60 anni che non rappresentano un punto di arrivo ma uno stimolo verso i progressi del domani.

Cornice del racconto è il Pedrali Pavilion, progettato per l’occasione da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi - inaugurato il 15 settembre nell’Headquarters di Mornico al Serio (Bergamo) – che si afferma come una nuova casa, calda e ospitale, pronta ad accogliere non solo chi ha contribuito a costruire la storia aziendale ma anche le nuove generazioni. Il #Pedrali Pavilion, al suo interno, è animato dalla #mostraPedrali60, we design a better future” curata da Luca Molinari Studio, visitabile fino a fine ottobre non solo da collaboratori e architetti appartenenti alla community #Pedrali, ma anche da scuole, clienti e cittadini.

Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, il Sessantesimo anniversario di #Pedrali si identifica come un’esaltazione della cultura d’impresa, un insieme di valori che affermano i due capoluoghi lombardi attraverso le voci di imprenditori e aziende che, ogni giorno nel proprio territorio, investono e concretizzano il loro saper fare. Un sistema, quello della cultura d’impresa che, sulla scia della creatività, qualità, innovazione, responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente, indirizza dal 1963 il cammino di #Pedrali.

Il #Pedrali Pavilion sorge nel nostro Headquarters a Mornico al Serio, dove tutto è pensato e prende vita. Prendono vita le idee e i progetti per il futuro. La scelta di far sorgere il Pavilion nel nostro territorio ci fa pensare alle nostre radici, ai nostri luoghi. È uno spazio nuovo, che ci appartiene e che sarà l’eredità di questo anniversario così speciale” dichiara Monica #Pedrali, Amministratore Delegato di #Pedrali.

 

Pedrali Pavilion, progettato da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi, e “Pedrali60, we #design a better future” #mostra curata da Luca Molinari Studio.

Il #Pedrali Pavilion di AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi sorge come un ampio tetto sopraelevato che accoglie, al suo interno, due livelli espositivi, sui quali si articola la #mostra “Pedrali60, we #design a better future” curata da Luca Molinari Studio. Una galleria sospesa diventa il palcoscenico del racconto della storia dell’azienda mentre un grande portico, al pian terreno, si configura come un percorso per riflettere sulla necessità di trovare una dimensione condivisa in cui costruire il futuro.

L'intera struttura del #Pedrali Pavilion è realizzata in legno (certificato PEFC), un materiale che abbraccia sia la tradizione artigiana che l'innovazione produttiva, riflettendo i valori fondamentali dell'azienda. Il progetto incontra la richiesta di quest’ultima di realizzare un'architettura temporanea, agile, funzionale, che sintetizzi la volontà orientata al rinnovamento continuo e che sia destinata ad avere una seconda vita all’interno dell’Headquarters di Mornico al Serio, in piena armonia con il territorio circostante.

Il #padiglione, a pianta rettangolare, ha la forma di un grande tetto voltato appoggiato su solide gambe di legno, che dichiarano l'importanza di realizzare architetture nomadi, facilmente trasferibili.

La struttura principale è costituita da portali arcuati, connessi tra loro da travi orizzontali. Al livello superiore, una seconda orditura di travetti si interseca con gli estradossi per sostenere la grande copertura in scandole di larice, che scende fino ad avvolgere la pavimentazione in tavole di abete. Entrambi i fronti del #padiglione sono aperti, consentendo alla luce naturale di fluire nell'ambiente. Al piano terra, i piedritti a vista costituiscono le simboliche gambe dell’architettura creando un suggestivo porticato.

Il #padiglione è come un grande tetto che si regge sulle sue gambe, a cui si accede attraverso uno scalone che è anche una tribuna dove mettere insieme persone, visitatori, spettatori. In questo spazio espositivo mobile e trasportabile si possono inscenare spettacoli ed eventi, che raccontano l’esistenza di un’azienda, una comunità di persone che costruiscono insieme qualcosa che merita di essere costruito, distribuito, venduto, raccontato, combinando insieme i destini di tanti individui” conclude l’Architetto Michele De Lucchi.

Ad accogliere i visitatori troviamo uno scalone di ingresso che assolve a una doppia funzione: è il punto di accesso alla #mostra e al tempo stesso una tribuna dove sostare o sedersi per partecipare a presentazioni e talk. In cima ai gradini si trova una quinta che ospita la reception e nasconde la vista dello spazio retrostante, suscitando la curiosità per ciò che è messo in scena oltre la parete; è proprio qui, nella galleria sospesa tra gli archi, che inizia il percorso di visita.

Il percorso espositivo si delinea lungo due elementi in legno che ripercorrono linearmente i 60 anni di storia attraverso le voci dei protagonisti, i prototipi, le grafiche, i cataloghi e i progetti che hanno fatto crescere l’azienda nel tempo. “La mostra è la rilettura critica di un'importante storia aziendale del #design italiano e, insieme, uno sguardo al futuro costruito attraverso la forte coerenza con i caratteri imprenditoriali e d'innovazione che sono propri del mondo #Pedrali. Comunità, ricerca, sperimentazione, sostenibilità, qualità diffusa, legame forte con il territorio e dialogo con i progettisti sono alcuni degli elementi che caratterizzano la #mostra e i suoi percorsi” afferma il Curatore Luca Molinari.

Gli elementi espositivi fungono da supporti bifacciali: da un lato sono esposti gli oggetti fisici, dall'altro, invece, sono ospitati i monitor che raccolgono le testimonianze e le voci della community #Pedrali. I piedistalli in legno, tra i portali ad arco, valorizzano i pezzi di #design più iconici che rivelano la maestria e l'abilità produttiva dell’azienda 100% Made in Italy. Il percorso termina con il fronte aperto sul fondo della galleria, creando un invito a guardare avanti, verso il mondo esterno e il futuro.

Tramite una seconda scala, si scende nel porticato al piano terra, dove la #mostra continua. Questo spazio è ispirato agli antichi loggiati dei palazzi pubblici, un tempo fulcro della vita civile nei comuni dell'Italia settentrionale, dove passeggiare, interagire, sostare al riparo dagli eventi atmosferici. Il #Pedrali Pavilion vuole anche essere un invito a riflettere sulla responsabilità del singolo individuo all’interno del precario equilibrio del Pianeta. In linea con questo pensiero è stata allestita una metaforica selva di specchi intervallati da pannelli con i volti e le parole delle persone che costruiscono ogni giorno la comunità #Pedrali. L’allestimento è quindi pensato in modo che i visitatori si immergano e si perdano in una foresta magica in cui le immagini di chi lavora oggi in #Pedrali si aggiungano alle proprie rifrazioni, componendo così un ritratto prismatico che rappresenta una comunità che si fa sempre più ampia e si estende idealmente a tutti, proiettando l’azienda verso il suo futuro.

“Partendo dalle nostre radici e seguendo gli insegnamenti di nostro padre Mario, continuiamo a costruire la storia di #Pedrali, frutto del lavoro di squadra di tutti i nostri collaboratori che da sempre credono nell'azienda e, ogni giorno, si impegnano al fine di raggiungere obiettivi comuni. Ringraziamo AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi, insieme a Luca Molinari Studio, per aver contribuito a rendere ancora più speciale questo percorso” continuano Monica e Giuseppe #Pedrali, Amministratori Delegati dell’azienda.

 

Pedrali: una storia imprenditoriale guidata da valori familiari

Una storia aziendale, quella in #mostra, iniziata nel 1963 quando Mario #Pedrali, forte della cultura artigianale maturata nel campo della lavorazione del metallo, avvia la propria attività a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Spinto dalla passione per il proprio lavoro e dalla volontà di sperimentare e concretizzare i propri sogni, investe le sue conoscenze nel primo laboratorio artigiano specializzato nella produzione di arredi da giardino in ferro battuto.

Fin dalle origini, l’azienda si è fondata sui valori della bellezza e del saper fare italiano: un sapere che si concretizza nella capacità di valorizzare, con il lavoro artigiano e la manualità, la qualità dei materiali e dei prodotti #Pedrali, da sempre interamente sviluppati in Italia attraverso un processo che unisce tradizione e innovazione, eccellenza ingegneristica e genio creativo.

La voglia di affermarsi a livello locale e internazionale ha spronato Mario #Pedrali, dai primi anni ’60, a partecipare a fiere ed eventi di settore: la fiera del Progresso a Palazzolo sull’Oglio ha tracciato la strada alle oltre 230 partecipazioni che, dagli anni ’60 ad oggi, hanno visto protagonista #Pedrali.

Ho iniziato con le fiere locali, prima di tutto, per poi espandere i miei orizzonti lungo il territorio italiano e all’estero a partire dagli anni ’70. Sempre in questi anni i confini di #Pedrali si sono, passo dopo passo, ampliati, cominciando con le esportazioni in Germania, Francia, America” racconta Mario #Pedrali, Fondatore dell’azienda e Presidente Onorario.

Non solo progetti residenziali, è già negli anni ’70 che l’azienda vive la propria apertura al mondo contract: emblema di questo momento è l’incontro tra l’imprenditore e l’architetto Luigi Vietti, al seguito del quale Fratelli #Pedrali realizzerà una serie di elementi d’arredo per l’hotel Santa Tecla Palace di Acireale. Oggi i prodotti #Pedrali portano la bellezza del Made in Italy nel vivere quotidiano, arredando e impreziosendo progetti in tutto il mondo: ristoranti stellati, come il “The Dorchester” di Alain Ducasse, lussuosi hotel, prestigiosi uffici, rinomati campus scolastici.

Il Made in Italy è qualcosa di unico che non si può riprodurre altrove. Nel nostro territorio troviamo la cultura per la bellezza, per l’arte; troviamo anche artigianalità, manualità e molta esperienza dal punto di vista tecnico che, in sinergia con le nostre tecnologie all’avanguardia, macchinari interconnessi e digitalizzazione, rendono il Made in Italy un biglietto da visita inimitabile” sostiene Monica #Pedrali.

Carattere, quello del Made in Italy, che fin dagli anni 2000 ha attratto designer italiani e non solo, portandoli a collaborazioni durature con l’azienda sfociate in collezioni iconiche.

Le sedute Snow e Frida di Odo Fioravanti, il tavolo Ypsilon disegnato da Jorge Pensi #design Studio, i progetti di CMP #design e Patrick Jouin, sono solo alcuni degli esempi che hanno costruito quell’immaginario di prodotti che ha affermato con forza l’apertura di #Pedrali alla critica di settore, che ripaga con premi e riconoscimenti. Il più prestigioso assegnato nel 2011: il XXII Compasso d’Oro ADI per Frida.

Non solo riconoscimenti di prodotto, Mario #Pedrali riceve nel 2017 il conferimento del premio speciale “Imprenditore Olivettiano dell’Anno”: "per aver creato una grande fabbrica di mobili ispirandosi al #design olivettiano e, contemporaneamente, partendo dalla sua passione di collezionista, per aver dato vita a Palazzolo sull’Oglio ad un grande Museo delle Macchine per Ufficio nel cui ambito ha trovato spazio la più bella collezione di macchine per scrivere Olivetti". Mario #Pedrali ha saputo effettuare nel tempo gli investimenti necessari in maniera onesta, attenta e lungimirante, abbinando l’incremento quantitativo ad una crescita in termini qualitativi dell’azienda, dei suoi collaboratori e della comunità di riferimento.

Innovazione e tecnologia hanno da sempre plasmato il carattere di #Pedrali: innovazione dei processi e delle soluzioni tecnologiche in grado di trasferire il #design in una produzione industriale di valore. Tecnologia dei macchinari avanzati e dell’automazione dei processi che garantiscono una maggior rapidità nella produzione e nella movimentazione interna.

I primi macchinari a controllo numerico e i sistemi robotizzati per la saldatura negli anni ’80, l’introduzione della lavorazione delle materie plastiche negli anni ’90, sono solo alcune delle tappe che hanno delineato un percorso a carattere tecnologico e innovativo che si è evoluto e sviluppato parallelamente alla crescita dell’azienda che, oggi, possiamo definire a tutti gli effetti un’industria 4.0. Tale definizione raggiunge la sua massima espressione in Fili d’Erba, il magazzino automatico #Pedrali progettato da CZA - Cino Zucchi Architetti. Una struttura d’avanguardia, completamente automatizzata e attiva 24/24, che permette lo stoccaggio di 16.880 pallet di prodotti finiti e semilavorati. Un edificio alto 29 metri su una superficie totale di 7mila metri quadri collegato agli spazi industriali preesistenti tramite uno skytrain e dieci navette autosterzanti.

Da sempre investiamo in tecnologie, macchinari, impianti di ultima generazione e, grazie al contributo delle persone che ogni giorno mettono il loro saper fare e la loro manualità a disposizione dell’azienda, facciamo davvero la differenza. È da questo connubio tra tecnologia e saper fare che nasce la bellezza dei prodotti realizzati oggi da #Pedrali: da qui Bellezza, Tradizione, Innovazione come fil rouge che esprime a pieno la nostra identità” afferma Giuseppe #Pedrali, Amministratore Delegato.


La filosofia sostenibile di Pedrali

La filosofia sostenibile, di pari passo con l’innovazione tecnologica, continua a guidare le scelte aziendali, non solo riguardanti il prodotto ma anche l’efficientamento dei processi e delle sedi produttive.

La sostenibilità è un carattere importantissimo, una pietra miliare per noi” sostiene Monica #Pedrali. Su questa linea di indirizzo si colloca la presentazione delle prime collezioni di prodotti “recycled grey” nel 2020, realizzate in polipropilene riciclato: 50% da scarti di materiale plastico post consumo e 50% da scarti di materiale plastico industriale. La sostenibilità aziendale passa anche dalla scelta del legno certificato FSC® C114358, proveniente da foreste controllate, dall’utilizzo di vernici a base acqua composte per lo più da resine di origine vegetale, fino allo studio, dal 2018, della Corporate Carbon Footprint. Lo studio misura l’ammontare totale delle emissioni di gas ad effetto serra prodotte, direttamente e indirettamente, dalle attività svolte da un’organizzazione in un determinato intervallo temporale.

In ottica di un miglioramento costante dell’azienda sulla scia della sostenibilità, #Pedrali porta avanti una serie di investimenti volti a ridurre l’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 equivalente, ponendosi dei traguardi chiaramente identificabili.

Di seguito alcuni esempi: l’azienda ha installato sulle proprie fabbriche oltre 6.000 mq di pannelli fotovoltaici, producendo nei periodi di maggiore luce 1,2 MW di energia, potenza in grado di soddisfare il fabbisogno energetico del sito produttivo di Mornico al Serio. Per ridurre il dispendio energetico, nei mesi freddi l’acqua calda prodotta nei processi del reparto stampaggio materie plastiche viene recuperata e convogliata negli altri reparti produttivi per il riscaldamento degli stessi. Allo stesso tempo, nei mesi caldi, un impianto composto da torri di raffreddamento abbassa la temperatura dell’acqua degli stampi, riducendo il consumo dell’acqua stessa. L’azienda ha inoltre convertito a led l’impianto di illuminazione di tutti i corpi illuminanti, interni ed esterni.

Proseguire nel nostro impegno ambientale, mantenere la produzione in Italia, progettare e produrre arredi in grado di trasmettere la bellezza e il benessere negli ambienti in cui viviamo: sono solo alcuni dei caratteri che continueranno a guidare le scelte aziendali. Da sempre crediamo nella convivenza generazionale e nell’importanza di trasmettere ai giovani le competenze del saper fare italiano, riscoprendo l’importanza dell’artigianalità e della tradizione, sulla scia degli insegnamenti di nostro padre Mario. Abilità e competenze che, grazie al continuo avanzamento tecnologico, alla costanza, passione e dedizione andranno a plasmare la #Pedrali del futuro” dichiarano Monica e Giuseppe #Pedrali.

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